Altra sconfitta per il Cagliari che esce a bocca asciutta dalla sfida dell’Olimpico contro la Lazio. E sono tre battute d’arresto consecutive nelle ultime tre gare di campionato per la compagine di Nicola. Si è però visto un miglioramento sul piano dell’approccio alla gara da parte dei rossoblù che non si sono mai disuniti, a tratti hanno giocato a viso aperto e sono rimasti in partita fino all’entrata quantomeno avventata di Zortea che ha permesso a Zaccagni di segnare il gol-vittoria dagli undici metri al minuto 76.
Nel complesso un po’ più Lazio che Cagliari. E forse non poteva essere altrimenti, visto che i capitolini occupano il terzo posto in classifica con Atalanta e Fiorentina, a -3 dalla capolista Napoli.
L’avvio laziale lasciava però presagire un dominio totale del match da parte dei padroni di casa che non c’è stato. Pronti, via e al 2’ il Cagliari è subito sotto a causa del maldestro tentativo di parata da parte di Scuffet (non nuovo a incertezze in questa stagione) che su una punizione di Pellegrini non afferra la sfera e consente a Dia di insaccare da pochi passi. A metà tempo Castellanos va addirittura vicino al raddoppio colpendo il palo dalla distanza.
Ma il Cagliari ha una buona reazione, fa possesso palla e ci prova con Luvumbo che da posizione defilata sulla sinistra impegna Provedel. Dopo cinque giri d’orologio, al minuto 41’, l’angolano timbra il cartellino con un destro non irresistibile che, complice la deviazione di Gila, trafigge l’estremo difensore laziale. Zito Luvumbo non segnava da 253 giorni (gol del pareggio casalingo contro il Napoli).
La ripresa si apre col giallo a Zappa, che diventa il quarto ammonito per il Cagliari in una gara “folle” dal punto di vista dei cartellini. Al 59’ Luperto salva i rossoblù con un doppio miracolo, continuando a dare la sensazione che gli ospiti, con una partita accorta, possano portare la nave in porto.
Il vento cambia a circa 20 minuti dalla fine con l’intervento in area di Zortea ai danni di Pellegrini che porta al rigore. Zaccagni dal dischetto non sbaglia e da quel momento inizia un’altra partita. Pochi minuti dopo arriva il secondo giallo a Mina per un fallo (da valutare l’entità della spinta) su Castellanos. Adopo, già ammonito, non si trattiene e riceve il secondo giallo per proteste, finendo anzitempo sotto la doccia.
Ingenuità che costano il finale di partita al Cagliari, divenuto quasi incapace di reagire e di offendere in nove uomini. Ma gli strascichi di quei maledetti secondi in cui Ayroldi ha deciso di estrarre due cartellini rossi si faranno sentire anche sabato, quando Mina e Adopo non saranno in campo in occasione di Cagliari-Milan, altro match molto impegnativo per gli uomini di Nicola.
A fine partita il clima è teso e a parlare è solo il Direttore Bonato che fa un plauso al Cagliari per la prestazione e contesta l’operato dell’arbitro sia per la concessione del calcio di rigore, sia per le molteplici ammonizioni che hanno condizionato l’andamento della gara. Non possiamo stabilire con certezza se abbia ragione o meno, ma siamo sicuri che una tiratina d’orecchie ad Adopo per quell’applauso polemico all’arbitro, il DS rossoblù, la darà.
È comunque un Lazio-Cagliari tutt’altro che da dimenticare. Anzi, è una prestazione da tenere bene in mente per poter ripartire.