Secondo un’analisi di settore, la Sardegna è tra le mete turistiche italiane più richieste anche nei mesi di settembre e ottobre. Dopo i numeri registrati in questi ultimi tre mesi, con oltre 3,6 milioni di arrivi negli scali portuali e aeroportuali, ci si attende che la stagione si allunghi concretamente, confermando, anche rispetto ai dati record del 2019, come il turismo sia in forte ripresa, tanto da trainare l’economia sarda.
Dal 1 al 31 agosto, secondo i dati forniti dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, nei porti sardi si sono registrati 635.198 arrivi, (Olbia 391.376; Porto Torres 141.270; Golfo Aranci 84.306; Cagliari 18.246): numeri in crescita rispetto al 2021 (oltre il 4%), ma in calo se confrontati con il 2019. Dal 1 giugno ad oggi, sono arrivati in Sardegna complessivamente 1.615.135 passeggeri.
Nello stesso periodo, nei tre aeroporti isolani sono arrivati 716.309 passeggeri (Olbia 323.477; Cagliari 283.932; Alghero 108.900), tra voli di linea e non, con un incremento del 12,6% rispetto al 2021 e di quasi il 3% nei confronti del 2019. Negli ultimi tre mesi sono arrivati in Sardegna oltre 2 milioni di passeggeri.
L’industria turistica sarda si dimostra fortemente competitiva sul mercato nazionale e internazionale. Note particolarmente positive arrivano non solo dal numero delle presenze, ma anche dal ritorno economico senza precedenti per le imprese del settore, dove l’extralberghiero ha registrato numeri veramente eccezionali.
Per stilare un bilancio di questa stagione e ragionare sul futuro, sono in programma gli ‘Stati generali del turismo’, previsti per giovedì 29 settembre. L’incontro tra i protagonisti della filiera, operatori e amministratori locali che si potranno confrontare anche con la Regione Sardegna, servirà anche per preparare la prossima stagione, oltre che per coordinare gli sforzi in vista di una definitiva destagionalizzazione dei flussi turistici.