Siglata l’intesa per la Cassa integrazione guadagni straordinaria per riorganizzazione aziendale per l’Eurallumina. A fronte della richiesta dell’azienda di garantire la continuità aziendale e la salvaguardia dei livelli occupazionali mediante il ricorso agli ammortizzatori sociali per l’unità produttiva di Portovesme, è stato sottoscritto oggi, presso l’Assessorato del Lavoro, in modalità a distanza, il verbale d’accordo istituzionale per l’erogazione della CIGS per 210 lavoratori dell’Eurallumina, per un periodo di 52 settimane, a decorrere dal primo gennaio 2023 sino al 31 dicembre 2023, in continuità con lo strumento conservativo già in utilizzo. Hanno firmato l’accordo l’assessore regionale del lavoro, Ada Lai, la Società Eurallumina Spa, Confindustria Sardegna Meridionale, le Organizzazioni Sindacali regionali e territoriali, Filctem-CGIL, Femca-CISL, Uiltec-UIL Territoriali del Sulcis lglesiente, Conf.Safi e le RSU/RSA dello stabilimento Eurallumina di Portovesme.
“Un accordo importante per la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie – sottolinea il Presidente della Regione Christian Solinas – che permette di guardare con maggiore serenità al futuro e al rilancio dell’azienda. La continuità del ricorso agli ammortizzatori sociali consentirà alla Società di portare avanti il progetto di rilancio e riorganizzazione aziendale, volto all’ammodernamento degli impianti produttivi e alla definizione dell’ iter legislativo relativo al modello di approvvigionamento energetico da adottare”.
“La Regione conferma il suo impegno – ha assicurato l’assessora al Lavoro Ada Lai – a salvaguardare l’occupazione e proseguire le interlocuzioni avviate nei tavoli istituzionali a livello nazionali e regionale”.
Durante l’incontro l’azienda ha ribadito la volontà di ripartire per portare avanti il progetto di rilancio produttivo, che negli ultimi tempi ha subito una serie di modifiche e rallentamenti dovuti a fattori esogeni, indipendenti dalla strategia aziendale, che hanno rallentato la produzione. Il progetto complessivo di ammodernamento degli impianti, infatti, è subordinato alla risoluzione di due macro-problematiche inerenti all’alto costo dell’energia termica ed elettrica, nonché alla scarsa qualità della bauxite necessaria alla produzione. La questione dell’approvvigionamento energetico è frenata dall’incertezza normativa, sia per quanto riguarda le fonti utilizzabili che le modalità di fornitura. Gli investimenti futuri da parte della Società, infatti, sono condizionati dal rilascio delle preliminari autorizzazioni amministrative.