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    Quartu Sant’Elena, progetto pilota per le politiche abitative

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    Il Comune di Quartu Sant’Elena in campo contro l’emergenza abitativa in città. L’Assessorato ai Servizi Sociali, in collaborazione con Consorzio Solidarietà, ha lanciato il progetto ‘A Domu – Agenzia Sociale per la Casa’, iniziativa, finanziata con risorse comunali, pensata proprio per il contrasto del disagio abitativo correlato al disagio economico.

    ‘A Domu’ è un progetto pilota del Comune di Quartu Sant’Elena, che con la collaborazione di Consorzio Solidarietà intende supportare le politiche abitative dei Servizi Sociali. L’obiettivo dell’Amministrazione è garantire innanzitutto orientamento e informazione, predisponendo piani personalizzati a favore delle persone prese in carico, con azioni di supporto sociale, educativo e psicologico. L’attività progettuale prosegue poi nel sostenere i destinatari del servizio nel reperimento dell’alloggio, in accordo alla rete dei titolari di immobili coinvolti.

    Si tratta di un progetto a carattere sperimentale che è stato finanziato per un anno e che proseguirà quindi nel 2024. Si rivolge alla comunità quartese, ma è un’opportunità anche per chi non abita a Quartu, perché si intende anche esaminare il grado di futura fattibilità di un’azione di servizio sociale di questo tipo su più vasta scala. Per questo motivo l’intervento riguarderà la presa in carico di un numero limitato di nuclei e/o di soggetti in condizione di disagio abitativo, con limite massimo fissato a 10.

    ‘A Domu’ opererà anche con i proprietari di immobili, al fine del proficuo incontro tra questi e la cosiddetta fascia media o grigia, la quale comprende i cittadini che attualmente sono alla ricerca di un affitto a canone concordato, i nuclei familiari di nuova formazione, i giovani in cerca di autonomia abitativa, i nuovi residenti: saranno loro quindi i protagonisti di un percorso di innovazione sociale del concetto di abitare.

    E a supporto del progetto è prevista la realizzazione della Guida all’abitare insieme, uno strumento di condivisione e cooperazione rivolto a tutti gli stakeholder ma pensato in particolar modo per gli inquilini beneficiari del progetto. ‘Saper abitare’ sarà una sorta di ‘libretto delle istruzioni’ per la gestione della casa, completo di glossario, che permetterà di ‘studiare’ i comportamenti virtuosi nella gestione dell’abitazione e dei rapporti tra inquilini e proprietari.

    È un programma in cui crediamo molto – spiega l’Assessore ai Servizi Sociali Marco Camboni – e lo dimostra il fatto che abbiamo voluto investire risorse comunali pari a circa 50mila euro. E se ci sarà una risposta positiva dal punto di vista dell’effettiva fattibilità progettuale potremo anche prevedere un incremento di risorse, magari ricorrendo a fondi ministeriali, anche perché avremo creato un precedente importante”.

    È un discorso che abbiamo preso in carico dai primi giorni dell’insediamento – prosegue l’esponente della Giunta Milia -. Il numero di famiglie in difficoltà in città è oggi circa 150/200: sono nuclei che hanno una situazione abitativa, ma che vorrebbero avere qualche certezza in più per poter progettare adeguatamente il proprio futuro. Con ‘A Domu’ partiamo dai primi 10 nuclei; vogliamo attivare un percorso di fiducia e intendiamo fare da garanti per riaprire quelle porte che si sono chiuse tra richiedenti e proprietari di case, collaborando con le varie associazioni che si occupano di abitazioni, molte delle quali in merito al progetto si sono già espresse favorevolmente, e facilitando quindi accordi che oggi difficilmente si concludono”.

    “‘A Domu’ è un progetto pilota che vuole mettere insieme le esigenze della fascia grigia, cioè quelle persone che non riescono a trovare casa – aggiunge la Direttrice del Consorzio Solidarietà Lucia Rombi -. Partiamo con 10 nuclei: vogliamo facilitare l’iter di ricerca della casa, ma anche assisterli perché possano mantenerla, rendendoli consapevoli di come si gestisce un contratto di locazione, quali sono i loro obblighi e doveri di inquilini. Per fare questo mettiamo in campo risorse educative, un tutor di accompagnamento per ciascun nucleo, affinché li accompagni nella gestione della casa. E abbiamo pensato anche alla Guida, scritta in modo semplice, chiaro, diretto, in modo che tutti possano capire con immediatezza i propri compiti. Il nostro obiettivo di rete è che la sottoscrivano anche le associazioni”.

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