Marina Adamo, esercita la carica di assessora nella Giunta Comunale di Cagliari dal 9 maggio del 2022. Dopo aver concluso il Liceo Classico al Dettori di Cagliari, si è laureata nel 2000 in Economia e Commercio nell’Università degli Studi di Cagliari. Molto nota per essere l’Amministratore Unico e socio fondatore di ATHLOS S.r.l., società impegnata nella progettazione e lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale per i clienti di riferimento, Marina Adamo è subentrata all’Assessora Rita Dedola ed è stata delegata dal sindaco Paolo Truzzu per alcuni settori molto importanti: Affari Generali; Provveditorato ed Economato; Decentramento; Servizi Demografici, Elettorali e Cimiteriali; Pubblica Istruzione; Rapporti con l’Università; Politiche Giovanili e Pari Opportunità.
All’Assessora Adamo abbiamo posto alcune domande sul suo ruolo:
Fra le varie deleghe che il sindaco Le ha assegnato quale ritiene sia la più
impegnativa e quella che le dà maggiore soddisfazione?
La Pubblica Istruzione secondo me richiede l’impegno più assiduo e più costante. Perché gli ambiti sono ampi e le criticità giornaliere sono varie e frequenti. Quindi gran parte del mio impegno è focalizzato sulla Pubblica Istruzione. Altrettanto impegnativa è la gestione dei cimiteri benché la mia delega abbracci solo gli aspetti amministrativi, cioè gli aspetti relativi alle concessioni dei loculi cimiteriali e la parte relativa alla valorizzazione dei cimiteri. Sono competenze trasversali, nel senso che diversi assessorati insistono sull’ambito dei cimiteri ed in particolare l’Assessorato ai Lavori Pubblici. Quindi ci sono diverse competenze integrate l’una con l’altra con impegno per tutti non indifferente. C’è un continuo confronto interassessoriale in modo che l’ambito cimiteri sia gestito con molta attenzione.
Nel suo curriculum si possono leggere diverse attività che Lei ha svolto nell’ambito
della sua carriera lavorativa…
Bisogna distinguere tra l’attività in aziende dove ho lavorato agli inizi della carriera, attività marginale, dalle aziende che io ho creato come Athlos s.r.l., nata su mia iniziativa e di un mio socio. In questa società sono l’amministratore unico e mi occupo della direzione e del coordinamento generale con responsabilità della gestione amministrativa e finanziaria delle attività di business. Mi occupo tra le altre cose, dell’individuazione di nuove opportunità e della governance di iniziative strategiche.
L’esperienza acquisita nelle società che lei stessa ha creato la trova utile per il
ruolo che ora svolge come assessora del comune di Cagliari?
Assolutamente sì… penso che la mia esperienza, il mio curriculum, siano stati fra gli elementi che hanno portato all’individuazione del mio nome per ricoprire la carica di assessora. I miei ambiti di interesse sono sempre stati quelli dell’amministrazione pubblica come ad esempio le attività di consulenza agli Enti Locali e alle aziende sanitarie. Quel tipo di esperienza indubbiamente mi torna utile, inoltre l’azienda della quale attualmente sono amministratore unico è un’azienda di informatica che si occupa di innovazione tecnologica e specificatamente di intelligenza artificiale, quindi il mio primo interesse come professione naturale è quella di cercare di rivitalizzare i servizi che mi competono a livello comunale in un’ottica di ottimizzazione degli stessi. Appena sono arrivata il mio sguardo è andato verso
quella direzione, rivolto alla semplificazione e al miglioramento all’efficientamento dei servizi attraverso il supporto di sistemi informativi. Stiamo dunque applicando questo tipo di attività cercando di efficientare la gestione degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, ma in particolare per gli asili nido. Stiamo lavorando assiduamente per raggiungere questo obiettivo che ritengo possa fare la differenza e creare un valore aggiunto, perché tutto ciò che può essere digitalizzato e semplificato migliora il servizio. Mi sono resa conto fin da subito che non era possibile ottenere informazioni in tempo reale e costantemente aggiornate se non attraverso l’informatizzazione ed è ciò che stiamo facendo. (Per l’anno scolastico 2022-2023, il Comune di Cagliari ha aperto le iscrizioni- riammissioni per le quattro Scuole dell’Infanzia comunali “Medaglia Miracolosa”, “San Giuseppe Artigiano”, Caduti Grande Guerra” e Raffaello Sanzio”. Entro il 28 gennaio 2022, possono prioritariamente fare domanda i genitori/esercenti la responsabilità genitoriale di bambine e bambine che abbiano compiuto o compiano 3 anni entro la fine il 31 dicembre 2022, o comunque non oltre il 30 aprile 2023. N.d.r.)
Per restare nel campo della pubblica istruzione, a parte la gestione degli asili nido
e delle scuole dell’infanzia paritarie comunali, per le quali nel corso degli anni è
stata operata la scelta di affidarle a gestori terzi, di cos’altro vi interessate come
assessorato?
Arriviamo fino alle scuole di istruzione secondaria di primo grado e la nostra competenza è nell’ambito dei servizi allo studio mentre la parte degli edifici è di competenza dei lavori pubblici. Fondamentalmente abbiamo rapporti costanti con tutte le scuole autonome statali di Cagliari rimanendo ovviamente nel nostro ambito e non entrando nel merito delle competenze dei dirigenti scolastici.
Sempre nell’ambito dell’Istruzione …Ogni anno la Regione Autonoma della Sardegna emana le linee guida e poi delibera il Piano di Dimensionamento della Rete Scolastica. Per il 2023/24 Avete fatto proposte che poi sono state accettate? Quali prospettive vede per la città di Cagliari….
Le proposte che abbiamo fatto sono state delle scelte necessarie in quanto è risultato che ci fossero delle scuole sottodimensionate…stiamo parlando di scuole che avevano un numero di alunni al di sotto dei 400..abbiamo cercato di fare solo lo stretto indispensabile al fine di non alterare quelli che sono gli equilibri a livello territoriale…anche perché ci siamo trovati a fare un dimensionamento in tempi molto stretti e quindi non c’è stata la possibilità di un confronto adeguato con i dirigenti scolastici. Abbiamo aggiustato quelle situazioni che a prescindere dalle nostre proposte sarebbero state comunque dimensionate in automatico. Abbiamo tuttavia costituito un coordinamento permanente con i dirigenti scolastici in modo
da poter valutare la situazione con maggiore consapevolezza per i prossimi anni scolastici.
A Cagliari ormai son rimasti solo pochi circoli didattici e aumentano invece gli
istituti comprensivi. Secondo Lei, a prescindere dalle situazioni derivate dai
dimensionamenti della rete, sarebbe più utile cercare di mantenere in vita i circoli
didattici oppure sarebbe meglio, anche dal punto di vista organizzativo,
trasformarli in istituti comprensivi?
Ci sono realtà diverse e la RAS in questo senso è stata parecchio attenzionata. Ritengo che i parametri nazionali non siano parametri adatti per una realtà territoriale come quella della Sardegna. In questo contesto Cagliari, che è anche capoluogo di regione, ha il dovere di farsi carico e rappresentare all’assessorato regionale competente le problematiche dei diversi territori della Sardegna derivate da un dimensionamento costruito con parametri nazionali uguali per tutte le realtà. Ciò che si sta chiedendo è una legge regionale in deroga ai parametri nazionali che non tengono conto della specificità della Sardegna. Per quanto riguarda la seconda parte della sua domanda personalmente ritengo che la presenza stabile dei dirigenti scolastici nelle istituzioni scolastiche sia fondamentale. Non è pensabile che un
dirigente in reggenza possa garantire una qualità sufficiente alle scuole dove è hiamato a governare. Come in un’azienda un bravo manager o amministratore delegato dà il passo all’azienda stessa, anche i dirigenti scolastici dovrebbero essere messi in condizioni di operare in modo stabile e continuativo. A Cagliari abbiamo lavorato in modo da evitare che ci fossero dirigenti scolastici in esubero e finora non ci sono state cancellazioni dei punti di erogazioni dei servizi e nessun dirigente scolastico ha avuto problemi. Fisicamente i plessi scolastici esistenti sono rimasti tali e pertanto anche gli alunni hanno potuto continuare a frequentare negli stessi edifici. Insomma il problema a Cagliari allo stato attuale non esiste ma ribadisco che ciò non significa che l’amministrazione comunale non debba esercitare la sua azione di solidarietà nei confronti dei territori meno fortunati.
Sono presenti in città diverse scuole paritarie-comunali, ma praticamente da
sempre non attuate come Amministrazione una gestione diretta, ma preferite
invece affidarle a terzi. E’ una scelta politica? Ci sarebbero problemi per la
gestione diretta?
Le scuole vengono affidate a gestori terzi ma chiediamo sempre la garanzia della stabilità del personale che è regolarmente contrattualizzato, cioè chiediamo garanzie adeguate nel rispetto di accordi sindacali. Certamente nel caso i gestori assumessero personale senza i requisiti di legge potrebbero nascere problemi, ma finora i problemi sono stati superati e noi, nel limite del possibile, cerchiamo sempre di salvaguardare il personale. Dal punto di vista di cosa sia meglio rispondo che la linea è quella finora tracciata. Semmai si potrebbe intervenire sui capitolati delle gare d’appalto in modo da garantire l’utenza che usufruisce dei servizi della scuola affidataria.
Mi è sembrato di capire che non abbiate un regolamento interno sul funzionamento degli organi collegiali democratici della scuola, collegio dei docenti, ecc., per cui i docenti devono attenersi ai regolamenti delle scuole affidatarie del servizio…Se così fosse, non sarebbe opportuno che le scuole comunali avessero un loro regolamento redatto dal Comune di Cagliari?
Stiamo lavorando su diversi regolamenti. Sul regolamento per gli asili nido stiamo lavorando proprio in queste settimane, ma proseguiremo anche con gli altri.
Non ho trovato sul sito del comune iniziative per l’Open day delle scuole dell’infanzia comunali e le scuole, a cui viene affidato il servizio delle scuole dell’infanzia comunali, organizzano giustamente l’Open Day per le loro scuole, immagino usiate altre forme per pubblicizzare le vostre scuole… Noi mettiamo in primo piano l’orientamento per consentire alle famiglie di avere una visione completa di quella che è l’offerta formativa a livello cittadino. Una degli argomenti di discussione del tavolo permanente con i dirigenti scolastici è proprio quello dell’orientamento, per evitare che ciascuno lavori per conto proprio ma vada invece avanti con iniziative condivise. Il mio impegno è in questo senso.
Passiamo dalla Pubblica Istruzione agli Affari Generali…
Gli Affari generali comprendono i servizi demografici, l’anagrafe, i servizi cimiteriali, ed altri servizi… Sono servizi che occupano molto del mio tempo. I cimiteri a Cagliari sono tre. Il cimitero di San Michele è un cimitero immenso e impegnativo da gestire e se ne occupano diversi assessorati, una parte dei servizi viene dato in appalto. Già da questo mese come assessorato ci occupiamo anche della parte relativa alle pulizie. Il decoro, considerata la delicatezza del sito e la sensibilità della gente, è molto importante.
Pari opportunità…
Le pari opportunità sono un tema delicato, un settore trasversale anche questo, perché abbraccia molti aspetti, inoltre il comune di Cagliari è molto sensibile a questo tema. Da molti anni ed anche quest’anno si è ripetuto un calendario di eventi sotto l’egida di “Feminas” per sensibilizzare contro la violenza di genere e sui vari temi delle pari opportunità. Quest’anno anziché circoscrivere il calendario al mese di novembre, nel quale ricorre la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, abbiamo deciso di estendere l’arco temporale a tutti i mesi dell’anno. Apriremo periodicamente delle finestre per richiedere ai diversi soggetti interessati sul territorio di presentare nuovi progetti che noi senz’altro veicoleremo.
…Politiche giovanili…
Le politiche giovanili assieme alla pubblica Istruzione sono i settori che più si adattano alla mia esperienza di vita, al mio modo di pensare, analizzare e cercare di risolvere i problemi. Un settore molto importante ed estremamente stimolante… Spero con la mia attività e il mio impegno di poter lasciare un segno agli studenti e ai giovani.
…I rapporti con l’Università in cosa consistono?
Cercare di rispondere alle esigenze degli studenti universitari…Stiamo portando avanti l’idea dell’istituzione di “Punti Studio” distribuiti sul territorio, soprattutto dove c’è una maggiore concentrazione di studenti. Gli studenti hanno bisogno di spazi fisici nei quali studiare insieme, al di fuori delle proprie abitazioni. Ritengo sia una cosa importante. Un’altra idea che riguarda i rapporti con l’Università è quella di portare i tirocinanti universitari all’interno delle scuole o dei servizi cittadini per iniziare a fare delle esperienze lavorative.