L’apertura ufficiale dell’edizione 2024 del Festival del Monreale si terrà domani, 18
luglio, alle 19 nella Casa Mereu con la presentazione del saggio “La Sardegna
in Età punica”, in cui l’archeologo Nicola Dessì ripercorre lapresenza dei Punici in Sardegna, che fondarono città come Karaly, Sulky, Tharros, Nora, Bithia e tante altre. Converseranno con l’autore Francesca e Carlotta Spanu.
Alle 19.45 Adriano Corona presenterà il romanzo “Stiamo vicini che qui non si
tocca”– una storia di amicizie, rapporti tra figli e genitori e di un amore giovane, che desidera solamente la possibilità di maturare – in dialogo con Carmen Salis e Leonardo Uda.
Alle 20.45 sarà la volta di Daria Bignardi e del suo “Ogni prigione è un’isola”, in cui l’autrice racconta il suo viaggio nell’isolamento e nelle prigioni, anche interiori, partendo da sé, mettendosi in gioco, così come ha fatto la mattina del 9 marzo 2020 in un video girato di fronte a San Vittore, mentre alcuni detenuti salivano sul tetto unendosi alle rivolte che stavano scoppiando in molte carceri italiane. In seguito a quegli eventi sarebbero morte tredici persone recluse. Bignardisarà affiancata da Giovanni Follesa e Francesca Spanu.
Alle 22.30, spazio alla tavola rotonda dedicata al libro “Io sono innocente” di Mauro Trogu e Beniamino Zuncheddu, il racconto a due voci di uno dei più gravi errori della giustizia nel nostro Paese. Una storia di silenzi e tempo immobile, e insieme di ricerca e lotta instancabile. Oltre agli autori interverranno Irene Testa e le avvocate Rossana Palmas e
Francesca Spanu. Modera Andrea Pau.