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Guspini, l’XI edizione del BaB sarà nei cantieri minerari di Montevecchio

La festa della Letteratura Bimbi a Bordo, BaB 2023, quest’anno alla sua XI edizione, promette grandi novità. Dopo i festeggiamenti del decennale della manifestazione lo scorso anno a Guspini, si cambia casa: a ospitare la festa BaB, e a fare da sfondo alle attività dedicate a grandi e piccini, non saranno le Case a Corte e gli spazi verdi all’interno del paese di Guspini, ma i locali del cantiere minerario di Montevecchio, dove si coniugano archeologia industriale e ambiente incontaminato.

Dal 31 agosto al 3 settembre le presentazioni di libri, i laboratori e tutti gli spettacoli, saranno organizzati dunque a Montevecchio. Il “trasloco” del Festival, che si auspica possa ritornare già dall’anno prossimo nella sua sede originaria, è dovuto ai necessari lavori di ristrutturazione delle Case a Corte.

Il tema BAB 2023Dalla scelta dei luoghi nasce anche l’ispirazione per il tema di quest’anno che sarà: OMBRA – LUCE. In questa edizione si è deciso di esplorare un territorio denso di storia e storie, ricco di bellezze naturali e di archeologia industriale, dove nuovi spazi consentiranno agli
autori-ospiti di parlare di tanti argomenti legati alla luce e al buio, al bene e al male, alla terra, al cielo e alle stelle, alla notte e al giorno, esplorando ciò che siamo, percorrendo la nostra parte oscura e quella più luminosa. L’ombra sembra addirittura indicare il luogo proprio dell’esistenza possibile, il luogo in cui la luce e il buio lottano e dove nessuna delle due condizioni prevale.
Il mito della caverna di Platone è tutto un muoversi d’ombre. La conoscenza e la vita sembrano irrimediabilmente e dialetticamente legate a un nodo fatto di ombra e luce. La Storia e le storie sono letteralmente fatte delle cose che vengono messe in luce e di quelle che rimangono in ombra, fino a perdersi nell’oblio o a rifulgere per mano di chi scrive, per voce di chi narra.
La letteratura per l’infanzia ha esplorato fin dai suoi inizi le infinite possibilità simboliche dischiuse dall’ombra, spesso proprio nel contrasto con la dimensione ben più rassicurante della luce: Alice si tuffa nel buco, la tana del Bianconiglio, senza pensare alle conseguenze del suo gesto; Tom Sawyer si smarrisce nei meandri oscuri di una grotta a due passi dal Mississippi, rischiando la morte; lo stesso Pinocchio fugge in una notte di tempesta inseguito dagli assassini che lo impiccheranno alla quercia grande e poi finisce per precipitare nelle tenebre del ventre del pescecane, inghiottimento simbolico di derivazione fiabesca.

La direzione scientifica del Festival è stata affidata anche per questa edizione al professor Martino Negri, illustre docente dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Le sue ricerche si sviluppano specialmente nell’ambito della letteratura per l’infanzia e della didattica della letteratura, focalizzandosi sulla forma narrativa del picture book.

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