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    Renato Zero, musica ed emozioni alla Forte Arena

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    Grande partenza per la Forte Arena di Santa Margherita di Pula che ha inaugurato la stagione 2024 con due concerti di Renato Zero. Tornato in Sardegna dopo ben 26 anni (mancava dal “Tour dopo Tour” del 1998), il 73enne cantautore romano ha fatto registrare il sold out nelle due date del teatro all’aperto del Forte Village.
    Regala sempre belle canzoni, emozioni, parole mai banali. Apre con “La favola mia”, seguita dalla standing ovation che rappresenta il benvenuto da parte del pubblico sardo in avvio di due lunghe e meravigliose serate. Tre ore di musica e spettacolo che coinvolgono ed esaltano i 5000 presenti a ogni concerto. Circa trenta canzoni, un mix tra i vecchi successi che hanno segnato l’ultracinquantennale carriera musicale di Renato Zero e i brani dell’ultimo album “Autoritratto” che dà il nome al tour che ha preso il via nella scorsa primavera nei palasport di Firenze e Roma (14 appuntamenti sold out) e si svolgerà principalmente durante il prossimo autunno con altri 18 concerti.
    Prodotto da Tattica, “Autoritratto – I concerti evento 2024” è uno spettacolo caratterizzato da giochi di luce, scenografie video, molteplici cambi d’abito del rivoluzionario artista. L’istrionico Renato Zero attraversa i decenni ed è sempre moderno nonostante un preciso DNA artistico che ha radici lontane.
    Strizza l’occhio alle vecchie generazioni e nello stesso momento abbraccia i più giovani. Porta sul palco grandi pezzi di successo, da “Inventi” a “Il cielo”, passando per “Mai più da soli”, “Voyeur”, “Nei giardini che nessuno sa”, “Dimmi chi dorme accanto a me”, “Più su”, “Spiagge” e “La pace sia con te”.
    Le note e le parole di “Amico” vengono precedute dal commovente ricordo di Marco Guastella, 25enne lavoratore stagionale al Forte Village, morto giovedì scorso nello scontro contro un’auto mentre viaggiava in sella alla sua moto sulla Statale 195 in direzione Domus de Maria.
    Ma questo è soltanto uno dei tanti intermezzi parlati in cui Renato Zero racconta e si racconta. Parla delle sue stravaganze, della sua passione per le stoffe, i costumi, i lustrini e le paillettes. Regala parole d’amore a 360 gradi. Dedica pensieri al miele anche alla Sardegna. Ma a un certo punto lancia una bordata al Governo: «Vogliono vedere l’Italia spezzata, divisa in due. Il Paese da Firenze in giù non esiste. Noi siamo tutti extracomunitari, questo non è giusto!».
    Ideatore, autore e direttore del suo show, Renato Zero è accompagnato sul palco da una band formata da Danilo Madonia (direzione musicale, tastiere e pianoforte), Lorenzo Poli (basso), Lele Melotti (batteria), Bruno Giordana (tastiere e sax), Rosario Jermano (percussioni), Andrea Maddalone (chitarre), Fabrizio Leo (chitarre) e un coro a 10 voci. C’è anche il contributo dell’Orchestra Piemme Project, pre-registrato e aggiunto in modalità virtuale sul ledwall collocato sul palco della Forte Arena.
    La scenografia è firmata da Igor Ronchese e Gigi Maresca, il light design è di Francesco De Cavez, i visual sono affidati alla direzione di Younuts! (Antonio Usbergo e Niccolò Celaia).
    Renato Zero mostra ancora una volta la grande generosità che lo ha sempre contraddistinto lasciando ai giovani coristi, tra i quali spiccano due figlie di Mario Biondi, l’esecuzione di un medley contenente alcune canzoni che lo hanno reso famoso come “Madame”, “Baratto”, “Triangolo”, “Mi vendo” e “Morire qui”. Il concerto volge al termine e i “sorcini” cantano e ballano godendosi gli ultimi istanti della serata.

    C’è tempo anche per i saluti ad alcuni amici dell’artista romano seduti in platea. Nella serata di venerdì, presenti VIP del calibro di Laura Pausini (accompagnata dal marito, il musicista Paolo Carta), Paola Cortellesi col suo consorte (il regista Riccardo Milani) e Marco Travaglio, qualche fila dietro con la sua signora. Sabato avvistato Massimiliano Allegri, ex allenatore della Juventus.
    Ormai a notte fonda Renato Zero lascia il palco e scende tra la gente dando un bel da fare agli uomini della sicurezza. Saluta i più fortunati che siedono nelle prime file, mentre nel cielo della Forte Arena si liberano le parole e le note de “I migliori anni della nostra vita”. Prima delle ultime parole, un invito che ha il sapore di un desiderio: «Non dimenticatemi!».
    Cala il sipario sulle due serate che hanno visto protagonista uno dei cantautori italiani più popolari e di maggior successo, che vanta nel suo curriculum 45 album, più di 500 canzoni scritte, oltre 55 milioni di dischi venduti in Italia (più altri quattro milioni nel resto del mondo) e ben 48 settimane in testa alla classifica italiana.
    Non cala invece il sipario sul palco della Forte Arena che nelle prossime settimane regalerà ancora spettacolo ed emozioni col musical “Peter Pan” (27 luglio) e i concerti di Sting (3 agosto) e dei Pooh (10 agosto).

    Luca Pes

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