In occasione della Giornata Internazionale della Guida Turistica, istituita nel 1990 dalla World Federation Tourist Guide Associations e promossa in Italia dall’Associazione Nazionale Guide Turistiche (ANGT), a Cagliari – Sala Settecentesca Palazzo del Rettorato – si è tenuto un convegno per discutere del tema e della professione, con interventi di esperti e figure qualificate che hanno portato il loro contributo al dibattito: istituzioni, guide turistiche, rappresentanti della Chiesa.
Il convegno è stato anche l’occasione per creare nuove sinergie e per portare a conoscenza del pubblico quelle già poste in essere come quella con Fondazione Sardegna Isola del Romanico, con la quale ARGTS ha firmato un protocollo d’intesa.
“Grazie a questo accordo di collaborazione – ha spiegato Michela Mura, Presidente Argts – le parti si impegnano a organizzare e svolgere iniziative congiunte, finalizzate alla valorizzazione, alla divulgazione, alla fruizione del patrimonio storico, culturale, paesaggistico e turistico, materiale e immateriale del Romanico Sardo, una rete di circa 120 chiese. Ancora, a dare vita a eventi tematici per divulgare, in tutte le sue declinazioni, il Medioevo Sardo e in particolare il patrimonio Monumentale del Romanico, con il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche, delle organizzazioni imprenditoriali e degli ordini delle professioni interessate. L’accordo servirà inoltre a sostenere il networking culturale, anche con iniziative di carattere promozionale, scientifico e di sviluppo territoriale integrato, in collaborazione con la Regione Sardegna e con le altre istituzioni pubbliche e private interessate. Si potranno promuovere, grazie alla collaborazione delle istituzioni scolastiche e universitarie, idonei progetti formativi per figure di guide turistiche abilitate e destinate a operare nella tutela, nella valorizzazione e nella divulgazione del patrimonio archeologico e culturale”.
Durante il convegno sono stati messi in evidenza gli aspetti di una professione appassionante e spesso poco conosciuta dagli stessi operatori turistici e anche dalle istituzioni, fatta di rispetto per il patrimonio, competenza e propensione per il racconto e per l’incontro con il visitatore.
“L’esigenza è quella di dare prospettiva futura alla professione, e questo si può fare solo adeguando la normativa nazionale, che si sta discutendo a Roma, riservando l’accesso alla professione a chi conosce davvero il territorio – ha ribadito la Presidente Mura-. Chiediamo dunque che agli incontri e ai dibattiti seguano azioni concrete e che la legge nazionale richieda i giusti criteri di accesso – la specializzazione per ogni regione – per promuovere alla professione chi dà veramente prova di conoscere bene il territorio nelle sue specificità”.