Lei sicuramente sta seguendo i segnali di crisi della Giunta Salis di quest’ultimo periodo, ma fin dall’inizio della consiliatura avete contestato diverse iniziative dell’attuale Giunta Comunale, ultimo il caso del senso unico nella marina di Torre dei Corsari. Secondo il vostro parere, come gruppo di minoranza “Avanti Arbus”, quali sono le maggiori criticità che contestate all’attuale maggioranza in consiglio comunale?
Credo che per partire bene si sarebbe dovuto in primo luogo ristrutturare l’apparato amministrativo-burocratico. Procedere nei primi mesi con una riorganizzazione e una programmazione di assunzioni che doveva avere una priorità. Ad esempio l’ufficio tecnico è completamente sguarnito e quindi non può andare a passo sostenuto per poter procedere con la realizzazione dei progetti già previsti in bilancio.
Secondo Lei la responsabilità delle mancate assunzioni ricade sull’Amministrazione Comunale oppure hanno inciso leggi nazionali che non consentono nuove assunzioni?
E’ sicuramente una responsabilità dell’Amministrazione’ perché doveva essere la priorità e invece si è cominciato con l’inseguire i problemi quotidiani trascurando il miglioramento dell’organico. In secondo luogo si dovevano decidere le priorità nei settori strategici come quello delle opere pubbliche e quello dello sviluppo turistico. Si poteva partire individuando grandi opere da cominciare e realizzare nel corso della consiliatura. Nel settore del turismo si sarebbe dovuto dare attuazione immediata al piano urbanistico comunale prendendo in mano quelle che sono le principali opportunità, come l’area marina di Funtanazza, ma anche le altre zone costiere. Si sarebbe potuto definire meglio una tipologia di offerta turistica che invece si è limitata a due cose: una l’istituzione di nuovi parcheggi a pagamento e due l’istituzione di una tassa di soggiorno che in questo contesto non produce niente di positivo. Queste sono le criticità maggiori ma poi nell’ordinario ce ne sono tante altre.
La popolazione si lamenta dello scarso decoro del paese. E’ solo un’impressione o la realtà dei fatti? Voi cosa ne pensate?
Il paese è assolutamente trascurato. Anche in questo caso si sarebbe potuto dare in appalto un servizio di cura del decoro urbano, della manutenzione del verde, non episodico, ma che durasse nel tempo. Si sarebbero dovute cercare risorse economiche adeguate nel bilancio. Il paese è letteralmente pieno di erbacce.
Sul senso unico nella località marina di Torre dei Corsari qual è il vostro punto di vista?
Torre dei Corsari è da inserire in una strategia di sviluppo turistico e non essendo stata pianificata praticamente ogni località non ha uno sviluppo programmato. A torre dei Corsari per risolvere l’annoso problema di recuperare spazio nella zona prospiciente l’arenile, si è pensato di utilizzare parte della strada da adibire a parcheggi a pagamento. Il risultato è rendere pericolosa la strada in entrata che è nata come via di fuga. Secondo è che metà e oltre del villaggio di Torre dei Corsari per recarsi in spiaggia deve fare fra gli otto e i dieci chilometri tra andata e ritorno. Una volta arrivati alla destinazione si paga il parcheggio, ma se non si trovano posti liberi si deve fare nuovamente tutto il giro. Parliamo sempre di 4/5 chilometri. Inoltre non si fa certamente una politica di salvaguardia ambientale poiché le macchine in circolazione sono in numero maggiore. Il visitatore che arriva oggi a Torre dei Corsari non potendosi fermare non può neppure bere una bibita o comprarsi un panino. Molti infatti si dirigono verso altre marine a causa della mancanza di servizi adeguati. Non potendo passare al centro del villaggio, ma attraverso una viabilità esterna, si ritrovano direttamente in spiaggia con grave danno per le attività commerciali che operano al centro.
Da anni c’è un forte contrasto fra la positiva divulgazione della bellezza delle nostre coste fatta dai mass media a livello nazionale e internazionale e il dato reale di quando il turista arriva nel nostro territorio e riscontra la mancanza di servizi e infrastrutture adeguati. Un forte contrasto esiste anche fra le potenziali risorse turistiche del nostro territorio e la diminuzione della popolazione nel paese di Arbus che sembra essere in caduta libera. Nel dimensionamento della rete scolastica Arbus ha pagato lo scotto della diminuzione della popolazione e ha perso l’autonomia scolastica. Gli uffici della dirigenza saranno a Gonnosfanadiga. Che spiegazione date di questi dati contrastanti?
Il nostro paese non riesce a programmare il proprio futuro su un nuovo percorso che chiaramente è quello dell’economia turistica che sappiamo però non può essere la panacea per tutti i mali. L’economia turistica da sola non ci consentirebbe mai di vivere per 12 mesi all’anno. Però ci consentirebbe unita con l’agroalimentare e tutto il sistema dei beni culturali derivanti dalle aree minerarie di ricostruire un tessuto economico produttivo in grado di richiamare le persone anche a vivere nel territorio oltre che a favorire il soggiorno dei turisti per più lungo tempo. Invece succede che ad Arbus purtroppo rispetto ad alcuni anni fa si riscontra addirittura una decadenza dei servizi turistici. Non c’è un coordinamento fra tutte le aree parcheggio, che non dovrebbero essere solo aree parcheggio ma aree costituenti i punti di ingresso per i turisti in grado di fornire diversi servizi. Invece abbiamo una gestione spezzettata fra privati che gestiscono per altri privati le aree parcheggio, privati che le gestiscono per il comune. Il salvamento a mare quest’anno è previsto solo in alcune spiagge. Un info point per il quale si spendono appena 7000 euro. Insomma le nostre bellezze non sono connesse a servizi adeguati. Sicuramente il PUL *Il PUL disciplina la fruizione con finalità turistico / ricreativa delle aree demaniali marittime e l’organizzazione dei litorali anche in relazione al territorio immediatamente prossimo(ndr) di cui si sta discutendo nuovamente potrebbe costituire una svolta anche in termini di servizi, collegando le iniziative pubbliche con quelle del privato. Nel nostro territorio abbiamo importanti strutture abbandonate che bisognerebbe riconvertire orientandole verso un target riguardante il turismo giovanile oppure che si rivolga alle famiglie, senza trascurare la realizzazione di campeggi che ben si coniugano col turismo ambientale. Purtroppo in questi ultimi anni si sono fatti passi indietro rispetto al numero delle presenze che incidono anche sulla diminuzione della popolazione nel centro abitato. Con meno presenze di turisti la diminuzione dei posti di lavoro è la conseguenza e i giovani emigrano in cerca di lavoro. Oltre allo spopolamento c’è una continua moria di attività imprenditoriali, sia nel centro urbano che nelle località costiere. E’ evidente che c’è una crisi di Giunta.
Secondo voi sarà sufficiente un rimpasto, anche se ampio, per risolvere certi problemi, oppure è la struttura della Giunta, il modo di pensare della Giunta che non va bene?
Quando si è formata la Giunta si è badato più agli equilibri politici che alle competenze. Faccio un esempio: non è stato nominato l’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica. Il comune di Arbus che ha la necessità di rinnovare le aree pubbliche, che deve puntare molto sulle opere pubbliche infrastrutturali, non ha l’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica e secondo noi è stato un grave errore. Quando si compone una Giunta in genere si rispetta la volontà popolare e anche le competenze per far si che ci sia una squadra adeguata in grado di lavorare. Il sindaco non è riuscito a rispettare entrambe le cose. Ci sono assessorati completamente fermi come quello dell’agricoltura, ma anche l’assessorato al turismo sta avendo parecchie difficoltà. Si sono persi ad esempio i fondi per il progetto Eco Parco. Era uno di quei progetti su cui si era deciso di puntare e il comune ha dimostrato di non essere in grado di cogliere questa opportunità. Cosa è successo: nel mese di luglio, il sindaco invece di serrare le fila e portare avanti la stagione nel miglior modo possibile ha revocato le deleghe ad un assessore, andando a creare una crisi di Giunta, cosa raramente accaduta nella nostra comunità. Dal nostro punto di vista sbagliando i tempi e anche i modi. E’ andato a revocare le deleghe all’assessore che era stato il secondo votato nella lista, che in questi anni aveva acquisito un’esperienza che le consentiva di operare bene, cosa che ha fatto finora nei suoi settori. Chiaramente ci sono state delle criticità ad esempio sul bilancio ma dove comunque ha cercato di operare al meglio e il bilancio è abbastanza solido. A questo punto siamo portati a credere che potrebbe essere una questione personale nei suoi confronti e dimostra che non c’è unità politica all’interno della Giunta. Questi strascichi, per l’esperienza che abbiamo, ci potrebbero portare a niente di buono. Il problema ora è quello dell’equilibrio politico in giunta. Il paese è molto scontento. Noi ci auguriamo che non si debba assistere per mesi a litigate e discussioni all’interno dell’Amministrazione comunale, ma che invece il sindaco abbia la forza di governare in maniera ottimale, perché le difficoltà ci sono già adesso, se in più si deve governare con una giunta che traballa con una maggioranza risicata, allora sarà ancora peggio.
Per quanto incide la viabilità sullo sviluppo del turismo costiero?
La viabilità incide tanto. Sicuramente alcune zone della nostra costa sono scoperte dal punto di vista delle infrastrutture stradali. Tutta la costa verde soffre perché non ha un’adeguata viabilità. Un’amministrazione forte dovrebbe insieme agli altri comuni rivolgersi alla Regione per sfruttare i finanziamenti, in questo caso del PNRR, ma in generale finanziamenti strutturali europei che ti consentano insieme alla Provincia di poter progettare e realizzare una rete stradale finaslizzata al raggiungimento della zona centrale delle coste che sono Portu Maga, Gutturu Flumini, Funtanazza, in maniera più ottimale. Pensiamo al fatto che i mezzi pubblici che dovrebbero trasportare i passeggerei verso le marine centrali della costa ogni anno trovano qualche difficoltà a transitare in strade strette e dove la vegetazione invade spesso la carreggiata. A distanza di trent’anni quel tratto di strada che da Montevecchio porta a Funtanazza presenta sempre criticità e ancora non si è riusciti a risolvere il problema. La viabilità che porta a Piscinas, il nostro tratto di costa più bello, andrebbe gestita in una maniera differente rispetto alle altre, ma Piscinas per essere raggiunta nel miglior modo possibili necessita di una strada che deve rispettare in pieno tutte quelle misure di salvaguardia ambientale che però allo stesso tempo non devono creare spese inutili per sistemarla anno dopo anno. Occorrerebbe una sistemazione definitiva per consentire il transito delle auto in sicurezza. Un altro intervento strategico è quello dell’approvvigionamento idrico. Bisognerebbe fare come già si sta facendo nella parte nord della costa, a Seguris, dove si sta costruendo un depuratore in grado di servire le località di Santadi, Pistis, Torre dei Corsari e Tunaria. Lo stesso si dovrebbe fare per la il tratto di costa centro meridionale: Portu Maga, Gutturu, Flumini, perché quella zona è sprovvista di acqua di condotta che va completata e integrata con un sistema di depurazione delle acque. Senza questi interventi diventa difficile sviluppare anche altri servizi. Sottolineo che per quanto riguarda la crisi di Giunta il sindaco dovrebbe dimostrare di avere in mano la maggioranza del consiglio e la possibilità di essere operativo come Amministrazione, diversamente una crisi di Giunta conclamata porterebbe a nuove sventure. Vogliamo capire se sono in grado di andare a vanti e di governare.