L’Aou di Sassari ha avviato l’iter di presentazione del nuovo atto aziendale. Il documento è stato presentato ai sindacati, nel secondo appuntamento dedicato a far conoscere l’iter che definisce le modalità attuative con le quali è garantito lo svolgimento integrato delle funzioni di assistenza, didattica e ricerca. Il primo appuntamento si è tenuto nei giorni scorsi, in occasione dell’incontro con il collegio di direzione.
Tante le novità, tra le quali l’istituzione della “Breast unit”, la struttura specializzata nella diagnosi, nella cura e nella riabilitazione psicofisica delle donne con la neoplasia mammaria al seno. E ancora, previste nuove strutture e nuovi dipartimenti.
Nell’aula B del polo didattico del Palazzo Clemente, il direttore generale Antonio Lorenzo Spano, il rettore dell’Ateneo turritano Gavino Mariotti e i direttori amministrativo e sanitario, Dolores Soddu e Luigi Cugia, hanno illustrato le linee generali dell’atto aziendale.
«Questa è una giornata importante – ha detto il manager Aou – perché stiamo scrivendo il futuro della nostra azienda. Abbiamo cercato di valorizzare tutte le strutture aziendali con una particolare attenzione a quelle che abbiamo ritenuto essere particolarmente strategiche, soprattutto in un periodo così complesso per la sanità. Questo lavoro non poteva essere fatto senza la collaborazione con l’Università di Sassari».
Il rettore dell’Università sassarese ha sottolineato che «l’atto nasce e si sviluppa con un processo di condivisione che ci ha permesso di coinvolgere i direttori di area medica. Un lavoro che è stato fatto anche con uno sguardo di attenzione verso i nostri studenti».
Il direttore generale ha quindi spiegato la nuova formazione aziendale, che nasce dagli indirizzi normativi e che l’atto aziendale è nato per innalzare la qualità del servizio. Al suo interno saranno presenti 49 strutture complesse e 64 tra strutture semplici e semplici dipartimentali. Saranno 10 i dipartimenti dell’assistenza integrata: di questi 5 saranno a direzione universitaria e tra questi quelli Chirurgico, Chirurgie specialistiche, Scienze motorie, neurologiche e riabilitative (altra novità), Onco-ematologico, Tutela salute donna e bambino. Gli altri 5 dipartimenti saranno a direzione ospedaliera, cioè quelli Medico, Medicine specialistiche, Emergenza-Urgenza, Cardiovascolare, Diagnostica e servizi. A questi si affiancano altri due dipartimenti, quello delle professioni sanitarie e quello tecnico amministrativo.
La novità che ha tenuto banco è stata, sicuramente, la creazione della struttura complessa di Breast unit che ha riscosso anche il plauso dei sindacati. «È la migliore risposta alle esigenze delle donne – ha detto Antonio Spano –. Abbiamo cercato di valorizzare quanto abbiamo all’interno della nostra azienda. E tra queste risorse rientra la Breast unit, per la quale ci eravamo posti l’obiettivo di dare delle risposte alle donne».
E ancora tra le novità, proprio nell’ottica della valorizzazione delle strutture, rientra la trasformazione del Centro ustioni in struttura complessa. Si aggiunge la trasformazione della Geriatria da struttura semplice dipartimentale a struttura complessa. «Hanno lavorato in maniera eccezionale nel periodo della pandemia – ha sottolineato ancora Spano – dando un grande contributo alla gestione dell’emergenza Covid».
La riforma sanitaria regionale, che ha portato all’incorporazione dell’ospedale Marino di Alghero, ha fatto crescere i posti letto a disposizione dell’Aou, da 809 a 863, con l’ingresso di nuove strutture. Con questo atto, l’ospedale Regina Margherita di viale I Maggio entra formalmente nei processi di gestione aziendali e di valorizzazione delle strutture, ottenendo così un pieno riconoscimento e integrazione all’interno di Aou.
Tra le novità, la creazione di una Ssd di Traumatologia dello sport e tecniche ortopediche chirurgiche innovative (ad Alghero), così da rispondere al dettato normativo della legge 24/2020, che all’articolo 18 prevede «l’attivazione di un polo di sviluppo di rilievo regionale per le tecnologie chirurgiche ortopediche innovative nel campo della robotica».
Ancora una novità nel dipartimento delle Professioni sanitarie che si rafforza con la presenza della struttura semplice dipartimentale di Discharge room, nata per facilitare lo scorrere del flusso dei pazienti in uscita dall’ospedale e quindi per ridurre l’attesa di coloro che, entrati dal pronto soccorso, vengono destinati ai vari reparti.
Adesso i sindacati avranno tempo sino al 7 novembre per presentare osservazioni alla direzione generale. Successivamente, l’atto dovrà arrivare prima al rettore poi alla conferenza regioni ed enti locali. Una volta ottenuti tutti i pareri, l’Aou di Sassari potrà approvarlo e inviarlo alla Regione per il passaggio definitivo.