Una girandola di emozioni, 90 minuti di montagne russe: il Cagliari esce con tre punti importantissimi dalla battaglia della Unipol Domus contro il Torino. Lo si era capito nelle scorse settimane e la partita contro i granata lo ha confermato: la squadra di Nicola ha acquisito carattere ed è capace di risalire la china quando si trova in difficoltà.
Le due squadre disputano un primo tempo tutto sommato equilibrato, con alcune occasioni (peraltro non pericolosissime) da ambo le parti. Un equilibrio spezzato dal gol dell’ispirato Viola, che con una gran punizione (definirla dubbia è un eufemismo) di sinistro piega le
mani a un Milinkovic-Savic non esente da colpe, e subito ristabilito da Sanabria che capitalizza un corner con un bel colpo di testa.
A inizio ripresa il Cagliari cambia pelle passando dalla difesa a quattro a un più accorto 3-5-2 grazie all’ingresso di Marin al posto di un Luvumbo decisamente sottotono. Ma dopo un buon avvio e alcune proiezioni offensive, la squadra di Nicola subisce un gran destro di
Linetty che si infila alle spalle di Scuffet e al minuto 55 dà l’impressione di mettere l’interruttore in posizione OFF. Per circa 20 minuti il Torino prende in mano il pallino del gioco e il Cagliari pare incapace di reagire. Gli innesti di Mister Nicola (Palomino, Gaetano e
Lapadula) iniziano a dare il proprio apporto al 74’ quando, su cross di Marin, Luperto fa una sponda per Palomino che di testa pareggia i conti. È un gol non fine a se stesso, che permette al Cagliari di risvegliarsi dal torpore e di ritrovare fiducia. Passano infatti soltanto
quattro minuti e Gaetano serve Piccoli, che lascia partire quello che nelle intenzioni doveva essere un servizio rasoterra al centro dell’area ma si trasforma in un clamoroso autogol da parte di Coco.
Quello che disputa l’ultimo quarto d’ora di gara (recupero incluso) è un Cagliari gagliardo, roccioso, consapevole di aver scalato una montagna e di non poter più sbagliare. La gran parata di Scuffet che smanaccia un colpo di testa di Adams diventa l’emblema dei minuti
finali di una partita dalle mille emozioni. Il pubblico di casa esulta dopo sei mesi e mezzo (l’ultima vittoria alla Domus risaliva allo scorso 7 aprile) e ne ha ben donde: Nicola sta leggendo le partite in maniera perfetta e i calciatori chiamati in causa (chi dall’inizio, chi a gara in corso) stanno dando risposte importanti.
Ora il Cagliari ha 9 punti e, in attesa di Verona-Monza, dista 4 lunghezze dalla zona retrocessione. È presto per fare calcoli di qualunque tipo, il campionato è tosto e le insidie sono sempre dietro l’angolo. È però importante sottolineare che dalla gara di Coppa Italia contro la Cremonese qualcosa è cambiato. Le parole del Presidente Giulini in sala stampa dopo il disastroso Cagliari-Empoli sembrano aver sortito lo stesso effetto dell’intervento del numero uno del Club nel post partita di Cagliari-Lazio dello scorso anno, dopo il quale la
squadra inanellò una serie di risultati positivi. Il connubio tra il lavoro sul campo e l’unione d’intenti delle parti in causa sta dando i suoi frutti.
