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    Droni in evoluzione: un’intervista a Mirko, uno fra i piloti di droni più titolati a livello europeo

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    Il mondo dei droni ha conosciuto un’evoluzione straordinaria negli ultimi anni, trasformandosi da tecnologia di nicchia a strumento diffuso in numerosi settori. Dall’industria cinematografica alla fotografia, dalla logistica all’agricoltura. I droni stanno cambiando il nostro modo di vedere e interagire con il mondo, offrendo possibilità innovative in ambiti in continua crescita.

    Questi veicoli aerei, inizialmente utilizzati per scopi militari, hanno oggi applicazioni che spaziano dalla sicurezza alla sorveglianza, dalla ricerca scientifica alle operazioni di soccorso, fino alla consegna di pacchi, il settore sta vivendo una vera e propria rivoluzione tecnologica.

    In questo contesto, abbiamo intervistato un esperto del settore: Mirko Scanu, nato a Sassari nel 1989. Mirko è uno tra i piloti di droni con il più alto numero di certificazioni e patentini a livello nazionale ed europeo, in totale ha conseguito 23 attestati e ha voluto raccontarci la sua storia e il suo pensiero.

    Quando e come mai hai voluto iniziare questo percorso?

    “Fin da giovane sono stato appassionato di video, musica e fotografia in generale, ma soprattutto per la Sardegna, con i suoi paesaggi mozzafiato, è sempre stata una fonte di ispirazione. La mia avventura nel mondo dei droni è iniziata nel 2020, durante il lockdown, quando ho deciso di esplorare e documentare la bellezza della mia terra in volo. I droni mi hanno offerto una prospettiva completamente nuova, consentendomi di catturare immagini e video in modo unico, per poi condividere questa mia passione su internet, per chi non è mai stato in Sardegna.”

    In quanto tempo sei diventato così tanto esperto nel tuo mestiere?

    “Se guardassi il mio percorso, direi che la crescita è stata graduale ma costante. Ho iniziato con un drone non professionale per uso ludico e per hobby nel 2020, un drone che mi ha permesso di fare le mie prime sperimentazioni sul campo. Dopo due anni di pratica, ho deciso di fare un salto di qualità e passare ad un drone molto più professionale, che utilizzo ancora oggi per realizzare riprese professionali di qualità. Nel frattempo, ho dedicato moltissimo tempo alla formazione, conseguendo oltre 20 certificazioni e licenze di varie nazioni del mondo, in Europa e non. Quindi ci sono voluti 3-4 anni di esperienza per raggiungere un livello professionale, ma il percorso è stato costellato da formazione, pratica e aggiornamenti continui. Non esiste una scadenza precisa per diventare esperti, ma posso dire che il mio percorso è stato molto intenso, però ricco di soddisfazioni. Sono convinto che la crescita sia continua e che ogni giorno ci sia qualcosa di nuovo da imparare “

    Le foto di alcuni attestati

    È stato facile o difficile rendere la tua passione un vero e proprio lavoro?

    “Imparare è stato una sfida stimolante. Il pilotaggio di un drone, la gestione delle normative e l’apprendimento delle tecniche fotografiche sono discipline complesse che richiedono molta dedizione e a volte tanto tempo. Tuttavia, ogni passo è stato accompagnato dalla passione e dalla curiosità di scoprire sempre qualcosa di nuovo. È stato difficile, ma sicuramente molto gratificante. Il vero impegno arriva nel voler migliorare costantemente, affrontando ogni difficoltà con un approccio positivo.”

    Se dovessi tornare indietro nel tempo, rifaresti la stessa scelta?

    “Senza dubbio. Se tornassi indietro, probabilmente avrei iniziato ancor prima. Non solo perché i droni offrono un mondo di possibilità incredibili, ma anche perché danno l’opportunità di fare di una passione, spesso anche un lavoro che dà soddisfazione. Ogni nuova sfida che ho affrontato, sia a livello tecnico che creativo, ha consolidato la mia scelta. Non c’è nulla di più gratificante che riuscire a raccontare storie attraverso l’obiettivo di un drone, e oggi posso dire che sono felice di aver intrapreso questo percorso.”

    Nel corso degli anni, hai raggiunto qualche riconoscimento?

    “Nel corso degli anni ho avuto la fortuna di ricevere alcuni riconoscimenti, sia a livello professionale che creativo. Ad esempio, ho avuto l’opportunità di lavorare a un video musicale per un cantante rap di Olbia, dove le mie riprese aeree sono state incluse nel progetto ufficiale. Mi trovavo in una piccola località di mare, quando ho deciso di fare alcune riprese con foto e video della zona, quando ho notato in lontananza che stavano girando un video musicale. Ricordo ancora: all’improvviso si era avvicinato il regista del video, e mi chiese se potessi fare alcune riprese. Non ho esitato e ho accettato immediatamente. A volte la fortuna e le occasioni ci bussano alla porta, come è capitato a me. A livello formativo, sono tra i piloti italiani con il maggior numero di certificazioni a livello mondiale, il che è per me una grande soddisfazione. Il riconoscimento più importante, però, è quello che ricevo spesso da amici e conoscenti dalla comunità e gruppi di appassionati di drone Italia e drone Sardegna, che mi permette di continuare a crescere e a fare questa passione che amo.”

    Cosa ne pensi dell’evoluzione dei droni?

    Il mio pensiero personale riguardo ai droni è che negli ultimi anni c’è stata una notevole evoluzione, con miglioramenti significativi in vari aspetti tecnologici e applicativi come ad esempio, la tecnologia di volo e stabilità. I droni moderni sono dotati di sistemi di navigazione avanzati, come GPS di alta precisione, sensori di rilevamento ostacoli e sistemi di controllo del volo autonomi, che consentono manovre più precise e sicure.

    La stabilità di volo è migliorata notevolmente, riducendo l’incidenza di incidenti e permettendo un’operatività più sicura in ambienti complessi. Ma anche l’autonomia e durata della batteria, sono diventate più leggere e potenti, permettendo ai droni di volare per periodi più lunghi. Alcuni modelli avanzati possono operare per oltre un’ora senza necessità di ricarica, un grande miglioramento rispetto ai droni di pochi anni fa. I droni stessi sono ormai impiegati in settori diversificati, come l’agricoltura (per monitorare i raccolti e spruzzare pesticidi), l’edilizia (per ispezionare strutture e raccogliere dati topografici), la logistica (per la consegna di pacchi, proprio come è avvenuto con Amazon in questi giorni, con il primo test in Italia ufficiale) e la cinematografia (per riprese aeree di alta qualità). I droni sono utilizzati anche in operazioni di soccorso e nelle forze dell’ordine per monitorare aree difficili da raggiungere.

    Che consigli daresti a un ragazzo che vuole intraprendere la tua stessa strada?

    “Il mio consiglio è di investire nella formazione fin da subito. Il settore dei droni è in continua evoluzione, e avere una buona base teorica, soprattutto per quanto riguarda le normative di volo, è essenziale. Inoltre, è fondamentale fare molta pratica sul campo, ma anche imparare a conoscere i vari regolamenti e leggi che regolano l’uso dei droni. Consiglio anche di coltivare la curiosità e la creatività, perché i droni sono uno strumento fantastico per raccontare storie visive uniche. Infine, non bisogna avere paura di investire in attrezzature professionali: la qualità del lavoro che si produce migliora significativamente con il giusto equipaggiamento. E inoltre, come dico sempre, “volare sì, ma con la testa, sempre nel rispetto dei regolamenti di volo”. Basta un attimo a volte, per compromettere un’operazione di volo, per un errore del pilota stesso.”

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