Site icon Sardegna24 News

Cagliari, contro la Lazio son mancati un guizzo e… una punta

(foto Cagliari Calcio)

Non tutte le sconfitte sono uguali. Alcune sono senza appello, perché figlie di prestazioni disastrose come quella offerta dal Cagliari all’Olimpico Grande Torino. Altre, come quella della Unipol Domus contro la Lazio, lasciano l’amaro in bocca perché al fischio finale si pensa a quel che sarebbe potuto essere e non è stato. Con la fortissima sensazione che, con un pizzico di intraprendenza e di fortuna in più, il pareggio sarebbe potuto arrivare e sarebbe stato senza dubbio il risultato più giusto se si analizza attentamente lo sviluppo della partita.

La Lazio trova il vantaggio in un primo tempo tutto sommato equilibrato, durante il quale il Cagliari si affaccia più volte dalle parti di Provedel, in particolar modo con Viola che impegna con un bel sinistro l’estremo difensore avversario e con Piccoli che per un soffio manca l’appuntamento col pallone a pochi metri dalla porta. Prima del gol di Zaccagni, invece, i biancocelesti mostrano poco o nulla: un “gollonzo” annullato dal VAR e una conclusione di Isaksen lontana dal bersaglio. 

Nella ripresa il Cagliari sembra ancor più convinto di poter prendere il controllo della partita, ma pecca di precisione quando punta la porta con Zortea e Adopo. Ci pensa Piccoli a sfruttare un buco nella difesa laziale, ma si tratta di una gioia effimera che svanisce in soli otto minuti, quando la difesa rossoblù va in bambola concedendo a Castellanos una ghiotta opportunità che l’attaccante argentino non si lascia sfuggire. Nel finale il Cagliari è vivo, pressa, ma le sostituzioni non cambiano il corso della gara. 

In attesa di capire cosa potrà offrire il nuovo acquisto Coman, rimangono gli interrogativi sul mercato invernale del Cagliari. La perplessità principale riguarda la mancanza, ormai endemica, di una prima punta di ruolo. Piccoli è un gigante, lotta, si sfianca, ha già sei gol all’attivo. Ma la sensazione è che sia più una seconda punta, che gioca tanto per la squadra svariando su tutto il fronte offensivo, e che talvolta arrivi stanco e poco lucido davanti alla porta. A questa squadra manca un rapinatore d’area di rigore che potrebbe anche affiancare il numero 91 rossoblù quando, com’è accaduto contro la Lazio, l’andamento della gara richiede di fare a meno di un trequartista e di provare a colpire con due attaccanti. Questa figura, per questioni anagrafiche, non può di certo essere il leader carismatico Pavoletti.

Come si diceva poc’anzi, una piccola dose in più di fortuna avrebbe potuto portare al pareggio del Cagliari. Ma la fortuna, come si suol dire, aiuta gli audaci. Il Cagliari, Caprile a parte, non si può di certo dire che in questo mercato invernale abbia osato. Saremmo comunque felici se Coman, che prima punta non è, ci facesse cambiare opinione sulle mosse del Club a suon di gol. A partire da domenica, visto che la visita del Parma alla Unipol Domus rappresenta un crocevia importante per la stagione.

Exit mobile version