Grande rilevanza all’informatizzazione e digitalizzazione dei servizi al cittadino.
Lei è assessora dal 9 maggio 2022, subentrata all’assessora Rita Dedola. Il sindaco Truzzu le ha affidato numerose e importanti deleghe. La programmazione che ha dovuto affrontare è stata senza dubbio impegnativa e probabilmente ha riscontrato diverse criticità. Il 2023 è giunto ormai al termine. Ci può fare un resoconto delle attività svolte e le maggiori difficoltà incontrate?
Ciò che è emerso principalmente da quando ricopro l’incarico è rilevabile nel fatto che ci fosse la necessità di coordinarsi fra i diversi assessorati in quanto rispetto alle deleghe di mia competenza coesistono delle competenze trasversali. Faccio un esempio: per quanto riguarda le scuole, non è soltanto scuola lato pubblica istruzione, ma è scuola anche lato lavori pubblici, nel senso che chiaramente i lavori pubblici competono alla mia collega Deidda, ma è sempre alla pubblica istruzione che arrivano le varie segnalazioni relative a diverse esigenze dell’utenza .Quindi, sotto quel punto di vista, è costante e necessario il raccordo fra i due assessorati e i due servizi per rispondere a questo tipo di esigenze e questo non sempre è facile e non è necessariamente immediato purtroppo. Un altro aspetto è legato in qualche modo al precedente, ossia rispetto alle linee strategiche lo scenario non è scorrevole perché c’è da considerare sempre la gestione delle emergenze. Questa situazione determina un continuo adattamento dei progetti e degli obiettivi. Quindi rispetto a quelli che possano essere i desiderata dell’assessore spesso ci si deve adeguare con una certa flessibilità alla situazione contingente. Insomma bisogna cercare sempre di mantenere la barra dritta per il raggiungimento degli obiettivi programmati e nel contempo essere capaci di risolvere i problemi che si possono presentare giorno per giorno. Questo vale non solo per la pubblica istruzione, ma per tutte le deleghe di mia competenza. Questi sono elementi che rappresentano delle criticità. Dall’osservazione di queste criticità sono emerse anche le mie linee politiche. Io ho riscontrato tutta una serie di esigenze e di criticità molte delle quali richiedevano un approccio maggiore in un’ottica di informatizzazione digitale proprio per andare ad offrire servizi al passo coi tempi e con le esigenze del cittadino. Da questo punto di vista mi riferisco in particolare agli aspetti relativi agli asili nido o al sistema di iscrizione degli asili nido e anche al sistema di gestione dei cimiteri. Sono due elementi sui quali ho insistito tanto per arrivare ai risultati che fortunatamente ho raggiunto.
Quali programmi sta cercando di portare avanti?
Le principali linee strategiche che sto cercando di portare avanti per quanto riguarda il lato pubblica istruzione sono state diverse. Il settore della pubblica istruzione, guardando alle emergenze continue, è caratterizzato da una dinamicità che assorbe tantissimo il servizio degli uffici preposti, il dirigente e tanto anche l’assessore. Abbiamo lavorato in particolare al contrasto della dispersione scolastica, ma io forse verrò ricordata perché è stata molto apprezzata e ha avuto diversi riscontri, l’istituzione della “premialità per gli studenti meritevoli”…questo in un’ottica di contrasto alla dispersione scolastica, C’è un riconoscimento del merito degli studenti, ma anche un’azione di sostegno alle famiglie che hanno una soglia di reddito al di sotto di un indicatore che è stato definito ma che non è neanche troppo basso perché stiamo parlando di 25.000 euro di ISEE. Voglio specificare che rispetto alla prima edizione (quella relativa al 2021/22), quest’anno ci siamo migliorati e quindi abbiamo esteso la premialità non soltanto agli studenti meritevoli in quanto fuoriusciti dalla secondaria di primo grado con votazione 10 e 10 e lode, ma l’abbiamo voluta estendere anche alla votazione del 9 perché abbiamo voluto dare un segnale agli studenti che l’amministrazione è attenta e riconosce l’impegno e il merito degli studenti migliori. Per il contrasto alla dispersione scolastica è stato fatto molto, come azione di supporto, con l’orientamento in uscita, cioè dalla scuola secondaria di primo grado verso la scuola secondaria di secondo grado. Nella secondaria di primo grado si fa una scelta importante di vita che è quella della scelta degli istituti superiori. M sono resa conto che mancava un’offerta che aiutasse le famiglie. Un’informazione alle famiglie da un lato e ai ragazzi dall’altro. L’offerta era frammentata. Gli studenti per poter fare delle scelte consapevoli devono avere un bagaglio di informazioni approfondito e ben strutturato. Quindi ho chiesto che venisse realizzata prima una guida che rappresentasse una ricognizione di tutta l’offerta del territorio di Cagliari con tutti gli istituti superiori di secondo grado, poi per renderla più agevole è stata fatta una mini guida in modo tale che fosse più easy come consultazione. Le guide sono state inserite nelle pagine del portale web dell’Amministrazione comunale e naturalmente inviate a tutte le scuole e attraverso il registro elettronico sono arrivate direttamente anche alle famiglie. Quest’anno abbiamo fatto qualcosa in più: un calendario degli “open day. Gli istituti superiori in genere aprono le porte alle visite degli studenti e dei genitori, però questo è rimesso alla maggiore o minore disponibilità di tempo/attenzione dei genitori o dei ragazzi nel cercare la scuola di interesse e andare a capire quando ci sarà l’open day in questa scuola piuttosto che nell’altra. Nel quadro del contrasto alla dispersione scolastica l’orientamento è quindi fondamentale perché una scelta sbagliata, una scelta dettata soltanto da un suggerimento familiare, oppure da una tradizione familiare, o magari una semplice consultazione fra compagni, può portare a degli insuccessi e quindi a una frustrazione e all’abbandono scolastico. Sono stati molto forti e grandi la nostra attenzione e il nostro impegno rivolti a questo aspetto che è appunto quello dell’orientamento in uscita dalla scuola secondaria di primo grado verso la sciola secondaria di secondo grado. Il calendario degli open day è stato molto apprezzato perché facilmente consultabile. Giorno per giorno venivano indicate le date e tutti i collegamenti e i riferimenti agli istituti superiori.
In che modo avete seguito il servizio degli asili nido?
Abbiamo cercato di migliorarlo. Il servizio asili nido è stata la prima cosa sulla quale io mi sono imbattuta, perché essendo arrivata a maggio in quel periodo si stavano praticamente chiudendo le iscrizioni agli asili nido di quella annualità e mi sono resa conto della mole di lavoro necessaria da parte degli uffici per andare a gestire questa attività, come ad esempio l’istruttoria e la preparazione degli elenchi degli ammessi. Quindi questo ha portato poi alla necessità di aggiornare il regolamento degli asili nido, che siamo riusciti ad aggiornare, che è stato approvato in consiglio comunale dopo tanti anni in cui era rimasto fondamentalmente uguale. Sono stati cambiati anche i criteri in modo da andare a favorire il contesto sociale rispetto a quanto era stato approvato precedentemente. Sono stati cambiati notevolmente alcuni criteri per andare a favorire per esempio entrambi i genitori che lavorano o genitori che non hanno un lavoro stabile in quanto svolgono lavori precari o comunque lavori che non risultano a tempo pieno e sono magari soltanto lavori part time e quindi con meno risorse economiche in famiglia. Insomma i criteri che abbiamo introdotto sono vari. L’altro aspetto migliorativo è quello dell’informatizzazione. L’attività che veniva svolta all’interno degli uffici era un’attività svolta senza il supporto di un sistema informatico. Quindi sono state individuate le diverse esigenze degli uffici e parallelamente alle esigenze sono state definite le funzionalità che un applicativo software avrebbe potuto avere per dare il supporto richiesto. Agli uffici da un lato, ma anche per facilitare il processo di scrizione da parte delle famiglie e ciò è stato fatto.
Il servizio di mensa scolastica è adeguato alle aspettative dell’utenza?
Il servizio di mensa è stato migliorato. Da subito abbiamo fatto un monitoraggio del servizio di refezione scolastica. il monitoraggio è stato fatto con un questionario d’indagine, con visite a sorpresa in orario di mensa, con incontri con i dirigenti scolastici, in modo che in quelle scuole nelle quali non c’era più o non era mai stata costituita la commissione mensa, è stata costituita o ripristinata . Stiamo parlando di tutte le scuole cittadine per le quali abbiamo l’appalto con il fornitore del servizio, mentre per gli asili nido o le scuole dell’infanzia è direttamente la scuola a erogare i pasti. Per quanto riguarda i nostri istituti comprensivi e le direzioni didattiche abbiamo direttamente il fornitore esterno. In questo caso abbiamo potenziato l’attività di indagine. Abbiamo tra l’altro quest’anno previsto ed inserito un maggiore coinvolgimento da parte del responsabile dell’esecuzione del contratto. Abbiamo realizzato anche un report delle indagini che erano state fatte. Un altro asset per me estremamente importante. Dal report è venuto fuori che i bambini mangiano meglio quando la mensa è in loco piuttosto che con il pasto veicolato. L’impegno da parte mia c’è stato ed è ancora in essere. Siamo riusciti ad aprire in loco una nuova mensa nella scuola dell’infanzia nell’istituto comprensivo Pirri 1-2 e conto a breve di poterne aprire un’altra e in totale altre due entro la fine del mandato.
Il Comune di Cagliari propone e realizza ogni anno i centri estivi. Com’è attualmente la situazione?
Altra linea strategica è il miglioramento dei centri estivi.
E’ stata fatta una ricognizione sull’offerta di tutti quanti i centri estivi presenti in città. Fare questa ricognizione non è stato facile perché l’offerta è molto variegata. A fronte della ricognizione abbiamo fatto quest’estate l’istituzione dell’albo dei centri estivi, perché ci siamo resi conto che era necessario omogenizzare l’offerta dal punto di vista degli standard e dei requisiti che devono essere garantiti ai bambini che frequentano e alle loro famiglie. Questo si abbinerà per il prossimo anno alla possibilità di ottenere i contributi per la frequenza ai centri estivi inseriti soltanto nell’albo, di quelli iscritti e certificati dal comune di Cagliari. Questa non vuole essere una penalizzazione per le famiglie che magari iscrivono i figli in un altro centro estivo che non risulta essere iscritto all’albo, vuole essere uno stimolo per tutti. Vuole essere un incentivo a tutti i centri estivi a migliorarsi con un’ offerta standard in modo da avere l’accreditamento del comune. Noi vorremmo che tutti i centri estivi della città di Cagliari in prospettiva siano iscritti all’albo. Basta con le improvvisazioni o con gestori che non hanno le risorse umane e le competenze per gestire un centro estivo.
Altre iniziative?
Abbiamo cercato di migliorare il benessere della popolazione scolastica cittadina conun’iniziativa che si è concretizzata con la firma del manifesto “Cagliari città Gentile”, che ha avuto una vasta eco anche sulla stampa. In un’ottica di un messaggio che deve essere veicolato a partire dalla scuola. Gentilezza significa rispetto, come rispetto delle regole, rispetto del prossimo, degli altri. Vedo strettamente connesse e interdipendenti l’attività che svolgo come pubblica istruzione e le iniziative per le pari opportunità perché apparentemente sembrano due ambiti distinti in realtà dal mio punto di vista personale sono strettamente interrelati, perché i valori che noi oggi trasmettiamo ai nostri studenti saranno i loro valori come cittadini di domani. Il loro modo di porsi sarà sicuramente influenzato da ciò che noi avremmo insegnato loro. Io ho voluto stringere molto il collegamento tra le due deleghe rafforzandole entrambe proponendo e realizzando alcune iniziative. In quest’ottica sono state anche le attività di sostenibilità ambientale con varie iniziative di sensibilizzazione e questo in collaborazione anche con l’assessorato al verde. Abbiamo celebrato sia per l’annualità del 2022 che per il 2023 “La giornata Nazionale degli Alberi” chiaramente in maniera diversa coinvolgendo diverse scuole. Abbiamo inventato un progetto ad hoc che è stato battezzato “Adottiamo le radici della nostra città” che ha visto come scuola pilota la Direzione Didattica Giovanni Lilliu perché è quella più vicina a Monte Urpinu, dove i bambini hanno adottato gli alberi della propria città e più vicini a loro. Adottarli significherà anche riconoscerli attraverso una targhetta Qr Code dove si potranno scansionare le caratteristiche dell’albero e la classe che lo ha adottato. Un qualcosa che si potrà tramandare alle successive generazioni.
Lei nell’introduzione ha parlato del fatto che certe sue deleghe vanno gestite assieme ad altri assessorati. Secondo Lei è mancata una programmazione che raccordasse meglio le competenze fra assessorati diversi? Per citare un esempio, lo stato di salute e l’organizzazione degli edifici scolastici compete alla Pubblica Istruzione ma anche ai Lavori Pubblici. Tanta polemica ad esempio ha suscitato il trasferimento della scuola primaria statale dell’Istituto Comprensivo di via Stoccolma alla Italo Stagno, ma ci sono anche altri esempi. Non era possibile programmare per tempo i lavori senza creare eccessivi disagi?
Sicuramente tutto può essere migliorabile sempre. Probabilmente è una cosa ovvia ma ci tengo a sottolinearlo. Quando ci si trova in mezzo ci si rende conta che ciò che si vede da fuori ha dei punti di vista sicuramente parziali. Chi vede le cose dall’esterno pensa che si sarebbe potuto fare in un modo anziché in un altro. Sotto certi punti di vista la pubblica istruzione ha dovuto gestire delle criticità determinate da un malcontento che in alcuni casi è stato evidenziato, in altri meno. Le famiglie pensano alla loro quotidianità a pretendono ciò che hanno scelto. Si sente dire spesso: ho scelto quella scuola perché è più vicina alla mia residenza, al mio ufficio…e in quella scuola voglio continuare a portare mio figlio. Sono arrivate le risorse del PNRR che sono un’opportunità straordinaria per gli edifici scolastici della nostra città, ma non solo della nostra città. Queste risorse devono essere spese in tempi prestabiliti altrimenti vengono perse. Ci sono delle tempistiche improrogabili che vanno rispettate, pertanto in certi casi non si poteva assolutamente rimandare l’inizio dei lavori e quindi per farlo abbiamo cercato di supportare poi le famiglie nel modo migliore. In certi casi è ovvio che ci sia stato il malcontento, ma da un lato devo anche riconoscere che alcune volte ci vengono chieste anche delle cose che sono un po’ particolari. Non si può rimandare una cosa, va fatta ed è una grandissima opportunità. E’ vero che i bambini di quella scuola quest’anno possano aver avuto delle difficoltà con una soluzione che non è sicuramente ottimale perché non era quella che avevano scelto, però poi i bambini di domani avranno le scuole completamente rimesse a nuovo. Quindi è un sacrificio richiesto a questi bambini che in questi anni frequentano le scuole che sono oggetto di interventi, ma molti interventi erano improrogabili. Il caso specifico di Via Stoccolma non è stata una scelta, era un intervento improrogabile, poi il fatto che ci fossero tutti gli interventi del PNRR in contemporanea chiaramente è stato un grande impegno e un grande sforzo da parte di tutta l’Amministrazione per poter portare avanti tutti i lavori insieme. Quindi qualche sacrificio era da mettere in conto ed anche qualche malcontento.
Una lamentela che parte soprattutto dai genitori degli alunni dele scuole dell’infanzia comunali paritarie riguarda la mancanza di una continuità nella gestione e nell’organizzazione della scuola affidata, nel senso che voi fatte le gare d’appalto e magari assegnate per un anno l’affidamento della scuola ad una determinata società, poi l’anno successivo ad un’altra società e cosi spesso di anno in anno. Gli affidatari spesso hanno linee guida e organizzazioni diverse. Non crede sia uno svantaggio per l’utenza?
In realtà generalmente c’è la continuità dei docenti ai quali fanno riferimento sia gli alunni che le famiglie degli stessi. Per quanto riguarda gli affidatari c’è da dire che trattandosi di soggetti convenzionati è normale che un’azienda decida di partecipare al bando se c’è una convenienza economica e se dopo un anno vede che le aspettative non si sono realizzate potrebbe anche non partecipare al bando successivo. Noi non possiamo blindare i soggetti a mantenere un impegno che va oltre ciò che la gara prevede.
Altri progetti che ritiene importanti?
Abbiamo fatto diversi progetti per l’ampliamento e il miglioramento dell’offerta formativa con la realizzazione di progetti innovativi e mi riferisco in particolare ai progetti PON Metro React Eu dove sono stati realizzati 18 progetti educativi totalmente gratuiti per bambini, ragazzi e giovani adulti che si sono svolti nell’estate 2023 da giugno e fino a settembre e che sono stati qualcosa di unico che non era mai successo all’interno dell’Amministrazione. A queste si sono aggiunte anche altre iniziative come un progetto di robotica educativa. Un altro progetto che è piaciuto molto è quello denominato “Acqua Amica” che mi ha visto in collaborazione con l’assessore allo sport. Abbiamo portato i bambini dell’istituto comprensivo Giusy Devinu nel periodo estivo a fare corsi di nuoto gratuiti in piscina. Ci sono stati poi altri progetti fra i quali uno in collaborazione col Dipartimento di malattie mentali per la sensibilizzazione e prevenzione del gioco d’azzardo. Progetto portato avanti sia nello scorso anno scolastico che quest’anno. Poi estremamente importante nell’ambito del miglioramento e funzionamento del sistema integrato di educazione, dalla nascita e fino ai sei anni è la costituzione del coordinamento pedagogico territoriale. Questo è stato un risultato molto importante per l’Amministrazione. Stiamo dando gambe a questo coordinamento pedagogico territoriale con delle collaborazioni ulteriori che ci permetteranno di realizzare delle attività calendarizzate con tutte le scuole dell’infanzia e gli asili nido coinvolti sia da un punto di vista di formazione del personale sia da un punto di vista di coinvolgimento di famiglie e genitori. Un’iniziativa a cui tengo molto. Da questo punto di vista abbiamo fatto dei protocolli di intesa tra il servizio della pubblica istruzione e il dipartimento di pedagogia, di filosofia e di psicologia dell’università degli studi di Cagliari, estremamente importante. L’ambito affari generali funziona in modo adeguato?
Dentro l’ambito abbiamo lo stato civile e i servizi cimiteriali. L’obiettivo è stato quello sempre del miglioramento dei servizi al cittadino. In particolare per quanto riguarda i servizi demografici abbiamo istituito un servizio di call center con operatore e con servizio anche di richiamata nel momento in cui non si riesce ad ottenere una risposta per fornire informazioni riguardanti sia il rilascio della carta di identità elettronica, tutte le procedure per i cambi di residenza, ecc. Un’altra iniziativa in occasione della triplice tornata elettorale che ci sarà nel 2024: abbiamo aperto uno sportello dedicato in piazza De Gasperi per il ritiro delle tessere elettorali e questo per agevolare il diritto di voto evitando problemi che potrebbero nascere all’ultimo minuto, con un servizio di richiesta anche a domicilio della tessera elettorale. Poi è stata molto bella la campagna di comunicazione nei luoghi più suggestivi della nostra città, sono stati aperti ai matrimoni e alle unioni civili in location uniche e rappresentative per la nostra città che generano anche un indotto in chiave turistica. La campagna si chiama “I posti del cuore”.
Anche le aree cimiteriali immagino siano molto impegnative da gestire…
Ho dedicato particolare attenzione all’informatizzazione e digitalizzazione dei servizi al cittadino. Anche in questo caso mi sono resa conto che un sistema informativo innovativo poteva e doveva essere introdotto. Pertanto abbiamo lavorato in questo senso. A breve verrà proposta una sorta di vetrina on line che permetterà alle agenzie funebri di evidenziare quelli che sono i loculi disponibili e far visualizzare in tempo reale anche quello che è il costo. Questo è stato necessario anche a seguito di diverse estumulazioni che sono state portate avanti quest’anno e che quindi rendono disponibili dei loculi un po’ sparsi a livello di cimitero. Quindi attraverso questo sistema sicuramente miglioreremo il lavoro delle agenzie funebri e daremo delle risposte più vicine alle esigenze del cittadino e tutto potrà essere fatto presso l’agenzia funebre, senza che in un momento di dolore si debba andare a cercare in cimitero il loculo che più si addice alle esigenze. Questa è la prima parte del software che poi verrà implementato con altre funzionalità utili per gli uffici per ottimizzare il lavoro. In un’ottica di comunicazione a brevissimo verranno acquistati tre nuovi totem presso il cimitero per avere informazioni utili. Nel cimitero monumentale di Bonaria le informazioni riguarderanno anche gli aspetti storici.
Ci parli della delega alle politiche giovanili. Cosa ha realizzato in questo settore?
Per quanto riguarda le politiche giovanili la linea strategica è stata per me quella di migliorare la partecipazione attiva dei giovani alla vita amministrativa. Questa si è tradotta con l’istituzione della “consulta dei giovani”. Abbiamo già approvato il regolamento in consiglio comunale e a breve faremo partire l’avviso proprio per richiedere a tutti i giovani di presentare la propria scheda di adesione e per dar vita alla consulta giovanile del comune di Cagliari. Altre attività sono state legate allo sviluppo di politiche di programmi mirati come per esempio una maggiore diffusione della cultura economica e finanziaria e quindi nell’ambito del metodo della comunicazione finanziaria in collaborazione con l’università di Cagliari abbiamo realizzato delle giornate di botta e risposta con gli esperti dell’università in modo tale da dare ai giovani gli strumenti in ambito economico e finanziario. In un’ epoca in cui anche il denaro è digitale mi sembrava giusta fornire un’occasione ai giovani per un approccio all’educazione economico-finanziaria.
Lei ha speso molto impegno per le “Pari opportunità”. Cosa ha fatto in sintesi?
La linea è quella di contrastare la violenza nei confronti delle donne e la violenza in genere. Questo significa per me tanto. Si è continuato a portare avanti l’appuntamento con “Feminas” che era già stato istituzionalizzato e che io ho cercato di potenziare, di ampliare, perché si parte sempre dal presupposto che le cose siano in divenire. Si deve sempre aggiungere un pezzettino in più per dare maggiore risalto e dare maggiore riscontro. In queste edizioni è aumentato il numero dei soggetti che prendevano parte al calendario “Feminas” con un’attività di comunicazione che abbiamo portato avanti. Come assessore ho proposto degli eventi specifici, delle tavole rotonde o dei seminari. Mentre prima il calendario “Feminas” interessava solo il mese di novembre ora ci sono manifestazioni nell’arco di tutto l’anno considerato che la violenza di genere è un’emergenza che riguarda l’intero anno. Ho voluto che venissero aperte più finestre. Quindi c’è una finestra che si sviluppa tra novembre e dicembre, una successiva finestra viene aperta a gennaio o in modo tale da abbracciare temporalmente fino all’8 marzo festa internazionale della donna. Quindi con un nuovo calendario di iniziative con un coinvolgimento molto ampio di quelle che sono le realtà del territorio, sia soggetti pubblici che del terzo settore. Quest’anno abbiamo realizzato un “concorso di vetrine in rosso” sempre contro la violenza sulle donne coinvolgendo le attività commerciali. Sta per partire la campagna di comunicazione intitolata “Fischietto Rosso”. Con presentazione del video-spot che è stato realizzato (non era mai stato fatto prima dal comune di Cagliari) contro la violenza di genere. Sono molto fiera di essere arrivata a questo risultato con la collaborazione della commissione delle pari opportunità. Pari opportunità non significa solo comunicazione verso l’esterno significa anche la promozione all’interno dell’amministrazione della cultura di genere. A questo proposito stiamo preparando il “piano di genere”. Naturalmente continueranno le iniziative come il supporto e il patrocinio all’associazione “Donne di scienze – giovani” (si svolge nel mese di ottobre di ogni anno) dove l’Università seleziona le donne di scienze che si sono particolarmente distinte per la loro attività e noi come comune di Cagliari premiamo la più giovane. Per migliorare la comunicazione nell’ottica dei servizi informativi e della digitalizzazione, per le pari opportunità e la pubblica istruzione abbiamo puntato sui canali social e quindi è stata aperta la pagina facebook, il profilo istagram. Questo ci permette di raggiungere e informare un maggior numero di persone.
Per il futuro prossimo quali progetti avete in cantiere?
Per il futuro intendiamo continuare a lavorare per il miglioramento del servizio mensa con un maggiore monitoraggio della stessa e con l’apertura di ulteriori mense in loco; faremo anche dei corsi di primo soccorso nelle scuole con un protocollo di intesa con associazioni di volontariato e daremo appunto gambe al coordinamento pedagogico territoriale con una serie di collaborazioni che ci permetteranno di fare qualcosa di veramente innovativo. Queste sono le cose principali, poi molte delle iniziative sono strutturate per un rilascio in più fasi e quindi già cominciate ma ancora da completare.