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    Roberta Bruzzone ad Assemini parla di femminicidi e stereotipi di genere

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    La scrittrice e criminologa presenta il suo libro Favole da incubo”. Storie di femminicidi raccontate per evitare che accadano ancora.

    Dopo l’intensa programmazione autunnale, Assemini prosegue il suo viaggio nella letteratura e nell’attualità con un altro ospite d’eccezione: Roberta Bruzzone. Criminologa investigativa e Psicologa forense, con la  sua competenza ha conquistato fama e apprezzamento in tutta Italia. Porta nell’Isola il suo bagaglio di conoscenze per parlare di femminicidi e violenza sulle donne, una piaga sociale ancora tristemente attuale.

    L’appuntamento è in programma giovedì 1° febbraio, alle ore 18.30, presso la Sala Consiliare del Palazzo Municipale di Assemini, in piazza Repubblica. Roberta Bruzzone presenterà il suo libro ‘Favole da incubo. Dieci (più una) storie di femminicidi da raccontare per impedire che accadano ancora’, in un dialogo con l’avvocatessa e scrittrice Francesca Spanu. Un viaggio nella manipolazione affettiva mortale, un’occasione per approfondire vecchi casi, ma soprattutto per riflettere sulla necessità di una repentina crescita culturale della società in cui viviamo.

    Riteniamo che il problema della violenza di genere non possa essere affrontato solo quando accadono specifici fatti di cronaca. La scelta di ospitare Roberta Bruzzone si colloca all’interno di un percorso iniziato già ai tempi della prima Amministrazione Puddu e proseguita di recente con le iniziative proposte in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulla donna – spiega l’Assessora comunale alle Politiche culturali Jessica Mostallino -. Auspichiamo che i temi trattati permettano di interpretare certe situazioni e quindi  di saper cogliere le relazioni tossiche prima ancora si materializzi la violenza. Ma vogliamo andare anche oltre, provando a sradicare il problema alla radice, agendo con convinzione contro gli stereotipi di genere: parlarne, analizzarli e cancellare certi cliché, diffusi anche nelle nuove generazioni; occorre una nuova consapevolezza, una rivoluzione culturale contro i pregiudizi. Ospitando una professionista del calibro di Roberta Bruzzone, capace di catalizzare l’attenzione, vogliamo offrire un contributo nella direzione di un’inversione di marcia. È un’occasione per la crescita della coscienza collettiva, per la costruzione di una società che metta prima di tutto il rispetto”.

    Nata in Liguria, Roberta Bruzzone si è laureata presso l’Università di Torino con il massimo dei voti in Psicologia Clinica, con tesi in ambito criminologico, e ha poi perfezionato gli studi con la specializzazione in Psicopatologia Forense presso l’Università di Genova e ulteriore formazione in criminologia negli Stati Uniti. Ha poi svolto la professione con ruoli di rilievo in diversi casi nazionali: è stata consulente della difesa di Michele Misseri e ha avuto un incarico anche nell’ambito della strage di Erba. La sua capacità dialettica e la sua professionalità le è valsa anche la ribalta televisiva, dove è stata autrice, conduttrice e ospite in qualità di esperta, chiamata ad approfondire diversi casi criminali in numerose trasmissioni, tra le quali anche ‘Porta a porta’ e ‘La vita in diretta’.

    Ad Assemini il focus dell’evento sarà sulla violenza sulle donne e sui tanti, troppi, femminicidi, che ancora oggi caratterizzano, e inquietano, la nostra società. Con linguaggio diretto e asciutto, la Bruzzone ha infatti raccontato nel suo libro dieci casi di femminicidio avvenuti in Italia nei quali i principali preconcetti culturali e sociali hanno avuto un’influenza determinante. Gli stereotipi sessisti sono tutt’oggi tristemente attuali, anche a causa di una certa letteratura per l’infanzia che funge da involontario mezzo di trasmissione culturale di preconcetti di genere. Quelle nozioni, interiorizzate, diventano errati modelli di formazione dell’identità dei giovanissimi. Fin troppo spesso, infatti, le fiabe contribuiscono a riprodurre modelli sociali tradizionali in cui le donne vengono rappresentate in modo mite e remissivo, proiettate nella sola dimensione domestica, incapaci di badare a sé stesse e in perenne attesa del proprio principe.

    Attraverso la ricostruzione di dieci casi di femminicidio tra i più sconvolgenti avvenuti sul territorio italiano, il libro analizza i principali preconcetti culturali e sociali che hanno operato in queste vicende inconcepibili, ma assolutamente e tristemente reali. L’evento di Assemini sarà quindi un momento di apprendimento, di comprensione, di dialogo. E sarà anche un’opportunità per la formazione di una cittadinanza consapevole e quindi per la costruzione di una migliore coscienza collettiva, utile ai cittadini asseminesi ma non solo.

    L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Assemini, in collaborazione con la Biblioteca comunale, si avvale del coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo. L’appuntamento è inserito nella rassegna Lunedì Lethèrari, che ha interessato la comunità asseminese già nella stagione autunnale, anche con autori del calibro di Tiziana Ferrario, e rappresenta un virtuale ponte letterario nel percorso di avvicinamento al Festival in fase di organizzazione nel Comune campidanese e programmato per la prossima Primavera.

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