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Scanzi torna a Cagliari con “La sciagura”

Andrea Scanzi (© foto di Raffaella Vismara)

Andrà in scena al Teatro Massimo di Cagliari il nuovo monologo di Andrea Scanzi dal titolo “La sciagura – Cronaca di un governo di scappati di casa”. Il giornalista, scrittore, autore e interprete teatrale toscano promette al pubblico novanta minuti di risate, spesso amare, per raccontare «la sconfinata pochezza di un governo composto per lo più da scappati di casa». Dopo il successo di Renzusconi (2018) e Il cazzaro verde (2019-2020), Scanzi ritorna sul palcoscenico cagliaritano con un nuovo spettacolo di satira politica tratto dall’omonimo bestseller edito da Paper First.

Scanzi porta in scena uno spettacolo ribelle e irriverente, un’analisi tagliente del percorso politico di Giorgia Meloni, a metà strada tra informazione e indignazione. «Rivendico pienamente il titolo di questo spettacolo. – dichiara il giornalista – Ho le scatole piene del clima sussiegoso della stampa nei confronti della Premier». Secondo la penna de Il Fatto «il governo è una vera sciagura, disastroso e incongruente»e le sue azioni vengono raccontate con una fulminante lettura a partire «dalle criticità della destra e dall’evanescenza colpevole di una classe dirigente oltremodo imbarazzante». Scanzi ricorda nomi, fatti, situazioni e non risparmia nessuno: dalla seconda carica dello Stato La Russa all’esimio statista Donzelli, dai treni del Ministro Lollobrigida ai quadri di Sgarbi.

Un monologo ricco di musica, satira, fervore e pulsione civile, senza reticenze né sconti. Ci sono gli «scivoloni seriali» del Ministro dell’istruzione Valditara e quelli del Ministro della cultura Sangiuliano, le inchieste su Santanché e Delmastro, il capodanno col “botto” del deputato Pozzolo e le tesi oscurantiste del generale Vannacci.

Spazio anche al ricordo di Paolo Borsellino («ignobilmente citato da questi governanti che con lui non c’entrano nulla») e alle canzoni di Gaber e Guccini («che Meloni ama, ma di cui evidentemente non ha capito nulla»). «Uno spettacolo – afferma l’autore – che racconta questi tempi sbandati».

Appuntamento a domenica 26 maggio, alle 20.30, al Teatro Massimo di Cagliari.

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