Il primo Comitato di Sorveglianza del “PR FSE+ Sardegna 2021-2027 al servizio della dignità” e il Comitato di Sorveglianza del POR FSE Sardegna 2014-2020 si sono riuniti oggi, in seduta plenaria presso il Caesar’s Hotel, in via Darwin a Cagliari. Alle sessioni di lavoro, presiedute dall’Autorità di Gestione del POR FSE 2014-2020, hanno partecipato i rappresentanti della Commissione Europea, dell’ANPAL, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, di Tecnostruttura, dell’Unità di Missione per il PNRR, dell’Autorità di Certificazione, dell’Autorità di Audit, dell’ASPAL, oltre ai responsabili della Regione Sardegna, dell’Autorità Urbana di Olbia, e del Partenariato economico-sociale.
“Il Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 è uno dei Fondi strutturali di investimento con cui l’Unione investe sulle persone. E’ uno dei pilastri della ripresa socioeconomica dell’UE, in risposta alla crisi attualmente in corso, che ha messo a dura prova la nostra economia, aumentando le disuguaglianze tra i territori, la precarietà economica e la marginalità. Una posizione economica marginale, infatti, porta all’isolamento sociale e alla perdita del senso di appartenenza. Costruiamo un futuro migliore con un investimento senza precedenti sulle persone, pari a € 744.018.224 per l’occupazione, l’istruzione, l’inclusione sociale e l’occupazione giovanile. La grande novità è proprio la forte attenzione ai giovani, a cui dedichiamo il 16% delle risorse complessive. Un’intera priorità, infatti, è dedicata all’occupazione giovanile per rilanciare la mobilità sociale e rendere i giovani protagonisti del loro futuro”. Così il Presidente della Regione, Christian Solinas, a margine dell’incontro.
“La Sardegna – ha affermato il Vicepresidente della Giunta regionale, Assessore della Programmazione e neo Assessore del Lavoro, Giuseppe Fasolino, durante l’incontro – è tra le prime regioni italiane che hanno ottenuto l’approvazione del Programma Regionale del Fondo Sociale Europeo Plus per il periodo di programmazione comunitaria 2021-2027 da parte della Commissione europea, grazie anche ad un assiduo lavoro di concertazione, che ha individuato i temi focali e le esigenze della società sarda. Un risultato importante – ha sottolineato Fasolino – una tappa da cui partire. E’ uno strumento finanziario ad alto impatto sociale per sostenere l’occupazione, aiutare i cittadini e le cittadine a trovare posti di lavoro migliori e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti. Abbiamo a disposizione una dotazione ingente per il rilancio della nostra economia, 300 milioni di risorse in più rispetto al Programma 2014-20. La vera sfida da vincere – ha concluso l’esponente dell’esecutivo Solinas – sarà proprio la capacità di spendere bene, tutte queste risorse comunitarie in progetti sostenibili ed inclusivi. La posta in gioco è alta, il futuro dell’isola e la credibilità delle istituzioni”.
Il Comitato di Sorveglianza del PR FSE+ ha approvato il Regolamento interno e il documento che individua i criteri di selezione degli interventi, rendendo pienamente operativo il Programma. Al riguardo, l’Autorità di Gestione ha evidenziato che entro la fine dell’anno gli Assessorati della Pubblica Istruzione e del Lavoro avvieranno congiuntamente alcune azioni dedicate all’universo dell’istruzione e a quello della formazione professionale.
I referenti della Commissione Europea hanno espresso grande soddisfazione per l’articolato percorso di concertazione realizzato con il Partenariato – rappresentato dalle parti istituzionali, economiche e sociali e dagli organi di rappresentanza della società civile della Sardegna – testimoniato anche dalla nutrita partecipazione. Dopo l’apprezzamento sui tre giorni di lavoro ed esperienze in Sardegna, si sono resi disponibili ad accompagnare il “PR FSE+ Sardegna 2021-2027 al servizio della dignità”, con l’obiettivo di rendere sempre più esigibili i principi del Pilastro europeo dei diritti sociali.
Nel pomeriggio, i componenti del Comitato di Sorveglianza del POR FSE Sardegna 2014-2020 si sono espressi sulla riprogrammazione del POR versione 8.0; inoltre, è stato presentato lo stato di avanzamento del Programma, oltre alle previsioni per la fine della Programmazione.
Questa la fotografia della spesa monitorata al 30.09.2022 sui cinque Assi prioritari: Asse 1 – Occupazione: risorse impegnate 131.238.310,55 euro, spesa ammissibile 97.379.185,10 euro; Asse 2 – Inclusione sociale e lotta alla povertà: risorse impegnate 63.543.669,62, spesa ammissibile 37.555.512; Asse 3 – Istruzione e Formazione: risorse impegnate 139.568.478,88, spesa ammissibile 123.326.602,38; Asse 4 – Capacità istituzionale: risorse impegnate 9.816.019,28, spesa ammissibile 8.088.079,18; Asse 5 – Assistenza tecnica: risorse impegnate 13.145.693,70, spesa ammissibile 9.849.453,83.
LA SPESA CERTIFICATA – Risultato soddisfacente anche sulla spesa certificata. Al 31 ottobre 2022 è stata certificata la spesa di 234.771.826,83 milioni, di cui in quota UE 170.970.655,19. Le previsioni finanziarie per l’ultima parte del 2022 indicano una spesa totale cumulata che riuscirà a superare i 275 milioni al 31 dicembre. Infine, un dato che aiuta a rappresentare il risultato del lavoro svolto è la previsione che nel 2023 il target di spesa – il cosiddetto “n+3”- sarà raggiunto, utilizzando tutte le risorse grazie anche alla certificazione di interventi in overbooking.