È Alessandra Todde il nuovo Presidente della Regione Sardegna. Non c’è bisogno di attendere ancora per dire che sarà lei il nuovo governatore dell’Isola.

“Le prime sezioni in ambito regionale danno in vantaggio la Todde. Andrà a finire così?” – dieci ore fa ho scritto queste parole. C’erano gli indicatori che davano la vittoria alla Todde. Ancora ora rimango allibito per quanto si sta verificando.

Quando sono le città come Sassari e Cagliari a tributare la vittoria di uno schieramento piuttosto che un altro è chiaro che ci sarà una forbice importante. Così sarà: Todde ha vinto e i dati daranno una percentuale che le assegnerà una vittoria del 3-4% e ci sarà poco da discutere.

Il centrodestra non ha fatto bene in questi cinque anni ed è inutile negarlo. Sanità, trasporti e soprattutto la completa assenza del presidente Solinas dai territori. Mentre bruciava la Sardegna, nell’estate del 2021 lui non si recava neanche nei luoghi della tragedia: è questo il ruolo di un presidente della Regione? Credo proprio di No. Il centrodestra sapeva che non avrebbe vinto perché i danni erano sotto gli occhi di tutti. Ci hanno provato schierando un nome che comunque è un uomo di partito e di militanza ma non è riuscito nell’impresa di vincere.

Ora va cambiata la legge elettorale perché è assurdo che ancora non ci siano i dati ufficiali. È assurdo che i più votati dei territori non possano rappresentarli nel consiglio regionale. Queste assurdità continueranno a mantenere lontani gli elettori dalle urne. Alla presidente Todde, prima donna a governare l’Isola, auguro un buon lavoro auspicando che da buona nuorese non dimentichi la gente, la sua gente, che non è solo fatta di barbaricini ma di tutti cittadini dell’Isola. Buon lavoro presidente.