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Al via domani al Lazzaretto di Cagliari la seconda edizione di Neanche gli Dei, festival letterario e di incontri d’autore Neanche gli Dei

Al via domani (giovedì 28) a Cagliari la seconda edizione di Neanche gli Dei, il festival letterario e incontrid’autore promosso dalla cooperativa Vox Day, sigla consolidata nella scena musicale in Sardegna (sua la titolarità del Karel Music Expo, alla sedicesima edizione il prossimo settembre), ma attiva anche in altri ambiti, come i libri e il confronto delle idee. Neanche gli Dei promuove la ricerca e l’approfondimento della percezione del quotidiano, la condivisione del sapere, il valore dell’esperienza umana, incrociando tematiche come economia sostenibile, psicologia, medicina, arte e spiritualità.

Dopo il riuscito debutto dello scorso novembre al Palazzo Siotto, nel cuore di Castello, il festival – pianta le tende fino a domenica 31 al Lazzaretto, il Centro comunale di arte e cultura nel quartiere di Sant’Elia. Tra gli ospiti di questa seconda edizione, che si riconosce sotto il titolo “RiEvoluzioni”, il cantautore Andrea Chimenti, la giornalista e scrittrice Enrica Perucchietti, il blogger Francesco Narmenni, il fotoreporter Giorgio Bianchi, l’esperto di controinformazione Marco Pizzuti, l’autrice, scrittrice e performer Arianna Porcelli Safonov.

A dare il via alle quattro serate di incontri (tutte con ingresso gratuito), domani (giovedì) alle 19, sarà Alessandro Muroni, musicista compositore, direttore artistico del gruppo Charme de Caroline (quattro album all’attivo e relativi spettacoli musicali), attivo in ambito musicale ma anche teratrale. A colloquio con il giornalista Giacomo Serreli, e con la partecipazione del cantautore Andrea Chimenti, presenta il suo libro “Danzami fino alla fine dell’amore”, pubblicato l’anno scorso da Arkadia: è la storia di un’esperienza di vita dell’autore che prende spunto da quella, seppur breve, del padre, ma anche la storia di uno spettacolo musicale e teatrale, “Canzoni d’amore d’autore”, andato in scena nel 2000 a Sassari; ideato dallo stesso Muroni – – fu un piccolo evento che vide la partecipazione attiva di musicisti, attori e attrici della scena sassarese.

Si resta in ambito musicale con la seconda ospite della serata, la giornalista Laura Pezzino: intervistata dal direttore artistico del festival, il musicista e autore Davide Catinari, presenta A New York con Patti Smith, la “geobiografia” (pubblicata quest’anno da Giulio Perrone Editore) che ripercorre le tappe principali della grande cantante e performer americana nella “Grande Mela”.

Alle 21 il microfono passa al veneziano Andrea De Spirt con il suo romanzo d’esordio, Ogni creatura è un’isola, anche questo di recente pubblicazione (per i tipi de Il Saggiatore): l’isola è quella remota in cui si è trasferito il protagonista della storia sperando di trovare risposte sulla scomparsa del fratello, forse suicida proprio in quella terra. A dialogare con l’autore, il giornalista Simone Cavagnino.

Chiusura di serata in musica con Andrea Chimenti, già cantante – dal 1983 al 1989 – dei Moda, uno dei gruppi di punta del rock italiano di quegli anni assieme ai Litfiba e ai Diaframma, prima di intraprendere la carriera solista, nel 1990. Accompagnato da Cristiano Roversi e Francesco Cappiotti, proporrà letture canzoni dai suoi esordi alla più recente attualità, caratterizzata dal suo decimo album in studio, “Il Deserto La Notte Il Mare, uscito lo scorso autunno.

Ma la giornata inaugurale del festival vedrà anche il taglio del nastro della mostra “Tavole Zen”, dedicata alle tavole di Storie Zen a Fumetti, di Luca Borriero, editore e art director con una specializzazione in Web Designer. Da sempre attratto dal mondo del fumetto e della grafica, così come dalle discipline e dalla saggezza orientali, unendo queste due passioni ha iniziato a creare i primi fumetti zen negli anni Novanta, prima di arrivare, nel 2021, insieme a Sergio Peterlini che ne ha curato i testi, al suo primo libro di fumetti, “Storie Zen a Fumetti“, appunto, edito da Edizioni Il Punto d’Incontro.

La seconda serata del festival, venerdì 29, si aprirà alle 18,30 conil fotoreporter, documentarista e scrittore Giorgio Bianchi, che, intervistato dal giornalista Simone Spiga, presenta il suo saggio, ancora fresco di stampa, Governare con il terrore, pubblicato lo scorso aprile da Meltemi Editore, incentrato su un tema di stretta attualità come la manipolazione mediatica al tempo dell’informazione globalizzata. Nella sua fotografia Giorgio Bianchi ha sempre posto attenzione sulle tematiche di carattere politico e antropologico: il suo “Teatri di guerra contemporanei“(2021) racconta con parole e immagini sette anni di reportage tra Donbass e Siria. Molto attivo e seguito sui social network, le sue riflessioni infiammano la rete, destando scalpore.

A completamento della mostra inaugurata la sera precedente, Luca Borriero torna protagonista anche della seconda serata del festival con un doppio impegno: alle 18 (anche sabato) con il laboratorio gratuito “Ti racconto un libro a fumetti” (prenotazioni ancora attive online nella sezione “Programma” del sito www.neancheglidei.com); poi, alle 20, in un incontro con un grande esperto del “mondo delle nuvole” come il fumettista e scrittore Bepi Vigna.

Il didjeridoo, il tipico strumento a fiato dei popoli aborigeni australiani, è al centro del concerto- laboratorio “Armonie evolutive”, ultimo appuntamento in scaletta, alle 21.30, per la seconda giornata del festival. A tenerlo, Giampaolo Solaris (operatore del benessere, insegnante di shiatsu e tecniche di massaggio, lavora e ricerca nell’ambito dell’integrazione delle tecniche fisico-energetiche-spirituali volte alla crescita dell’Essere), Ivano Naiely (si occupa di comunicazione e mediazione, degli aspetti spirituali dell’essere umano multidimensionale, di sciamanesimo e costruzione di Tamburi di Medicina nella via sciamanica) e Patrizio del Kama (da tempo addentro alla musica spontanea e ancestrale con il Didgeridoo o Iydaky degli aborigeni australiani e nella ricerca delle conoscenze e pratica della musico-terapia non solo con il didgeridoo e nella pratica medico-meditativa col canto armonico e i tamburi sciamanici).

Psicologo e psicoterapeuta, ideatore dell’Omeosinergia (un approccio filosofico e pedagogico alla vita e alla malattia), Luigi Marcello Monsellato è il primo ospite di sabato 30 (inizio alle 20). Di recente ha firmato (per Uno Editori) I Virus. Figli di un dio minore, in cui riflette sull’esperienza della pandemia, che ha evidenziato un deficit globale nelle difese non solo dell’individuo ma dell’intera Terra, per trovarvi un senso, e analizza in che modo, grazie alla malattia virale, abbiamo la possibilità di disintossicarci, rinforzare il nostro sistema immunitario, e come la malattia nasconda in sé un importante messaggio.

Blogger affermato e musicista appassionato, Francesco Narmenni, al centro dell’appuntamento delle 21, fino a qualche anno fa era un comune impiegato. Dopo essersi licenziato e aver messo in pratica i suggerimenti contenuti nei suoi libri, vive tra Italia e isole Canarie coltivando la sua grande passione per la scrittura e la musica. Il suo blog smetteredilavorare.it è un punto di riferimento per tutti coloro che intendono cambiare vita. Dopo “Smettere di lavorare”, “Mollo tutto e vado all’estero” e “Ricco solo risparmiando”, l’anno scorso l’editrice Il Punto d’Incontro ha pubblicato il suo nuovo libro, Diventare invisibili, un “manuale di difesa” dalla strumentalizzazione delle informazioni personali dell’individuo a fini commerciali, politici e di controllo.

Protagonista col suo monologo “Fiabafobia” a suggello della serata (ore 22), anche Arianna Porcelli Safonov ha deciso a un certo punto (correva l’anno 2010) di lasciare la sua professione di Project Manager per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Attiva (dal 2008) sul blog di racconti umoristici Madame Pipì, dal 2014 è in tour con diversi progetti di satira e critica umoristica al costume sociale italiano, come “Il Rìding Tristocomico”, già approdato a Cagliari due anni fa al Karel Music Expo, o come il monologo comico “Fiabafobia” che presenta sabato sera a Neanche gli Dei: una collana di racconti scritta per ridere e per pensare, che indaga sulle fobie che accompagnano la nostra persona, a volte per tutta la vita, a volte più dei parenti.

Giornalista, scrittrice, editor e caporedattrice della Uno Editori, autrice di numerosi saggi di successo pubblicati in Italia e in Francia, Enrica Perucchietti apre alle 19 l’ultima serata del festival, domenica 31 luglio, portando in dote il recente saggio Coronavirus. Il nemico invisibile (Uno Editori, 2021) di cui è coautrice con Luca D’Auria: un viaggio tra le trasformazioni della nostra sfera sociale, grazie a un nemico invisibile che in pochi mesi ha contagiato centinaia di Paesi, provocando migliaia di morti e spingendo l’Organizzazione Mondiale della Sanità a dichiarare lo stato di pandemia globale, trasformando la vita di tutti in una realtà “virtuale”.

Classe 1985, da anni impegnato in diversi ambiti di interesse sociale, con particolare attenzione al tema della sovranità monetaria, Alessandro Trinca – moderato dal giornalista Simone Spiga – presenta invece alle 20 il suo saggioUn inganno criminale chiamato debito (Youcanprint, 2021), dovefornisce una visione alternativa, in molti passaggi opposta, a tutto quello che si sente quotidianamente dire a proposito di denaro e di debito: partendo dalle origini del denaro stesso, ne illustra i diversi significati e le diverse funzioni, e mostra come venga contabilmente manipolato in modo artificioso, così da reggere in piedi un castello di carte che crollerebbe in un istante se la gente comprendesse l’inganno.

Ex ufficiale dell’esercito, dottore in Legge, conferenziere, saggista (più di 250.000 copie dei suoi libri vendute solo in Italia), ricercatore scientifico e sceneggiatore, esperto di controinformazione (suo il blog di “notizie politicamente scorrette” Altrainformazione.it), Marco Pizzuti chiude il festival, alle 21, con il suo ultimo libro, Deep State, edito quest’anno da Il Punto d’Incontro. Lo “Stato profondo” sarebbe un’entità ibrida tra pubblico e privato che guida il processo di globalizzazione e che affonda le sue radici in un lontano passato. Nato dagli intrecci tra gli uomini delle istituzioni, della finanza e dell’industria, questo “Stato nello Stato” secondo Pizzuti è riuscito a ridisegnare la società “a misura di banchiere”: un regno costituito dalle multinazionali, le agenzie di rating, i mercati finanziari, le banche centrali e le banche d’affari.

Ad aggiungere gusto alle quattro serate di Neanche gli Dei, un menù a cura della Cucina multiculturale di Stazione di Transito, un progetto di rigenerazione urbana per il quartiere cagliaritano di San Benedetto, ideato da Carovana SMI. Un viaggio gustativo dove ciascun piatto rappresenta una tappa da esplorare: unendo i gusti dal sud-est asiatico all’Ucraina, dalle coste del Mar Mediterraneo all’Africa subsahariana. Il costo di ogni menù è di 12 euro e include primo piatto, secondo piatto a scelta tra vegano e non vegano, contorno. Fuori menù dessert facoltativo a 3 euro. Tutti i piatti verranno serviti con stoviglie biodegradabili al 100%.

L’ingresso al festival è gratuito. Per informazioni la segreteria del festival risponde al numero 070840345 e all’indirizzo info@voxday.com. Per altre notizie e aggiornamenti: www.neancheglidei.com e facebook.com/neancheglideifestival.

La seconda edizione del festival Neanche gli Dei è organizzata dalla cooperativa Vox Day con il
contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura), con la collaborazione di Accademia d’Arte di Cagliari, Biblioteca Satta di Nuoro, Libreria Mondadori i Mulini/Amiche di Jane, Biblioteca Siotto, Fondazione Siotto, Scuola Luigi Pirandello, Factory, Cooperativa Sant’Elia 2003, Le Officine, Il Punto d’incontro, Leggimi.

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