A fine gennaio, 21 studenti del corso per Operatori Socio Sanitari (Oss) svolto a Sanluri hanno finalmente ricevuto la loro agognata qualifica. Di questi, 17 residenti a Sanluri, hanno beneficiato del contributo comunale di 1.500 euro, che ha coperto parte dei costi del corso.
I neo-qualificati Oss sono stati accolti dal sindaco Alberto Urpi e dagli amministratori comunali in una cerimonia tenutasi in municipio. Durante l’incontro, il sindaco ha espresso soddisfazione per l’esito del progetto formativo, sottolineando l’importanza dell’investimento comunale nella formazione dei cittadini: “Abbiamo deciso di investire sui nostri concittadini per fornire competenze e titoli che possano essere utilizzati nel mondo del lavoro. La scelta di finanziare un corso Oss è nata da un’analisi del mercato, che ha evidenziato la crescente domanda di questa figura nel settore sociale e sanitario.”
Il corso, frequentato da un gruppo quasi esclusivamente femminile (un solo uomo tra i partecipanti), ha visto la partecipazione di adulti tra i 35 e i 58 anni. Alcuni provenivano già da esperienze nel settore sociale, mentre altri hanno deciso di riqualificarsi, cambiando completamente settore. Il percorso, durato diversi mesi, è stato impegnativo: conciliare lo studio con il lavoro o la famiglia non è stato facile. Nonostante le difficoltà, tutti i partecipanti hanno ottenuto la qualifica con determinazione: “È stato un percorso lungo e difficile – ammettono i neo-OSS – ma la voglia di migliorarci e ottenere una qualifica da spendere nel mondo del lavoro ha prevalso.”
Molti di loro hanno già ricevuto proposte di lavoro dalle strutture dove hanno svolto il tirocinio, mentre altri stanno aggiornando il proprio curriculum con la nuova qualifica. Il sogno della maggior parte dei neo-OSS è di lavorare nel settore pubblico, preferibilmente in ospedali o strutture sanitarie.
Durante l’incontro con il sindaco Urpi, i neo-qualificati hanno anche discusso delle opportunità offerte dal nuovo ospedale di San Gavino e delle future possibilità di impiego nelle cooperative e nelle strutture socio-sanitarie del territorio.