Chi l’avrebbe mai detto solo qualche settimana fa? Un Cagliari gagliardo e desideroso di staccare il prima possibile il pass per il prossimo campionato di Serie A si presenta a San Siro al cospetto dell’Inter quasi Campione d’Italia e porta a casa un punto d’oro. Una partita sofferta, ben giocata, in una di quelle serate che non si dimenticano. E non senza rimpianti, viste le due ghiotte occasioni non capitalizzate da Viola nel finale. Un gol avrebbe potuto mandare in paradiso gli uomini di Ranieri.
Mister Ranieri, Sir Claudio. Allenatore e personaggio carismatico di cui questa squadra e questa piazza, a ragione, non hanno voluto fare a meno neppure nei momenti più bui. Criticato (col rispetto che gli si deve) a più riprese anche da parte di chi vi scrive, è riuscito a far ricredere gli scettici. In particolare chi, esagerando verbalmente, gli ha dato del “bollito”. Ha saputo trovare la quadratura del cerchio soprattutto grazie all’utilizzo della difesa a quattro. Per poi, a sorpresa, schierarsi a tre in una delle partite più difficili e importanti della stagione, facendo inoltre un ampio turnover nonostante le assenze di Nandez e Deiola. Mostrando dunque di essere ben saldo al timone. Ma al di là dello schieramento tattico, l’impegno profuso testimonia che la squadra è viva sia dal punto di vista fisico che sotto il profilo mentale e recepisce alla perfezione le indicazioni del suo condottiero.
Molto probabilmente lo spartiacque della stagione rossoblù è stato il pomeriggio delle ventilate dimissioni del Mister nel post partita di Cagliari-Lazio (1-3). Da quel momento la squadra, pur rimanendo imperfetta, si è ricompattata e ha iniziato a riproporre uno dei suoi pezzi forti: la rimonta. Un punto importante sul campo dell’Udinese dopo esser passati in svantaggio, poi il Napoli acciuffato all’ultimo respiro alla Domus. E ancora, il pareggio ottenuto dopo esser andati sotto in casa col Verona, il ribaltone in casa con l’Atalanta e infine la doppia rimonta di San Siro contro la squadra che ha di fatto vinto a mani basse questo campionato. Cinque delle ultime otto partite sono state raddrizzate soprattutto grazie al carattere dei rossoblù. A testimonianza del fatto che la squadra ha messo in campo tutto quello che ha in questo momento: cuore, orgoglio e determinazione.
Tra pochi giorni sarà tempo di Cagliari-Juventus, partita sempre molto sentita da queste parti vista la folta rappresentanza di tifosi juventini che abitano in tutta l’Isola. Una sfida da temere sia per il valore dei bianconeri (anche se non stanno facendo sfaceli), sia per il modo di giocare degli uomini di Allegri che, a differenza di Atalanta e Inter che attaccano e concedono spazi, si chiudono spesso in difesa per poi ripartire in contropiede. Senza dimenticare la forza dei bianconeri sulle palle inattive, vero e proprio tallone d’Achille del Cagliari.
Ci aspettiamo, ancora una volta, una prova di carattere degli uomini di Ranieri. La Unipol Domus sarà una bolgia. Serve la spinta di tutti, proprio ora che il traguardo è lì a pochi, pochissimi metri.
Luca Pes