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Servizio antincendio, le richieste alla Regione Sardegna dei volontari di protezione civile

Riunita ieri a Sinnai la rappresentanza regionale del volontariato di protezione civile della Sardegna.

Dopo l’annuncio dato dal Presidente della Regione Christian Solinas relativo alla revoca e rimodulazione del bando per l’affidamento ai privati del servizio di Antincendio boschivo e pattugliamento, e di quanto affermato dall’Assessore Regionale all’Ambiente Gianni Lampis relativamente “alla piena responsabilizzazione delle associazioni di volontariato che dovranno garantire un servizio fondamentale”, la rappresentanza regionale del volontariato di protezione civile della Sardegna ha redatto un documento con una serie di richieste per i vertici politici regionali. 

Al centro delle considerazioni, le dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente relative alla non idoneità della maggior parte dei mezzi delle organizzazioni di volontariato. Mezzi regionali affidati alle ODV, acquistati dalle Odv con contributo regionale o nazionale a seguito di valutazione e approvazione del progetto di acquisto, inseriti nei Programmi operativi sottoscritti dalla DGPC e dai Presidenti delle Odv e inseriti nel Piano Antincendio.

I volontari, guidati dal presidente di Rappresentanza Regionale Emilio Garau si ritengono oltraggiati da “quanto avvenuto in questi ultimi giorni, ovvero un atto di disconoscimento della attività svolta da sempre dal Volontariato Sardo di Protezione Civile nella campagna AIB cosi come in tutte le emergenze che si sono verificate compresa l’Emergenza COVID 19 che ha impegnato i volontari in un numero di attività e di giornate uomo mai raggiunto da quando esiste il sistema della Protezione Civile”.

Per questo, oltre l’annullamento del bando ai privati (prima vittoria già ottenuta con l’annuncio della giornata di ieri), le associazioni di volontariato rivendicano la loro totale autonomia rispetto alla politica e dichiarano di voler mantenere lo stato di mobilitazione generale. 

Inoltre chiedono alla Giunta Regionale:

Si attende dunque la pronta e puntuale risposta del presidente Solinas e dell’assessore Lampis, per dipanare una situazione sempre più intricata e spinosa per la Giunta Regionale.

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