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Quartu commemora la Giornata del Ricordo

A Quartu Sant’Elena, dopo la Giornata della Memoria, continua il ciclo di commemorazioni con la Giornata del Ricordo, un’importante occasione per riflettere sulla tragedia delle foibe e sull’esodo giuliano-dalmata. Il 10 febbraio, data istituita dalla legge n. 92 del 30 marzo 2004, segna la firma del trattato di Pace di Parigi del 1947, che assegnò l’Istria, il Quarnaro, Zara e parte del Friuli Venezia Giulia alla Jugoslavia socialista.In città sono previste diverse iniziative. Alle 10.30 di lunedì 10, un omaggio floreale sarà deposto presso la targa dedicata alla ricorrenza, in piazza del Donatore, alla presenza delle autorità locali. La Presidente del Consiglio, Rita Murgioni, parteciperà all’iniziativa, rendendo omaggio alle vittime delle foibe e ai cittadini costretti a fuggire dalla loro terra.Il programma include anche eventi educativi promossi dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, con il coinvolgimento delle scuole. Il dottor Giuliano Lodes, testimone diretto dell’esodo, sarà protagonista di incontri con gli studenti. Il primo di questi appuntamenti si è svolto questa mattina all’ICS 3-6, nella scuola secondaria di primo grado di via Portogallo, coinvolgendo anche i bambini della primaria di via Inghilterra.”Questi eventi sono un’opportunità per far conoscere vicende storiche che sono rimaste in silenzio per oltre 60 anni”, ha dichiarato Lodes, mentre esponeva tre bandiere simboliche: quella dell’Istria, con l’immagine della capra; quella della Dalmazia, con i tre leoni; e lo stendardo di Fiume, con l’aquila al centro.Durante l’incontro, gli studenti sono stati guidati in una riflessione storica attraverso racconti, materiali audiovisivi e momenti di dialogo. Numerose le domande poste dai ragazzi e dagli insegnanti. Lodes ha inoltre ricordato la strage di Vergarola, avvenuta il 16 agosto 1946, che causò oltre 100 morti a Pola, e ha condiviso le difficoltà vissute dagli esuli, descrivendo l’accoglienza ostile ricevuta in Italia, dove molti furono chiamati “fascisti”, pur essendo semplicemente italiani fuggiti dalla dittatura comunista di Tito.L’Assessora alla Pubblica Istruzione, Cinzia Carta, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere i giovani: “Conoscere la storia aiuta a evitare di ripetere gli errori del passato. Speriamo che i nostri ragazzi possano trarre insegnamento da queste testimonianze dirette, per contribuire alla costruzione di una società migliore”. Un ringraziamento è stato rivolto a Lodes e alle scuole che hanno ospitato l’evento, con l’auspicio che i giovani possano accogliere con interesse gli insegnamenti storici.

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