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Arbus, il 13 e il 14 maggio torna monumenti aperti

Uno stralcio della locandina

Da alcuni giorni si stanno svolgendo in tanti comuni della Sardegna interessanti iniziative legate al tradizionale appuntamento con “Monumenti Aperti”, manifestazione nata a Cagliari nel 1997 ad opera dell’Associazione “Imago Mundi”, Organizzazione di Volontariato oggi presieduta da Massimiliano Messina. Dal 6 maggio al 4 giugno – si legge nel comunicato di presentazione della manifestazione – sessanta comuni della Sardegna apriranno le porte dei loro beni culturali più preziosi per offrirli al racconto di migliaia di giovani studenti in occasione dell’edizione 2023 di Monumenti Aperti. Accanto alle tante amministrazioni che ormai rappresentano vere e proprie “colonne portanti” della manifestazione anche numerosi enti locali che entrano per la prima volta nella rete, a testimonianza della vivacità dell’iniziativa. Dopo i cinque fine settimana in Sardegna e dopo la pausa estiva, Monumenti Aperti oltrepasserà il mare per approdare nella Penisola, dove ancora una volta sarà presente in Emilia Romagna e in Puglia. Un’edizione 2023 che, fin dal titolo “Pratiche di meraviglia”, vuole essere uno stimolo per giovani e adulti a riscoprire il piacere di meravigliarsi davanti alle bellezze del nostro straordinario patrimonio culturale.

 “Si riparte, puntuali – afferma nel comunicato il presidente di Imago Mundi, Messina – La XXVII edizione di Monumenti Aperti segna una nuova primavera per il nostro progetto, e non solo perché, come peraltro già lo scorso anno, la manifestazione torna a svolgersi, per la maggior parte, nella sua stagione ‘deputata’, ma anche e soprattutto perché vogliamo marcare il ritorno di vicinanza alla normalità, dopo i difficili ultimi anni, e un rilancio delle prospettive, nel breve e medio-lungo periodo, di MA. Una sorta di ‘ri-rinascita’. L’interesse degli attori coinvolti nella manifestazione – scuole, associazioni, enti locali – è immutato, anche nel 2023 si registrano new entry fra i Comuni, come, per esempio, Aritzo e Stintino, centri importanti di attrazione anche turistica, si conferma la dimensione nazionale, accompagnata da un lavorio continuo per consolidarla e rafforzarla. E continua il percorso che – è il nostro auspicio più grande – porterà, attraverso il Comitato che la sostiene, alla nascita della Fondazione di Comunità di Patrimonio Monumenti Aperti: la risultante naturale di ciò che è stato fatto e messo in campo, anche in termini di governance, in tutti questi anni, lo strumento, ormai di fondamentale importanza, per radicare sempre di più il progetto con il coinvolgimento dei territori, delle comunità e delle istituzioni e garantirgli vita, risorse e sviluppo“.

IL PROGRAMMA REGIONALE E NAZIONALE

Sono 60 i comuni che aderiscono quest’anno alla manifestazione, lungo cinque fine settimana dal 6 maggio al 4 giugno. Le amministrazioni locali renderanno disponibili circa 750 monumenti, affidati alla gestione e racconto di oltre 16.000 tra studenti, in netta prevalenza, e volontari.

LE ISTITUZIONI ADERENTI

Anche quest’anno è stata assegnata alla manifestazione la Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana, come ormai accade continuativamente dal 2008. Monumenti Aperti 2023 è realizzata: con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati; con il patrocinio del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna; con il contributo di Ministero della Cultura e Ministero del Turismo, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato dei Beni Culturali e Assessorato del Turismo, dei 60 Comuni aderenti e con il contributo di Fondazione di Sardegna ed altri sponsor. Monumenti Aperti è coordinatasu base nazionale dall’associazione Imago Mundi OdV.  Anche quest’anno, per la seconda volta, la manifestazione si terrà sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo. La Presidente Roberta Metsola ha accordato il patrocinio del Parlamento europeo all’iniziativa “Monumenti Aperti” come partner istituzionale che fornisce un sostegno morale fino al 30 settembre 2024.

“È un’importante occasione per promuovere e valorizzare l’immenso patrimonio materiale e immateriale di cui il comune di Arbus è orgoglioso proprietario – sostiene l’Assessore alla Cultura Alessandra Peddis. “Un’occasione per l’Amministrazione Comunale di mostrare la bellezza del proprio territorio grazie al supporto e all’entusiasmo dei giovani volontari che si caleranno nelle vesti di guide turistiche negli 11 monumenti arburesi visitabili gratuitamente”. La nuova edizione di Monumenti Aperti 2023 – si legge nel comunicato – riparte dopo lo stop obbligato dalla crisi pandemica con delle novità assolute e delle riaperture tanto attese. Fra i monumenti storici spicca la visita guidata alla Chiesa di San Sebastiano, accompagnati dai volontari dell’Associazione Angeli nel Cuore, con i festeggiamenti in onore della Madonna di Fatima e la fiaccolata notturna di chiusura in programma sabato 13 maggio alle ore 21.00 dalla Chiesa di Belvedere verso quella di San Sebastiano. Il centro urbano si animerà con la visita al monte granatico, accompagnati dai volontari dell’Associazione Turistica Proloco Arbus, il Gruppo Archeologico Cugui e l’Università della Terza Età, con l’esposizione delle mostre “Dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia: una lunga storia” e “Dalla terra… al mare”, per concludere con la mostra fotografica dei siti archeologici del territorio arburese all’Infopoint del Comune di Arbus. Di particolare interesse sarà la visita nel centro storico al Museo del coltello sardo che nasce nel 1996 da un’idea del maestro coltellinaio Paolo Pusceddu. Realizzato in un antico fabbricato del 1700, ospita antichi coltelli della tradizione e moderni pezzi unici dei più importanti coltellinai sardi. Sarà proprio Paolo Pusceddu che mostrerà, sotto la guida dei bambini e ragazzi della Ludoteca di Arbus, l’arte di forgiare i metalli e di realizzare i coltelli. Dopo la riapertura avvenuta ad aprile, con un rinnovato spazio espositivo curato nei minimi dettagli, entra a far parte a pieno titolo della manifestazione il Museo Antonio Corda – Arti e Mestieri Antichi della Sardegna, del Ragionier Antonio Corda. Grande partecipazione da parte dell’Istituto Comprensivo Pietro Leo di Arbus con i suoi alunni e docenti che saranno le guide turistiche presso il Nuraghe di Cugui e la Chiesa della Madonna d’Itria. Novità assoluta sarà la visita al Mulino Puddu, recuperato grazie al contributo del Gruppo Archeologico Cugui in collaborazione con il Liceo Classico Piga di Villacidro. Fiore all’occhiello del territorio è Pozzo Gal, in cui saranno presenti i volontari del CEAS  – Centro di Educazione Ambientale e l’Associazione culturale Folkloristica Sant’Antonio, e il Palazzo della Direzione in cui la Guida Ambientale escursionistica, Francesca Manola Cimino e i piccoli volontari racconteranno e accompagneranno i turisti in un percorso nel borgo fantasma di Ingurtosu. In occasione del 75° anniversario della rapina di Ingurtosu, il maresciallo dell’Arma dei Carabinieri Gianluca Passalacqua, autore del libro “L’aggressione al palazzo della direzione della miniera di Ingurtosu – Le indagini dell’arma dei carabinieri”, racconterà la famosissima vicenda che colpì il borgo minerario. Oltre il Centro urbano, si animeranno i borghi e le località turistiche. La Chiesa di Sant’Antonio di Santadi ospiterà l’anteprima del percorso fotografico “Sulla Strada del Santo” nella Chiesa di Sant’Antonio di Santadi curato dal Comitato Sant’Antonio di Padova. L’Associazione Torre dei Corsari racconterà la storia dell’imponente Torre di Flumentorgiu costruita nel XVI secolo mentre l’Associazione Porto Palma accompagnerà i visitatori nell’antico borgo di pescatori in un percorso storico-emozionale di un luogo abitato fin dal neolitico.

Il 12 maggio alle 10:30 presso i locali dell’EX Refettorio di vico I Mentana, si svolgerà la Cerimonia di inaugurazione della Mostra Storica Itinerante della Brigata Sassari alla presenza delle Autorità Civili, Militari e Religiose. La Mostra sarà visitabile fino al 18 maggio all’ex alla Scuola Elementare San Lussorio. La Brigata Sassari sarà accolta dai bambini e dai ragazzi arburesi che un concerto di benvenuto organizzato dall’Associazione Musicale Culturale Sul Rigo.

“Siamo lieti di poter mettere a disposizione della collettività e dei turisti le bellezze del nostro immenso patrimonio culturale a cui spesso non prestiamo le giuste attenzioni perché abituati a vivere in un territorio in cui tutto è una meraviglia – afferma l’assessore alla cultura Alessandra Peddis. “Il nostro desiderio è che in questo lungo weekend si possano riscoprire e ammirare i luoghi cardine della nostra storia, quelli che hanno definito la nostra identità di arburesi”. “Siamo proprietari di un territorio straordinariamente ricco e di un patrimonio culturale che è testimonianza e memoria del nostro passato – continua l’assessore Peddis; la nostra attenzione deve essere rivolta a preservare ciò che di più caro abbiamo per coloro che verranno”.

“In questa rinnovata edizione, – conclude Peddis – l’Assessorato alla Cultura ha collaborato negli ultimi tre mesi con tutte le Associazioni Culturali arburesi e l’Istituto Comprensivo Pietro Leo, coordinando i 150 volontari che sabato e domenica saranno impegnati come guide turistiche a raccontare il presente, il passato ma soprattutto il futuro del nostro territorio. Oltre alle visite ai monumenti, ci sarà un ricco calendario di eventi culturali collaterali che animeranno la nostra comunità. Grande attenzione è rivolta alla Mostra Storica Itinerante della Brigata Sassari dopo un lungo percorso iniziato nel 2021 che ha visto l’Amministrazione Comunale impegnata a rafforzare quel sentimento di consapevolezza dell’identità nazionale; vogliamo raccontare ai più giovani quelle che sono state le tappe importanti della nostra storia e del cammino che ci ha condotto ad una Unità che non è soltanto di territorio, ma anche di memoria e consapevolezza. Vogliamo insegnare loro l’importanza dei principi di pace, di libertà e rispettosa convivenza con il prossimo.”

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