“Questo progetto, sostenuto con convinzione dalla Regione Sardegna, è il migliore esempio di come, nella promozione delle tipicità dei territori, le occasioni di confronto e di scambio culturale possano contribuire a creare sviluppo, ad accelerare il progresso di quel processo produttivo che si traduce in maggiore competitività delle nostre aziende e in ulteriore stimolo alla crescita dei nostri territori, anche in chiave turistica”. Lo afferma il presidente della Regione Christian Solinas, nella giornata di apertura di “Terra Mare Isole-Produzioni di eccellenza tra Sardegna e Azzorre”, evento realizzato a Cagliari nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale “Accorciamo le distanze: filiera corta tra terra e mare” che vede coinvolti 12 gruppi di azione locali rurali e costieri (Gal e Flag) della Sardegna e delle Azzorre.
“L’aspetto agroalimentare non può certo essere separato da una questione più generale, legata a uno sviluppo complessivo del territorio orientato a una sua maggiore fruizione, con un conseguente aumento delle presenze turistiche, e al rafforzamento del suo ruolo di argine contro lo spopolamento”, aggiunge il presidente Solinas.
“Oggi – sottolinea l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, presente al convegno di apertura – si tirano le fila di un importante progetto di valorizzazione delle nostre eccellenze voluto tenacemente dai suoi promotori, realtà dinamiche, propositive e indispensabili come i Gal e i Flag, e portato avanti nonostante tutte le difficoltà, in termini di comunicazioni, spostamenti, di questioni logistiche, che tutti noi abbiamo sofferto in questi ultimi anni. Quest’incontro tra due realtà lontane e apparentemente diverse ma molto più vicine di quanto si possa pensare, come la Sardegna e le Isole Azzorre, vuole accorciare simbolicamente le distanze geografiche e quelle tra le aree rurali e quelle costiere, in un’unione che attraverso la promozione dei prodotti tipici locali del territorio, possa valorizzarlo nel suo insieme”.
L’obiettivo finale è quello di potenziare il legame tra prodotto e territorio favorendo la filiera corta. “Così avviciniamo produttori e consumatori, in termini geografici ma anche sociali consolidando le singole comunità, e rafforziamo le economie locali in funzione di un sistema alimentare sempre più sostenibile e di una maggiore qualità e genuinità dei prodotti. La crisi pandemica ha evidenziato i punti deboli della filiera lunga ed è per questo che la Regione sta continuando a investire sulla valorizzazione dei circuiti locali”, conclude l’esponente della Giunta Solinas.