La Roma sistema i conti con due reti per tempo, il Cagliari segna il gol della bandiera soltanto grazie a un rigore nel finale. E calano le tenebre sulla Unipol Domus. È una delle notti più buie della storia recente del Cagliari, che dopo otto giornate si trova ultimo in classifica con due punti, tre soli gol segnati e ben 16 subiti, di cui sette nell’ultima settimana.
Ranieri cambia tanto. Inserisce Scuffet in porta, Obert al centro della difesa, Prati in regia con Makoumbou mezzala e Nandez dirottato sulla fascia destra, Azzi sulla sinistra e Oristanio in avanti. E la prima palla gol del match, quando Petagna impegna severamente Rui Patricio con un colpo di testa, fa ben sperare. Ma l’uno-due della Roma tra il 19’ e il 20’ minuto con Aouar e Lukaku segna la strada del match e taglia le gambe ai rossoblù. Neppure l’inserimento di Luvumbo al posto di Sulemana a cinque minuti dall’intervallo e il conseguente passaggio al 3-4-3 scuotono il Cagliari.
Nella ripresa infatti i rossoblù sono protagonisti di altri otto minuti shock in cui subiscono gol prima da Belotti e poi da Lukaku, al quinto centro in questo campionato. Nella seconda metà del tempo c’è spazio per un meraviglioso gol di Prati annullato per fuorigioco e per Nandez che su calcio di rigore insacca il gol dell’orgoglio.
Come spesso è accaduto in queste prime otto giornate di campionato, male la difesa. C’è da chiedersi, visti i risultati, se sia il caso di insistere sulla retroguardia a tre o se sia giunta l’ora di passare alla difesa a quattro. Non che gli altri reparti ieri abbiano fatto meglio. Guadagna la sufficienza soltanto Oristanio, che quando viene chiamato in causa garantisce sempre qualità e grinta.
Ranieri, che come tutti i singoli non è esente da colpe, ha dichiarato di essere «contento dei ragazzi che non mollano mai», mostrandosi «fiducioso perché nelle prossime gare il Cagliari sfiderà squadre di valore differente». Massima fiducia nel Mister, ma dopo la sosta le sfide di Salerno e quelle in casa contro Frosinone e Genoa saranno determinanti per fare delle valutazioni importanti per il prosieguo della stagione. Una stagione che potrebbe ripartire dagli applausi tributati dal pubblico a fine partita a una squadra in palese difficoltà. Un abbraccio virtuale, un momento importante che potrebbe dare nuove energie mentali ai calciatori e al tecnico.
Luca Pes