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Caos trasporti, il consigliere regionale Rossella Pinna scrive al presidente della Regione Solinas

Mi trovo a scriverti, ad anno scolastico appena iniziato, per rappresentare il disagio che le studentesse e gli studenti vivono quotidianamente a causa di disservizi nel trasporto pubblico locale, in particolare segnalo la situazione del mio territorio, il Medio Campidano, significando tuttavia che il problema riguarda tutti gli studenti pendolari della nostra Isola.
I disagi vengono regolarmente segnalati dalle famiglie, dagli amministratori locali, dalle studentesse e dagli studenti: gli autobus in servizio per il trasporto pubblico dedicato ai pendolari sono in numero insufficiente, arrivano alle fermate intermedie già sovraccarichi e non aprono nemmeno le porte lasciando a terra gli studenti. Molti genitori perdono ore di lavoro per accompagnare i figli con le auto proprie o per andare a riprenderli e ciò non è di certo accettabile. Nel tuo discorso di apertura del nuovo anno scolastico rivolto agli studenti di ogni scuola, hai fatto appello all’importanza dello studio e dell’impegno. Un discorso certamente sincero ma che paradossalmente stride con le condizioni nelle quali si trovano a viaggiare i nostri studenti pendolari, impossibilitati persino a raggiungere le scuole. Sul tema è intervenuto persino il coordinamento presidenti dei consigli d’Istituto della Sardegna che ha attivato un sondaggio mirato a monitorare i disservizi e comprendere le necessità degli studenti, a conoscere le criticità e trovare con le istituzioni preposte le soluzioni che velocemente possano aiutare una riorganizzazione puntuale e ordinata.
Non può passare sotto silenzio, in questa mia lettera, che questa opera di individuazione dei problemi e di ascolto nelle necessità venga dal coordinamento presidenti dei consigli ’Istituto e non da chi gestisce il TPL dell’Isola ovvero da coloro che ne hanno la responsabilità politica.
E se è vero che la Regione ha fatto degli investimenti importanti in tema di nuovo parco mezzi per ARST, prima a marzo con 300 mln di euro, poi a luglio con altri 40 mln ed è stato annunciato l’arrivo di 90 autobus oltre alla recente assunzione di nuovi autisti, ci preoccupa il perdurare dell’attuale situazione.
Non è accettabile che le esigenze di mobilità degli studenti e dei tanti cittadini che usano i bus di linea per raggiungere l’ospedale e gli ambulatori della ASL siano affrontate con una organizzazione inadeguata e non rispondente alle reali necessità.
Occorre un servizio di TPL che garantisca agli studenti nel loro diritto ad essere a scuola in orario così come di tornare a casa in tempi e condizioni di sicurezza per dedicarsi allo studio e alle altre attività.
Incentivare l’uso virtuoso del servizio pubblico locale significa, inoltre, ridurre i consumi, tutelare l’ambiente, costruire una nuova coscienza solidale, ma i servizi devono essere ben organizzati ed efficienti.
Confido in un tuo interessamento per garantire alle nostre ragazze e ragazzi il diritto allo studio e più in generale ai cittadini del Medio Campidano e della Sardegna tutta il diritto alla libera mobilità.

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