Dopo quasi una settimana di eventi, incontri letterari e musicali in onore della
scrittrice Premio Nobel che a Galtellì ha ambientato il suo romanzo più famoso,
“Canne al vento”, la giuria composta dalla presidente Neria De Giovanni, dal
giornalista Anthony Muroni e dalla scrittrice Vanessa Roggeri ieri, 19 novembre, ha
proclamato i due vincitori della quinta edizione del Premio Letterario Internazionale
“Canne al vento”: sono Ilenia Perra con “Io sono Efix” per la sezione dedicata
alle lingue italiana e inglese
e Vincenzo Pisanu con “Giovanna de sa
cantonera” per la lingua sarda a ricevere il prestigioso riconoscimento.
Il racconto di Ilenia Perra si è distinto per aver saputo creare un ponte tra
l’universo letterario deleddiano e l’oggi: “Attraverso la figura del servo pastore che
rinnega se stesso e in un tentativo disperato di espiazione del proprio peccato
mortale si rifugia nella figura immaginaria del servo Efix, si attualizzano le atmosfere
deleddiane, ancorandole a moderne tematiche ambientaliste; passato e presente,
così come realtà e capacità immaginifiche, si mischiano lasciando inalterate le ombre
originarie che connotano i tumulti interiori di Efix”, si legge nella motivazione di
assegnazione del premio.
«Questo racconto è uno spaccato di Galte proiettato nell’angoscia e nel presente del
protagonista. È una storia quasi surreale, ma con solidissime basi sia nel paesaggio
del racconto sia nell’intimo del travaglio, che poi è il travaglio di Efix, la figura
deleddiana che il protagonista accoglie in sé, che introietta, come rivela il titolo
stesso», spiega Neria De Giovanni.
Altrettanto suggestivo il racconto di Vincenzo Pisanu, come ricordato nella
motivazione: “Con ‘Giovanna de sa cantonera’ troviamo immagini, dinamiche e
tradizioni scolpite nella memoria di molti paesi sardi. Una storia d’amore nata e
conclusa bruscamente per l’allontanamento dell’uomo ci fornisce un’altra tematica
cara alla Deledda, quella del viaggio e della partenza in Continente”, ma anche “il
tipico dualismo deleddiano di amore e morte” e “descrizioni della natura molto
poetiche”.
Così commenta la presidente Neria De Giovanni: «Anche nel racconto di Pisanu il
tema è pienamente deleddiano, con i riferimenti all’amore, alla passione e anche
all’ingenuità che coglie le donne di Grazia, spesso schiacciate da questo eros
preponderante che le costringe ad attendere tutta la vita o a fare scelte più
drammatiche. Rilevanti sono anche il discorso dell’allontanamento e la descrizione
della natura, che è molto bella e che accompagna simbolicamente i sentimenti dei
personaggi», conclude.
Queste le parole del sindaco di Galtellì Franco Solinas, che ha sottolineato il
successo e il valore delle giornate appena trascorse: «Sono state
straordinariamente belle e soprattutto partecipate. Sul livello culturale non avevamo
dubbi ma i risultati, sotto ogni punto di vista, hanno superato le nostre più rosee
aspettative. Ho percepito grande entusiasmo e partecipazione e il coinvolgimento
delle associazioni locali ha dato ottimi frutti. Per quanto riguarda il Premio in sé –
prosegue – il nostro obiettivo era di far conoscere la Galtellì di ieri raccontata da
Grazia Deledda ma soprattutto quella attuale, e così è stato. La premiazione è stata
la conclusione di un percorso ricchissimo, cinque giornate in cui abbiamo saputo
coinvolgere sia le persone del posto sia le tante che sono arrivate da fuori»,
conclude.