Sulla scia della partita vinta contro il Parma, un Cagliari più concreto che bello a vedersi tiene botta al Gewiss Stadium di Bergamo e mantiene aperta la striscia positiva in Lombardia inaugurata contro il Monza (vittoria 2-1) e proseguita contro il Milan (1-1).
Visto il turnover di Gasperini, che aveva in testa più di ogni altra cosa il ritorno della semifinale di Champions contro il Bruges, Nicola avrebbe potuto forse osare di più. Ma a conti fatti, la scelta dell’allenatore rossobù di rinunciare al classico trequartista per rinforzare la mediana ha pagato e ha consentito al Cagliari di arrivare al traguardo sullo 0-0 senza grandi scossoni.
In una partita nel complesso priva di incredibili emozioni, il primo tempo fa registrare soltanto un primo, timido tentativo degli atalantini al 35’ con Samardzic e una conclusione alta di Toloi qualche minuto più tardi. Non sensazionale, ma sicuramente migliore la ripresa, con una costante pressione degli orobici spezzata da Deiola che prima conclude fuori di poco e a metà tempo vede deviare la sua conclusione in corner da Hien. I padroni di casa sono più concreti e al 60’ si rammaricano per un gol di Brescianini annullato per un contatto aereo tra Caprile e Posh. Ma è nel finale che i nerazzurri vanno vicino al colpaccio prima con De Ketelaere che trova sulla sua strada una deviazione di Mina, poi con Vlahovic che costringe Caprile a un mezzo miracolo e infine con Pasalic che sfiora il palo con un destro a giro.
I sardi hanno ottenuto un punto su un campo difficile e ora sono a quota 25, a più cinque dal Parma terzultimo. La strada è ancora lunga e, come accaduto a Bergamo, è fondamentale fare risultato non solo negli scontri diretti ma anche nelle sfide apparentemente più proibitive. La squadra di Nicola, sull’onda della buona prestazione offerta in casa della Dea, cercherà di ostacolare la Juventus nel match di domenica (ore 20.45) alla Domus.