Entra nel vivo, a Villacidro (Sud Sardegna), la settimana di appuntamenti culturali e di spettacolo che accompagna il trentasettesimo Premio “Giuseppe Dessì” al suo momento culmine, in programma sabato prossimo (24 settembre) con la proclamazione e premiazione dei vincitori del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo.
Dopo quella inaugurale, la giornata di domani (lunedì 19) propone altri due, diversi appuntamenti. Il primo, alle 19 al Mulino Cadoni, è dedicato al trimestrale Sotto il vulcano diretto da Marino Sinibaldi e edito da Feltrinelli. Sinibaldi, già direttore di Radio 3 dal 2009 fino all’anno scorso, ne parlerà insieme alla scrittrice e traduttrice Claudia Durastanti, che ha curato il quarto numero della rivista, in un incontro moderato da Paolo Lusci.
Nell’arco di una serie di dieci numeri, Sotto il vulcano mira a mostrare, documentare, raccontare e reimmaginare la realtà, scommettendo che da una stagione così drammatica come quella che stiamo vivendo, nascano pensieri e narrazioni nuove. Ogni numero vede una diversa condirezione, con il compito di sviluppare il tema centrale della rivista attraverso racconti, reportage, interviste, poesie, pezzi giornalistici, graphic novel, riflessioni personali e analisi sociali firmate da scrittori, filosofi, artisti e scienziati, italiani e stranieri. Claudia Durastanti e Marino Sinibaldi hanno scelto “Tutto esaurito” come titolo per la parte centrale del quarto numero del trimestrale, e hanno invitato undici autori e autrici, italiani e stranieri, a raccontare il loro punto di vista su questo momento in cui l’umanità sembra aver consumato quasi del tutto le risorse del pianeta, ma anche quelle individuali e relazionali.
La presenza dell’uomo sulla Terra rientra anche nello spettacolo in programma in serata: alle 21.30 a Casa Dessì,Marco Paolini è in scena con “Antenati – The grave party“, un monologo che ripercorre l’evoluzione della nostra specie attraverso l’incontro immaginato con i nonni dei nonni, con le 4.000 generazioni che ci collegano ai nostri progenitori comuni, quel piccolo nucleo africano da cui tutti gli abitanti del pianeta della nostra specie provengono. Alla parola è affidato il compito di far vedere questa stirpe di funamboli che ci ha preceduto e da cui abbiamo ereditato difetti e virtù.
Nella finzione del teatro si ricostruiscono i fili dei legami che permettono di organizzare una stravagante riunione di famiglia: tutti i nonni della storia chiamati a dar consiglio sul futuro della nostra specie a rischio di estinzione per catastrofici mutamenti climatici di origine antropica. Il narratore infatti sa di esser la causa dei suoi mali, si espone al consiglio ma manche al giudizio della specie. I temi di fondo di “Antenati” sono l’evoluzione e l’ecologia, ma in chiave epico-comica: i fatti e i problemi del presente si legano ai problemi del passato, colli di bottiglia dell’evoluzione, difficoltà e pericoli attraversati dai nostri antenati in duecentomila anni.
Martedì (20 settembre) la settimana culturale a cornice del concorso letterario prosegue con un programma di giornata tra cinema, libri e teatro. La mattina, alle 10 al Mulino Cadoni, si proiettail cortometraggio animato di Francesca Floris e Fabrizio Di Palma “S’ammutadori – We are not alone”. S’ammutadori, nella cultura sarda, rappresenta il demone della notte, ci assale mentre dormiamo e ci mostra l’origine delle nostre più grandi paure. Il cortometraggio racconta la storia di Anna e Las, due ragazze che stanno vivendo entrambi orribili incubi. Ognuna di loro combatte con il proprio ammuntadore, o meglio, con la propria percezione di esso. Francesca Floris e Fabrizio Di Palma, rispettivamente classe 1992 e 1997, sono i fondatori dello studio d’animazione Flora’s Room a Oristano, Nel cortometraggio di Anna e Las stanno entrambi vivendo una notte piena di incubi. Ognuno di loro combatte con il proprio ammuntadore, o meglio, con la propria percezione di esso.
Si resta al Mulino Cadoni nel tardo pomeriggio per due presentazioni letterarie: alle 18, Anna Vera Viva, con la partecipazione di Giacomo Casti, parla del suo romanzo “Questioni di sangue“(Garzanti). Ambientato in uno dei luoghi più affascinanti di Napoli, il rione Sanità, il libro della scrittrice e sceneggiatrice salentina ha per protagonisti due fratelli che si ritrovano dopo quarant’anni: Raffaele è il parroco di Santa Maria alla Sanità, Peppino, invece, il boss del quartiere. Due uomini che non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro, ma il richiamo del sangue, ineludibile, li unisce.
Alle 19, Beatrice Masini, in conversazione con Michela Calledda,presenta invece il volume “Louisa May Alcott” (Giulio Perrone editore), in cui ripercorre la storia della scrittrice statunitense dell’Ottocento, autrice di libri per ragazzi come la tetralogia Piccole Donne, per scoprire una ragazza fuori moda, che sognava di essere se stessa ed è diventata “una sorta di tata letteraria che produce pappetta morale per i piccoli”. Una ragazza forte per forza, cresciuta in una casa povera di oggetti e ricca di ideali, diventata una donna lavoratrice per pagare conti e debiti altrui. In questo la storia di Alcott assomiglia a quella di tante altre scrittrici celebri, sempre in bilico tra necessità e libertà, e qualche volta si intreccia con la loro.
In serata, alle 21.30, si accendono i riflettori nel cortile di Casa Dessì dove Debora Villa porta in scena il recital “Venti di risate!”. L’attrice e comica milanese dà vita, a richiesta, ai monologhi che l’hanno accompagnata nei sui primi vent’anni di palco. Un rutilante One Woman Show in cui il pubblico è coinvolto dall’inizio e si parlerà di tutto.