In attesa dell’apertura dei seminari di Nuoro Jazz, in programma da domani giovedì 22 agosto alla Scuola Civica di Musica in via Mughina, il festival che fa da cornice all’iniziativa didattica organizzata nel capoluogo barbaricino dall’Ente Musicale di Nuoro, propone stasera, un doppio appuntamento con la musica dal vivo. Il primo, alle 18.30 al Museo MAN, è un piano solo di Wajdi Riahi, uno dei nuovi nomi più interessanti della scena jazzistica belga. Classe 1995, attivo in diversi progetti e formazioni, il pianista tunisino, ma di base a Bruxelles dove si è trasferito all’età di vent’anni, si sta facendo conoscere con il proprio trio con cui propone una musica che testimonia le sue radici arabe, mescolate con il suo successivo amore per il jazz e l’atmosfera vibrante della capitale belga.
Alle 21, microfoni e riflettori si accendono per la prima volta in questa edizione di Nuoro Jazz al Giardino della Biblioteca Satta, palco principale delle serate del festival. A inaugurare la serie, un’artista familiare al pubblico del capoluogo barbaricino: Maria Pia De Vito ha infatti insegnato canto per venticinque anni ai seminari nuoresi, formando molte tra le più note cantanti italiane. L’artista napoletana presenterà il suo progetto “This Woman’s Work” accompagnata da Mirco Rubegni alla tromba, Giacomo Ancillotto alla chitarra, Matteo Bortone al basso ed Evita Polidoro alla batteria.