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    Ortacesus, sabato e domenica “Trexenta nel nome del pane”

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    Sabato 27 e domenica 28 luglio, a Ortacesus, presso i locali del Museo del Grano in via Sassari, avrà inizio la manifestazione turistico-gastronomica “Trexenta nel nome del pane”, giunta quest’anno alla sua ottava edizione.
    L’evento, organizzato dalla Proloco e dal Comune di Ortacesus con il supporto e la partecipazione della Regione Sardegna, dell’Unione dei Comuni Della Trexenta, dell’Agris, del Gruppo di Azione Locale Sole Grano Terra, dell’EPLI e delle ProLoco di San Basilio, Senorbi, Suelli, Guamaggiore, Siurgus Donigala, Gesico, Ussana, Pimentel, Sestu, Guasila, Soleminis, Barrali ha come obiettivo la valorizzazione e la diffusione della cultura e delle tradizioni locali legate al pane della Trexenta.
    «Il territorio di Ortacesus – dichiara la Sindaca di Ortacesus Carmela Lecca – ma più in generale della Trexenta, è da sempre riconosciuto per la sua fertilità granifera, specializzata nella produzione di grano duro. Per questo motivo l’evento “Trexenta nel nome del pane” è molto importante per il nostro paese e per tutto il territorio della Trexenta perché valorizza e promuove la tradizione cerealicola dell’antico “granaio di Roma” e aiuta a mantenere vive le nostre tradizioni e gli antichi sapori. Siamo orgogliosi di ospitare la manifestazione a Ortacesus, paese da sempre considerato il cuore della Trexenta».
    Il 23 luglio nei locali di via Sassari a Ortacesus, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione con la partecipazione del Presidente del Consiglio Regionale On. Piero Comandini, dell’Assessore all’Agricoltura On. Gianfranco Satta, del Consigliere Regionale On. Fausto Piga, della Consigliera Regionale On. Paola Casula, del Sindaco di Ortacesus Maria Carmela Lecca, del Presidente del G.A.L. S.G.T. Antonino Arba, del Presidente dell’Unione dei Comuni della Trexenta Antonello Perra, del Presidente Regionale E.P.L.S. Romano Massa e della Direttrice del G.A.L. S.G.T. Silvia Doneddu. Presenti anche i presidenti delle Pro Loco di Ortacesus, Guasila, Guamaggiore, Selegas, Senorbi, Gesico, Suelli, Siurgus Donigala, San Basilio, Barrali, Ussana, Sestu e Soleminis.
    «L’evento “Trexenta nel nome del pane” – afferma Gioacchino Piseddu, Presidente della Pro Loco di Ortacesus – si propone di valorizzare e diffondere la cultura e le tradizioni locali legate al pane attraverso una serie di laboratori pratici dedicati all’arte della panificazione. Durante questi laboratori, i partecipanti avranno la possibilità di imparare direttamente dai maestri panificatori, sperimentando in prima persona le tecniche tradizionali e moderne di lavorazione del pane. All’evento parteciperanno attivamente diverse Pro Loco che presenteranno e promuoveranno i prodotti tipici dei loro territori.
    “Trexenta nel nome del pane” è un’occasione per creare una vetrina per le specialità locali, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e coinvolgente. Le Pro Loco partecipanti non solo metteranno in mostra i loro prodotti, ma racconteranno anche le storie, le tradizioni e i segreti legati alla loro produzione, creando un legame diretto tra i partecipanti e la cultura del territorio».
    La manifestazione “Nel nome del pane”, giunta all’8° edizione, parte dalla valorizzazione e promozione della filiera del grano, per arrivare a far conoscere tradizioni, artigianato e cultura agroalimentare del territorio trexentese. L’evento, che si avvale della collaborazione di associazioni e di numerose proloco, ogni anno arricchisce il programma accostando la nostra cultura a quella di paesi a noi lontani. In particolare la novità di quest’anno è quella di voler rivivere spaccati di vita contadina attraverso la pittura e la scultura.

    «Trexenta nel nome del pane – ricorda Antonello Perra, Presidente dell’Unione dei Comuni della Trexenta – è un evento particolarmente sentito nel territorio. Qui nell’antico granaio di Roma la cultura del Pane affonda le sue radici in una storia millenaria tanto che ogni paese ha le sue peculiarità e le sue tradizioni che custodisce gelosamente e che meritano di essere raccontate anche con iniziative come questa. Come Unione dei Comuni pensiamo che manifestazioni simili siano di fondamentale importanza per poter promuovere i prodotti e di riflesso tutto il territorio della Trexenta».
    «La nuova edizione di questo importantissimo evento – commenta il Presidente del GAL SGT Antonino Arba – è il segno che la strada intrapresa con entusiasmo otto anni fa dalla Proloco e dall’Amministrazione comunale è quella giusta per promuovere prodotti, tradizioni e cultura. Il GAL SGT ha supportato la Proloco nell’organizzazione di questa iniziativa ed è sempre presente per favorire la valorizzazione del territorio attraverso la conoscenza e le relazioni. Abbiamo organizzato il seminario “Framentu de Masseria: fermenti rurali”, che coinvolge le agenzie regionali Laore e Agris, produttori, trasformatori e soggetti che operano a livello locale nella valorizzazione dei prodotti della filiera del grano per parlare insieme di opportunità e prospettive».
    Sabato 27 luglio al Museo del Grano di Ortacesus alle ore 18:00 i visitatori potranno partecipare ai laboratori sulla lavorazione della pasta di pane e cottura nel forno a legna e scoprire, guidati dalle parole e dai racconti dei protagonisti del territorio, le caratteristiche e i segreti della panificazione. La giornata sarà arricchita dall’esposizione artistica “I Sentieri del Grano” con sculture di Francesco Picciau e dai lavori del concorso di pittura “La cultura del pane e del grano nella Trexenta”, a cura del Maestro Alessandro Pedroni.
    Alle ore 19:00, all’interno del Museo del Grano, si svolgerà il seminario “Framentu de Masseria: fermenti rurali”, moderato da Silvia Doneddu. Tra gli interventi della serata: quello del Sindaco di Ortacesus Maria Carmela Lecca, del Presidente AT Pro Loco di Ortacesus Gioacchino Piseddu, del Presidente GAL SGT Antonino Arba e del Presidente dell’Unione dei Comuni della Trexenta Antonello Perra. Interventi più tecnici saranno invece quelli di Marina Monagheddu che parlerà delle filiere cerealicole locali come modello inclusivo di sviluppo del territorio, di Paola Ugas che tratterà il tema del comparto della produzione cerealicola biologica in Sardegna e di Stefania Olla e Giorgio Melis che discuteranno dell’agro biodiversità come valore per i territori rurali.
    Durante il seminario sarà proiettato il documentario “Trexenta nel nome del pane”, prodotto da ATLAS S.r.l. con regia di Davide Moreno e Giacomo Serra.
    La giornata di sabato si concluderà alle ore 21:30 con una cena preparata dallo chef Pier Paolo Argiolu “Cozzina”. La prenotazione per la cena è obbligatoria con almeno un giorno di anticipo. Durante la rassegna, sarà possibile degustare la birra artigianale “Marduk” all’interno del Museo del Grano.
    Domenica 28 luglio la manifestazione proseguirà con l’apertura del Museo del Grano alle ore 18:00 e la ripresa dei laboratori sulla lavorazione della pasta di pane e cottura nel forno a legna. Le Pro Loco saranno le grandi protagoniste della giornata con l’esposizione delle varie tipologie di pane locale, accompagnate dall’esposizione artistica e dal concorso di pittura. Alle ore 19:30, per le vie del paese la rappresentazione teatrale “Saludi e Trigu”, messa in scena dalla compagnia teatrale “I Barbariciridicoli” di Ottana intratterrà i presenti e gli accompagnerà verso la conclusione della giornata alle ore 21:30, con una cena preparata dallo chef Pier Paolo Argiolu. Durante la rassegna sarà possibile degustare nuovamente la birra artigianale “Marduk” all’interno del Museo del Grano. La manifestazione sarà accompagnata da una selezione musicale di qualità, che offrirà un’esperienza unica, unendo
    tradizione, cultura e gastronomia.
    «Questi eventi – conclude la Sindaca – sono molto importanti in paesi come il nostro, a vocazione agricola, perché aiutano a mantenere vive le nostre tradizioni e avvicinano le nuove generazioni alla scoperta delle tradizioni del nostro territorio che hanno segnato le vite dei loro genitori e di conseguenza fondato le comunità in cui viviamo. Ma sono molto importanti anche perché ci permettono di farci conoscere e apprezzare dai turisti che, venendo a visitare il nostro paese, si sentiranno accolti e potranno godere di un territorio ricco di sapori e di tradizioni».

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