L’istituto penale per minorenni di Cagliari è ospitato in una struttura pensata negli anni settanta come carcere di massima sicurezza, in una zona “Su Pezzu Mannu” a Quartucciu, isolata e difficile da raggiungere con i mezzi pubblici. Per i ragazzi ospiti del carcere, per gli operatori interni ed esterni e per le guardie (complessivamente una sessantina di persone) questo comporta inevitabilmente notevoli disagi. A questi vanno aggiunti i familiari degli ospiti che attualmente possono visitare i ragazzi nei giorni di lunedì e sabato.
Ancora oggi l’Istituto non è servito funzionalmente dal sistema del Trasporto Pubblico locale. (T.P.L.), nonostante le numerose richieste avanzate dagli operatori e dalle Associazioni che lavorano e svolgono attività nello stesso Istituto.
Come è pensabile che un Istituto minorile sia e resti isolato dal contesto urbano. È ammissibile? Ma tale destino, in realtà, è condiviso con tutta la zona di Su Pezzu Mannu che sorge nelle prossimità dell’Istituto. A Su Pezzu Mannu risiedono venticinque famiglie nonché un locale pubblico. È abbastanza evidente il disagio per queste famiglie e per i frequentatori del locale che sono distanti da qualunque possibilità di accesso in sicurezza ad una fermata del servizio pubblico di trasporto.
Il Gruppo Più Europa Città metropolitana di Cagliari ha segnalato questa esigenza con una nota indirizzata all’ARST, al Comune di Quartucciu, al Comune di Settimo S. Pietro ed alla Città Metropolitana di Cagliari affinché unitamente pongano rimedio a questa situazione. Basta poco, un po’ di buona volontà per consentire che questo “isolamento” abbia termine e che l’Istituto Minorile e l’intera zona possano usufruire di un collegamento in sicurezza con la Città di Cagliari e con i Comuni di prossimità.