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    Antonio Spiga, il successo di un autore tra Sardegna e Liguria

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    Non si ferma più Antonio Spiga, ex direttore di Bulgari e ora scrittore di oltre centomila copie. Per la prima volta, l’autore abbandona la sua amata Sardegna e ambienta il suo ultimo romanzo oltre i confini dell’isola. Come sempre, nei suoi libri Spiga non manca mai di inserire riferimenti alle sue origini e ai suoi amici più cari. E questa volta omaggia Genova, la città che lo ha adottato, continuando a sorprendere i lettori con trame avvincenti, misteriose e ricche di colpi di scena. Non solo azione e crimini, ogni suo romanzo è ricco di un profondo impegno benefico, con i proventi delle vendite devoluti a importanti cause sociali.
    Chi è Antonio Spiga?
    Nato a Siddi nel 1948, Antonio Spiga ha trascorso infanzia e parte della sua adolescenza a
    Lunamatrona. La sua famiglia si trasferì in Liguria negli anni ’70, spinta dalla necessità. Suo padre Adelchi fu chiamato per lavorare alla costruzione di palazzi e del Ponte Morandi. «Fame e disperazione ci spinsero ad attraversare il Tirreno», racconta l’autore.
    Il dono della scrittura è stato notato da Alfonso Mereu, suo maestro a Lunamatrona e padre di Francesco, amico di una vita e fedele correttore di bozze. Proprio Alfonso Mereu fu tra i tanti ad aiutare la famiglia di Antonio nei momenti di difficoltà.
    Arrivato a Genova, Antonio iniziò a scrivere favole per i bambini oncologici del Gaslini. Proprio questa esperienza di vita gli dà la forza di scrivere per i più deboli: Antonio e i suoi fratelli hanno avuto un futuro, e lui con i suoi libri cerca di contribuire e aiutare chi è meno fortunato. Parallelamente, lavorava come manovale nel cantiere del Biscione e frequentava il Liceo Doria. Durante gli anni del liceo, passò a fare il cameriere serale, lavoro che gli permise di terminare gli studi classici. Nei mesi estivi, ad Albissola Marina, ebbe l’occasione di conoscere personalità straordinarie, tra cui Pablo Picasso: «Non sorrideva mai e chiedeva sempre la solita fiorentina. Un giorno mi fece un ritratto su un tovagliolo, lo firmò e me lo diede. Purtroppo non lo conservo più, l’avevo dato ad una ragazza che avevo conosciuto».
    Dopo il liceo, si trasferì a Milano, dove lavorò alla Galleria Biffi e si laureò in Scienze della
    Comunicazione all’Università Bocconi. Qui incontrò numerose celebrità, da Carla Fracci a Gianni Morandi e tanti altri. Dopo gli studi, tornò a Genova per lavorare nell’azienda Filicori e, durante Italia ’90, ricoprì il ruolo di direttore all’accoglienza per i Mondiali. Tra Genova, Milano e Roma, la sua carriera lo portò infine a diventare direttore di Bulgari.
    Ora in pensione, Antonio Spiga si dedica alla scrittura e al sostegno di cause benefiche, con
    un’attenzione particolare ai malati oncologici. Proprio durante il lockdown, la sua attività di
    scrittore prende il via grazie al tanto tempo libero a disposizione.
    L’ultimo libro: “Omicidio a Terrazza Colombo”
    Nel suo romanzo più recente, Antonio Spiga omaggia Genova, la città che lo ha accolto e dove ha costruito la sua vita adulta. “Omicidio a Terrazza Colombo” racconta il misterioso omicidio di una giornalista, uccisa proprio nel luogo in cui lavorava. Tra misteri e indagini, la verità emerge solo nelle ultime pagine, regalando ai lettori una risoluzione mozzafiato. Anche con questo libro, Antonio Spiga conferma il suo impegno solidale: i proventi delle vendite saranno destinati alla Fondazione Gigi Ghirotti, che assiste i malati di tumore.


    Le sue fatiche letterarie ambientate in Sardegna
    “Scarpette rosa e ciocche di capelli”

    Questi due romanzi, pubblicati in tempi diversi, rappresentano un omaggio a Ireneo Secchi, un caro amico dell’autore, ora scomparso. La trama intreccia il mistero con il ricordo di un’epoca e di un’amicizia profonda. La storia, ambientata tra Sardegna e Liguria, si sviluppa intorno alla scoperta di un segreto del passato, che si svela attraverso una serie di eventi drammatici e inaspettati. Il protagonista affronta una ricerca di verità che lo riporta alle origini dell’autore, tra emozioni, rimpianti e redenzione. I proventi delle vendite sono stati devoluti all’Istituto Nazionale dei Tumori, a sostegno della ricerca contro il cancro.
    “The Jump of Quirra”
    Questo romanzo esplora i misteri legati al Poligono Sperimentale di Perdasdefogu, uno dei luoghi più controversi della Sardegna. Spiga svela le ombre di segreti militari e le storie personali delle persone coinvolte, dal punto di vista di chi vive nei paesi limitrofi. Il libro si distingue per il suo approccio realistico e documentato, mettendo in luce le conseguenze sulla salute e sull’ambiente causate dalle attività nel poligono. Il protagonista, legato a Lunamatrona, si trova al centro di una trama che coniuga tensione, coraggio e sete di giustizia. I proventi del libro sono stati destinati all’Ospedale Gaslini di Genova, consolidando il legame dell’autore con questa struttura.
    “La Culla del Diavolo”
    Ambientato a Lunamatrona, paese natale dell’autore, il romanzo si sviluppa attorno a una serie di misteriose morti che sconvolgono la comunità locale, generalmente abituata alla quiete e alla tranquillità. Con l’intensificarsi degli eventi, gli abitanti vivono in un clima di paura e sospetto, mentre il protagonista cerca di risolvere il mistero. La trama, densa di colpi di scena, è un omaggio alla sua Sardegna. I proventi sono stati devoluti alla Parrocchia di San Giovanni Battista di Lunamatrona e all’Ospedale Gaslini di Genova, dimostrando il legame profondo dell’autore con la sua terra e con la beneficenza.
    “Indagini Letali”
    In questo romanzo, Antonio Spiga torna alla Marmilla, precisamente alla Giara di Siddi e al Museo de Sa Corona Arrubia, per ambientare un’avventura che mescola storia, natura e mistero. La trama ruota attorno a una serie di crimini che sconvolgono l’equilibrio del territorio, coinvolgendo personaggi complessi e credibili. I paesaggi mozzafiato della Giara fanno da sfondo a una narrazione ricca di suspense e colpi di scena, che tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina.
    Anche in questa occasione, l’autore ha destinato i proventi del libro a una causa nobile,
    devolvendoli all’Ospedale San Martino di Genova.
    Ogni romanzo di Spiga è un viaggio tra mistero e suspense e un’occasione per sostenere cause importanti. I suoi libri si distinguono per il legame indissolubile con la Sardegna e la Liguria, terre che hanno plasmato l’autore e la sua scrittura. Se è vero che a Natale siamo tutti più buoni e, durante le feste, troviamo più tempo per leggere, facciamolo responsabilmente: faremo del bene ai più. Ogni pagina non è solo un viaggio avvincente, ma anche un gesto concreto per aiutare chi è in difficoltà.
    “Omicidio a Terrazza Colombo” è online da qualche giorno
    (https://www.foxandsparrowsedizioni.it/prodotto/omicidio-a-terrazza-colombo/): le prenotazioni online sono già oltre 700 e con un romanzo possiamo unire il piacere della lettura alla solidarietà.
    Alcune copie saranno in vendita anche presso l’edicola di Lunamatrona. Intanto Spiga è al lavoro per il prossimo romanzo, sempre ambientato a Genova, dove i due vicecommissari avranno tante altre rogne da sbrogliare.

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