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Agricoltura e allevamento pretendono maggiore attenzione dalla politica regionale

L’agricoltura e l’allevamento in Sardegna, in questi anni ha più volte portato all’attenzione del mondo politico Sardo le numerose croniche criticità esistenti, ma ad oggi la politica non ha ascoltato approfonditamente, ed è da questa considerazione che il mondo delle campagne oggi in Sardegna si sente deluso, abbandonato e a volte umiliato. Ad affermarlo è Tore Piana Presidente del Centro Studi Agricoli, associazione molto attiva nel campo agricolo, che tiene riunioni e organizza incontri con frequenze settimanali su tutto il territorio Sardo per parlare di agricoltura e allevamento e informare gli addetti sulle opportunità che Leggi Nazionali, regolamenti Europei e regionali offrono.  Più volte ci siamo rivolti ai referenti politici  di riferimento del comparto Agricolo Sardo, per segnalare criticità, senza ricevere risposte, continua Tore Piana, un atteggiamento che non  contribuisce alla soluzione degli innumerevoli problemi esistenti.  Troppe le pratiche ancora inevase, come i decreti delle graduatorie a scorrimento delle domande 2017 sul PSR Sardegna 2014/2020, della misura 2 e del nuovo bando 2022 destinato all’insediamento dei giovani. Oggi abbiamo ancora inevase centinaia di domande di indennizzo sulla siccità del 2017. L’abbandono di migliaia di ettari di terreni produttivi e irrigui, come quelli delle aziende di proprietà della Regione  di Surigheddu e Mamuntanas , nonostante come Centro Studi Agricoli, abbiamo protocollato da oltre due anni, all’Assessorato all’Agricoltura e agli EE.LL. una proposta di recupero con progetto di  AGRICOLTURA SOCIALE , destinati a ragazzi in disagio sociale da recuperare e indirizzare al lavoro , sui  terreni Olivetti, senza ricevere nessuna risposta. Fatto ritenuto gravissimo, continua Piana, tanto da far pensare ultimamente al direttivo del Centro Studi Agricoli, l’inoltro di una segnalazione alla Corte dei Conti per valutare se sussistano le condizioni di danno erariale, conclude Tore Piana.

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