Il traguardo è lontano, ma la nebbia inizia a diradarsi e, in lontananza, lo si può intravedere. Le due vittorie contro Empoli e Salernitana hanno tolto il Cagliari dal pantano e lo hanno proiettato al tredicesimo posto (pari al Verona) con 26 punti, un gradino sopra la coppia formata da Lecce ed Empoli, in attesa dell’Udinese (a quota 24) che ha una partita in meno.
Questo è il miglior periodo della stagione per i rossoblù, che prima d’ora non avevano mai infilato una serie positiva così lunga. Otto punti in quattro giornate: uno sul difficile campo di Udine, uno alla Domus contro i Campioni d’Italia del Napoli, tre sul proibitivo campo dell’Empoli di Nicola (reduce da ben sei risultati utili consecutivi) e tre in casa contro la “Cenerentola” Salernitana. Un percorso importante che contiene alcuni dati da sottolineare: le due vittorie di fila (era accaduto solo una volta in questo campionato, contro Frosinone e Genoa, entrambe le volte alla Domus), i sette gol realizzati in 360 minuti e le quattro reti segnate in un colpo solo (unico precedente stagionale contro il Frosinone).
E se vogliamo parlare di numeri, non possiamo non fare riferimento al modulo. Quel 4-2-3-1 che si trasforma, a seconda della posizione delle due ali, in un 4-4-1-1 e con due punte in campo diventa il più classico 4-4-2. Uno schieramento che, lo diciamo da settimane, ha dato maggiore solidità ai rossoblù e sta portando i risultati tanto attesi. Non è bello, questo Cagliari. Ma è cinico e spietato, quel che serve per centrare l’obiettivo. Contro la Salernitana i rossoblù sono stati capaci di soffrire, prestando il fianco agli avversari in alcuni tratti della prima frazione e durante il blackout del secondo tempo in cui hanno subito i due gol.
Ma sono stati anche capaci di ripartire e di colpire a più riprese l’avversario con gli uomini del reparto offensivo. Lapadula giocoforza è diventato titolare ed è riuscito finalmente a sbloccarsi mettendo a segno il suo secondo gol in campionato. Gaetano, uscito all’intervallo per un fastidio all’adduttore della coscia destra, è sempre uno dei più vivaci e ha concluso con un piccolo gioiello una gagliarda ripartenza di Nandez. Ma la vittoria sulla Salernitana porta la firma indelebile del redivivo Eldor Shomurodov. L’uzbeko prima ha portato il Cagliari sul 3-0 e ha poi concluso i giochi mettendo a segno il quarto gol quando qualche nube iniziava ad addensarsi sopra la Unipol Domus. In un reparto falcidiato dagli infortuni, sarebbe una manna dal cielo se l’attaccante ex Genoa e Roma riuscisse a dare il suo importante contributo in questo finale di stagione.
Mancano dieci giornate e la lotta per non retrocedere è sempre più avvincente. Sette squadre sono racchiuse in soli quattro punti. La prossima tappa del cammino del Cagliari sarà sabato (ore 15) in quel di Monza. I rossoblù sono obbligati a rispondere, ancora una volta, “presente!”.
Luca Pes