È convocato per giovedì 4 agosto alle ore 9 il tavolo con Enel, le Confederazioni sindacali e la rappresentanza delle ditte d’appalto, volto a definire una prospettiva industriale in seguito alla chiusura prevista per il 2025 della centrale Grazia Deledda di Portovesme. Lo annunciano le assessore dell’Industria e del Lavoro, Anita Pili e Alessandra Zedda, a margine dell’incontro tenuto oggi in videoconferenza con le Segreterie territoriali dei lavoratori metalmeccanici FIOM-CGIL, FSM-CISL, UILM-UIL.
“Finalità del tavolo sarà quella di consentire, nelle ipotesi di riconversione in altre attività industriali, che la forza lavoro e le ditte d’appalto arrivino preparate in modo da non interrompere la produttività sia in termini di presidio industriale che per quanto riguarda l’efficienza della forza lavoro. Questi sono i due obiettivi della Regione – spiega Anita Pili – da perseguire avviando un percorso congiunto tra gli assessorati dell’Industria e del Lavoro, insieme alla società e alle parti sindacali, per far sì che venga delineata la migliore prospettiva di sviluppo per il territorio, così da scongiurare il ricorso a soluzioni emergenziali, che rischiano di creare instabilità e nuova disoccupazione, in un territorio già ampiamente in difficoltà quale è il Sulcis Iglesiente”.
“Da Enel – prosegue Pili – abbiamo avuto rassicurazioni in merito ad un accordo sulle aziende che ci consenta, con i sindacati delle ditte d’appalto, di attivare un tavolo per consentire il reskill finalizzato a colmare le disparità tra l’attività lavorativa odierna e quella prevista per il futuro”.
“La Regione Sardegna – ha affermato l’assessora Zedda – non si tira mai indietro quando si tratta di intervenire su fattori strategici per l’economia come quello energetico: in questa fase è fondamentale capire quali sono le reali intenzioni di Enel per il futuro dei lavoratori. L’assessorato del Lavoro metterà in campo tutti gli strumenti necessari per la loro riqualificazione professionale”.
“La Regione – concludono gli assessori Zedda e Pili – è vicina ai lavoratori e alle loro famiglie. Vista l’apertura da parte di Enel a lavorare insieme alle ditte d’appalto per costruire il percorso di riconversione delle commesse anche dopo il 2025, laddove Enel mantenga il proprio presidio produttivo, è importante che il percorso inizi da subito, per arrivare a soluzioni di prospettiva e non emergenziali”.