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Cagliari, “Artexarte”alla mediateca opere di otto giovani artisti

Fino al prossimo 31 ottobre gli spazi della MEM Mediateca del Mediterraneo ospitano le opere degli otto giovani artisti che hanno partecipato alla seconda edizione del progetto arteXarte, vetrina di arti visive inserita nel tessuto urbano della città di Cagliari, tenutasi nella via Sulis durante gli scorsi mesi di luglio e agosto. L’esposizione è stata presentata alla stampa questa mattina di lunedì 3 ottobre da Maria Dolores Picciau, assessora della Cultura e spettacolo del Comune di Cagliari.

“Questa mostra – ha detto l’assessora – porta a compimento la seconda fase di arteXarte, il progetto ideato dall’Assessorato comunale della Cultura con la collaborazione dell’Assessorato delle Attività produttive. Abbiamo portato otto giovani artisti a Villanova, uno dei quartieri storici di Cagliari, proponendoli ai cittadini e ai tanti turisti che hanno visitato la città nei mesi estivi: l’iniziativa ha avuto un grande riscontro e l’esposizione finale alla MEM diventa l’occasione per ammirare fianco a fianco tutte le opere ospitate nelle attività commerciali di via Sulis nelle scorse settimane. Siamo già al lavoro per la terza edizione di arteXarte, che toccherà la via Alghero e sarà incentrata, in linea con questo autunno cagliaritano dedicato alla grande mostra di Corto Maltese al Palazzo di città, all’illustrazione e al fumetto.”

Otto sono gli artisti coinvolti.

Matteo Ambu (Monserrato, 1976) raccoglie tutto ciò che è spaiato, inutile, abbandonato per poi trovarne, come un compositore, gli accordi nella composizione scultorea di Senza titolo rosso (2020).

Il collage gentilezza (2019), analogico ma stampato digitalmente, di Giorgia Atzeni (Cagliari, 1973) si sofferma sui visi dei bambini per rappresentarne la qualità che è insieme delicatezza e forza.

Hair (2022) di Salvatore Delogu (Nuoro, 1994) è uno studio sul gioiello sardo, la cui filigrana è qui emulata dalla torsione del filo di sughero.

Le illustrazioni Vendemmia (2021) di Masoto sono invece dedicate alla vita del raccoglitore e ai suoi momenti fondamentali (la vendemmia, lo spuntino, il riposo).

Si torna al dipinto con Michele Pau (Oristano, 1983), che ironicamente dedica l’opera dal titolo Un ritratto abbandonato (2022) al gallerista che lo commissionò senza mai ritirarlo.

Più astratta la pittura di Martina Pilloni (Cagliari, 1995): Isolamento (2020) tratteggia una figura intrappolata in un mondo che irrimediabilmente avanti senza di lei.

Luca Poerio (Cagliari, 1991) sceglie il collage: Pick it up! (2021) è una riflessione sull’inquinamento marittimo causato dai mozziconi di sigaretta.

Infine, le cianotipie di Alessandra Sarritzu (Cagliari, 1991): Corrispondenze (2019) è un progetto legato al senso di appartenenza e al concetto di memoria, di identità, di frammentazione e di tempo.

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