Poliedrico, brillante, divertente. Alla veneranda età di 85 anni, Benito Urgu ha salutato il pubblico di Cagliari con lo show “Benito Urgu #forever”, pensato per dare l’addio alle scene dopo oltre 60 anni di onorata carriera, organizzato da Produzioni Artistiche Andrea Vadilonga e R&G Music.
Una vera e propria manifestazione d’amore del suo pubblico che ha riempito per due sere consecutive l’Auditorium del Conservatorio del capoluogo isolano. Quasi due ore di spettacolo e musica. Benito Urgu è un animale da palcoscenico e gli anni che passano non intaccano la sua voglia di intrattenere e divertire. L’artista apre la serata con l’immancabile carrellata di alcuni dei suoi personaggi più conosciuti come Giorgetto di Pirri, Tore Mitraglia e la signora Desolina Vacca, con le loro più esilaranti battute.
Nella seconda metà dello show il celebre comico sale invece sul palco vestendo i panni di se stesso, forse un modo per salutare “faccia a faccia” i suoi fan. E dà il via a una lunga sequenza di barzellette e di storie. Quelle che hanno fatto sbellicare dalle risate generazioni di appassionati che conservano ancora in casa le audiocassette dei suoi spettacoli, da “Riso in scatola” a “Latte e cozze”, da “Visitors” a “Chi l’ha visto l’ha visto”, solo per citarne alcuni.
Ci sono poi le imitazioni (tra cui un delizioso Totò!), portate in scena negli anni in cui lavorava come presentatore presso il circo “Armando”, e soprattutto le canzoni che fanno di Benito Urgu uno showman sempre capace di stupire. Su tutte “Cambale twist” e “Whisky, birra e Johnny Cola”, le cui note hanno scaldato e divertito il pubblico del teatro cagliaritano.
Risate, applausi, ma anche emozioni. L’artista oristanese ha prima ricordato Gigi Riva, tributando un caloroso saluto al figlio Nicola seduto in platea. E successivamente, dopo aver ricordato la partecipazione di Claudio Ranieri alla “prima” cagliaritana, ha voluto omaggiare con un applauso Gianfranco Zola, presente in galleria.
Dopo l’ultima replica (stasera a Sassari, alle 21, al nuovo Teatro comunale) andrà così in archivio (salvo sorprese!) una storia umana e professionale costellata di successi. Sessant’anni di carriera durante i quali Benito Urgu ha recitato in sette film e tre serie TV, ha partecipato a 15 tra programmi televisivi e lavori teatrali e ha inciso un centinaio tra dischi e musicassette, includendo canzoni e spettacoli teatrali, prima coi Barritas e poi da solista.
Un addio al palcoscenico ma non ai social, visto che il comico ha uno stuolo di seguaci, i cosiddetti “Urgufans”, a cui non farà mancare le sue pillole quotidiane. «Non vuole essere un addio, ma solo un arrivederci», chiarisce infatti il mattatore a fine serata. Con oltre 325mila followers e milioni di visualizzazioni tra Facebook, Instagram, YouTube e Tik Tok, il comico oristanese può definirsi un vero e proprio influencer amato dal grande pubblico.
Quelle cagliaritane sono state due serate da incorniciare e da inserire nei ricordi più belli dello spettacolo sardo. È stato un saluto allegro all’insegna delle risate, dei ricordi e della voglia di divertirsi ancora. Uno degli artisti più rappresentativi e iconici della storia dello spettacolo nostrano lascia le scene circondato dall’affetto della sua gente. E si commuove, nel momento in cui ringrazia il destino per avergli fatto vivere «una vita davvero bella».
Concedici una piccola battuta, Benito. È stata, in tutti i sensi, una vita coi baffi.
Grazie per tutte le risate.
Luca Pes