Il lavoro in carcere come opportunità per una vera inclusione sociale al termine della detenzione è il principale obiettivo del progetto Milia realizzato nelle tre Case di reclusione presenti in Sardegna: Isili, Mamone e Is Arenas.
I risultati delle attività verranno presentati durante un convegno che si terrà domani venerdì 10 novembre a Cagliari negli spazi de Sa Manifattura a partire dalle 9.30.
Il progetto, finanziato con fondi PON Inclusione 2014-2020 e portato avanti dalla Regione Sardegna attraverso il Centro Regionale di Programmazione, ha coinvolto numerosi partner istituzionali e diverse aziende del territorio sardo grazie alle quali i detenuti hanno potuto svolgere percorsi formativi professionalizzanti e tirocini sia nelle case di reclusione sia nelle aziende.
I dati disponibili al 31 dicembre 2017 evidenziavano che poco meno del 30% della popolazione detenuta svolgeva un’attività lavorativa, per lo più di tipo domestico e quindi difficilmente spendibile nel mondo del lavoro al termine del periodo di detenzione. Il progetto, alla luce di questi dati, mira a rivedere l’attuale modello del lavoro penitenziario per migliorare le attività lavorative che i detenuti svolgono nelle Case di reclusione con competenze e professionalità spendibili una volta tornati in libertà e, parallelamente, a trasformare le aziende agricole delle Case di reclusione in realtà produttive di tipo manageriale.