Unire le forze e remare insieme per raggiungere il risultato, portando avanti ogni azione possibile, a tutti i livelli, per far sì che sia il sito di Sos Enattos ad aggiudicarsi la localizzazione di Einstein Telescope: la Cgil Sardegna sostiene con forza la candidatura e considera strategica la realizzazione nell’Isola di un progetto che guarda al futuro e va nella direzione sempre auspicata del recupero delle aree minerarie dismesse, in un luogo che ha tutte le carte in regola per ospitarlo.
“Per queste ragioni – ha detto il segretario Cgil Sardegna Fausto Durante – chiediamo al governo regionale e alle amministrazioni locali di essere coinvolti nel processo decisionale e in tutte le iniziative utili a raggiungere l’obiettivo”. La Cgil auspica inoltre che il governo nazionale faccia chiarezza sulla strategia che intende perseguire: “In diverse occasioni – dalla presa di posizione del premier Draghi il 27 settembre scorso fino all’impegno garantito in audizione alla Camera pochi giorni fa dalla ministra Bernini – il sostegno è stato ribadito, nel contempo però, è stato dato il via libera a un parco eolico nella stessa zona che avrebbe un impatto non positivo e potrebbe persino minare il successo della candidatura, facendo perdere gli investimenti e le importantissime ricadute che la realizzazione dell’opera avrebbe sul territorio, sull’Isola e sul Paese intero”.
“Sui parchi eolici non c’è alcuna pregiudiziale da parte del sindacato, ma è evidente che occorre scegliere con attenzione i luoghi dove installarli. Perciò, sarebbe utile un impegno fattivo della Regione nella pianificazione e programmazione delle Fer, anche per evitare contraddizioni come quella che purtroppo sta caratterizzando la partita sull’Einstein Telescope”, ha aggiunto Durante.
E proprio con l’obiettivo di superare l’impasse e arrivare a chiarire una volta per tutte qual è la posizione del governo nazionale, la Cgil Sardegna invoca uno sforzo collettivo: “Il progetto merita davvero l’impegno di tutti, forze politiche, istituzionali, sociali, imprenditoriali, senza pretese di primogeniture e non necessarie fughe in avanti”.