Ciao Gigi.
Sembra ieri, ma è già passato un anno da quella gelida sera di gennaio in cui tutto il popolo rossoblù ha ricevuto la notizia più inattesa e dolorosa: Gigi Riva non c’è più. Forse credevamo fossi immortale, o molto più semplicemente pensavamo, anzi speravamo che ci avresti accompagnato ancora a lungo nel tortuoso, ma pur sempre meraviglioso, cammino della vita.
Davvero hai scelto, da perfetto hombre vertical, di andar via? O forse già sapevi che da quel giorno in poi il tuo ritiro a vita privata si sarebbe trasformato in presenza costante?
Già, perché ora sei ovunque. Sei nei cuori di chi ti ha amato. Ma sei anche nei cuori dei tifosi avversari che, in trasferta a Cagliari, non fanno mai mancare una visita alla tua tomba per omaggiarti con fiori, sciarpe e gagliardetti. Sei in TV, alla radio, sui murales che ti ritraggono, sui giornali, in migliaia di articoli sul web, nelle pagine dei libri a te dedicati.
Sei alla Domus, dove nel settore distinti campeggia una scritta a caratteri cubitali, inequivocabile: “GIGI RIVA PER SEMPRE”. Sei nei cuori ma anche nei cori: tutti, ma proprio tutti, all’undicesimo minuto delle partite casalinghe intoniamo il canto “Un Gigi Riva, c’è solo un Gigi Riva”. E diciamo il vero, perché il rispetto che ti dobbiamo lo hai conquistato giorno dopo giorno dentro e fuori dal campo, diventando unico e speciale.
A proposito, hai visto che bella festa di compleanno hanno organizzato per te? Tutto grandioso, una festa come quelle che si organizzano per gli amici più cari.
In questi mesi son successe un po’ di cose. Il Cagliari è rimasto in Serie A e ora è alle prese con una nuova, impegnativa corsa per la salvezza. Abbiamo un nuovo Mister. Nuovi calciatori sono arrivati, alcuni sono andati via.
Abbiamo persino una nuova Presidente della Regione e un “nuovo” Sindaco di Cagliari. No, non voglio tediarti parlandoti della vita politica della città, da cui hai sempre voluto prendere le distanze. Ma pare siano stati fatti importanti passi avanti per la costruzione del nuovo stadio. Ovviamente sarai anche lì: a piedi, coi mezzi pubblici, in auto o in moto, un bel giorno finalmente ci dirigeremo in massa verso lo “Stadio Luigi Riva”. Anche se sappiamo fin da ora che, nel giro di poco tempo, diventerà lo Stadio “Giggirriva”.
Varcheremo i tornelli e festanti prenderemo posto sugli spalti. Ti dedicheremo la nuova casa del Cagliari. Anche se, per quanto bella, non lo sarà mai quanto i tuoi meravigliosi gol. Sventoleremo le bandiere, faremo roteare le sciarpe e guarderemo verso il cielo cantando “Quando Gigi Riva tornerà”.
Ma tu, caro Gigi, non puoi tornare. Perché, in realtà, sei SEMPRE qui tra noi.