In apertura del XV congresso regionale Cgil, oggi e domani a Cagliari, il segretario generale Fausto Durante ha lanciato la proposta degli Stati Generali della Sardegna: “Di fronte alle tante emergenze – ha detto – si avverte il bisogno di unire forze e intelligenze, per mettere a disposizione dell’Isola le proprie energie e la propria capacità di proposta. Perciò rilanciamo qui, proponendola a chi ha responsabilità di governo e alle forze politiche, una suggestione: riunire gli Stati generali della Sardegna, mettere a confronto le migliori energie della scuola, dell’università, della cultura, dell’imprenditoria e del lavoro, della scienza e della ricerca, con l’obiettivo di indicare un percorso di modernizzazione, di cambiamento, di futuro della Sardegna”.
Fra le proposte del segretario Durante, la sperimentazione delle 32 ore di lavoro in quattro giorni: “Al governo della Regione proponiamo di fare dell’Isola un laboratorio per sperimentare un grande progetto regionale per la settimana lavorativa di trentadue ore e di quattro giorni, a parità di salario” ha detto aggiungendo che “lo si sta facendo in tante parti del mondo, con sperimentazioni di successo in Gran Bretagna, in Australia e Nuova Zelanda, in Giappone, in Portogallo, in Spagna”. Il segretario ha poi annunciato che la Cgil organizzerà una giornata di approfondimento sulla sperimentazione in corso nella regione di Valencia, con i consulenti, gli esperti e gli accademici che stanno seguendo il progetto, alla quale saranno invitati tutti gli attori sociali, le forze produttive, le autorità di governo, le istituzioni”
E ancora, alla Regione la Cgil chiede di “riordinare le politiche industriali e gli strumenti operativi esistenti attraverso una nuova Agenzia regionale per lo sviluppo industriale e costituire un Fondo per la trasformazione industriale a cui conferire, anche attraverso l’utilizzo di fondi propri, oltre a quelli nazionali ed europei, le risorse necessarie per accompagnare la transizione dell’industria e il processo di formazione e riqualificazione dei lavoratori, perché il cambiamento avvenga senza lasciare indietro nessuno.”