Lavori per 40 milioni di euro. A questo ammonta la somma che il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale sta impegnando tra lavori in corso, in fase d’appalto e in fase di progettazione definitiva, nei suoi comprensori, al fine di realizzare sia nuove opere che nella risoluzione di problematiche insorte a causa di disastri ambientali, o per la vetustà delle opere.
“Il 2022 si presenta come un anno particolarmente impegnativo per il nostro ente alle prese su vari fronti per cercare di migliorare il sistema di infrastrutture idrauliche della Sardegna Centrale – commenta Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio -. Fatto che fa emergere ancora di più non solo l’importanza del consorzio nella gestione e manutenzione degli strumenti che affiancano la crescita e lo sviluppo economico agricolo, ma anche per ciò che concerne lo studio di soluzioni per il territorio, alla luce dei cambiamenti climatici, alla luce di una rinnovata sensibilità ambientale che ci porta a considerare il bene acqua come fonte primaria di vita e di abitabilità dei territori”.
Per l’ente in questo periodo i cantieri aperti sono diversi: tra i più importanti quelli affidati direttamente dalla Protezione Civile e che riguardano Bitti, dove vengono impegnati 1 milione 550 mila euro tra interventi di ripristino e miglioramento del deflusso dell’acqua.
Assieme ai cantieri di Bitti anche i lavori sull’altro fronte più delicato: quello interessato dall’alluvione del 2013, ossia la diga di Maccheronis (per quasi 21 milioni di euro e in fase di ultimazione) e i lavori di ammodernamento di Ovirì, sempre sul fiume Posada.
Circa 5 milioni di euro sono invece immediatamente da impegnare, in progetti che sono giunti ormai alla fase di appalto con procedura in corso, i cui cantieri vedranno la luce a brevissimo. Questi riguardano la messa in sicurezza degli argini del Cedrino per la sicurezza dell’abitato di Orosei (per 580 mila euro), e sempre sul Cedrino, il ripristino dopo i danni alluvionale del 2013 con la sistemazione di ponti tubo (per 264 mila euro). 900 mila euro andranno invece all’installazione di strumenti di misura per l’utenza nel comprensorio, e 1 milione di euro per la sostituzione delle condotte in cemento amianto con quelle a norma in pvc e ghisa, nella rete di distribuzione irrigua nel sub comprensorio del Posada. Sempre nello stesso sub comprensorio sono in fase di ri-aggiudicazione per 2,5 milioni di euro i lavori di sistemazione degli impianti irrigui danneggiati nel 2013.
Gli uffici tecnici stanno invece ultimando i progetti esecutivi per altri importanti interventi: 12,5 milioni di euro da impegnare per il completamento e sistemazione idraulica del Fiume Posada. Altri 300 mila euro per il fiume Cedrino, e 1 milione e 350 mila euro per la rimozione di tubature in amianto sul Posada. In corso di progettazione anche il servizio di piena, per il 2022, che consente un monitoraggio h24 dei fiumi Cedrino e Posada, per un totale di circa 300 mila euro. Infine 4,5 milioni di euro è l’importo del progetto per la manutenzione straordinaria della diga Saruxi, in agro di Sedilo e il ripristino del canale adduttore con il lago di Benzone.
“Questi sono lavori che (a parte per quelli che riguardano l’abitato di Bitti, affidatici dalla Protezione Civile) vengono svolti in stretta collaborazione con gli apparati regionali che finanziano gli interventi – spiega Guiso – . La nostra attività però non si ferma qua, ma siamo impegnati anche con i progetti di fattibilità tecnico esecutiva – ovvero la primissima fase progettuale -, per ciò che riguarda altri numerosi interventi. Tra questi il riutilizzo a scopi irrigui delle acque di Su Tuvu, a Nuoro, la mitigazione del rischio idraulico dei territori a valle di Pedra e Othoni e la manutenzione della Diga Mighetti”.