Il Coordinatore regionale della Lega, Dario Giagoni, si schiera contro il bando che di fatto sancisce una virata verso la privatizzazione del servizio antincendio in Sardegna e che ha fatto muovere sul piede di guerra associazioni di volontariato e barracelli.
Il bando non è infatti piaciuto alla Lega, partito al governo della Regione, che ha contestato il provvedimento voluto da Gianni Lampis, assessore di FdI con delega alla Protezione Civile. Il coordinatore leghista Dario Giagoni è stato tra i primi ad auspicare un ripensamento da parte della Protezione civile, chiedendo di destinare i fondi ai volontari e alle associazioni che da sempre sono in prima linea nella campagna antincendi in Sardegna.
A tal proposito abbiamo raggiunto il Coordinatore regionale della Lega per chiedere chiarimenti per questa che sembra l’ennesima incrinatura all’interno della maggioranza.
Buongiorno Dario Giagoni, questo Bando è stato condiviso con la maggioranza oppure eravate a conoscenza di altro?
La misura è stata approvata durante la discussione dell’ultima manovra finanziaria, l’errore è stato fatto in quel momento. Il problema non sta in specifico passaggi del bando ma nel concetto stesso del bando…
C’è il rischio che si crei una frattura?
Non è questo ciò che vogliamo, abbiamo sempre lavorato bene e in sintonia con l’Assessore Lampis. In una compagine di governo si può anche discutere, ci si può confrontare e si può anche non essere in totale sintonia su alcuni punti, questo non vuol dire che si arriverà a una frattura!
Chiederete le dimissioni dell’assessore?
Assolutamente no!
È stato il primo a dire che il bando non andava bene rimane dello stesso parere oppure dopo aver parlato con l’assessore ha cambiato idea?
Rimango dell’avviso che, per quanto gli intenti siano buoni e mirati a sperimentare una nuova modalità di prevenzione, non è corretto demandare ai privati la gestione di una così delicata situazione stanziando a loro favore ben 2 milioni di euro. Non sono d’accordo perché snaturerebbe l’essere stesso delle associazioni di volontariato, quelle associazioni che da sempre lottano al nostro fianco contro la piaga degli incendi, talvolta con poche risorse, rischiando la vita e con pochi mezzi ma mai senza passione.
Stasera a Sinnai si deciderà sulle decisioni future dei volontari lei al fianco di chi sta?
Al fianco di un dialogo aperto e sincero con chi chiede di essere ascoltato. Le loro ragioni sono importanti e forniscono un punto di vista che alcune volte potrebbe sfuggire al mondo politico.
È a conoscenza se i mezzi che utilizzano i volontari sono adeguati o meno per la campagna antincendi?
Non ho le competenze tecniche ne la facoltà di rispondere a questa domanda.