I sardi non hanno l’anello al naso, questo lo sappiamo da tempo ma qualcuno al di la del mediteranno pensa ancora che la Sardegna è una tribù dove vivono i sardi e quindi agli abitanti di quella tribù si può fare di tutto come ai tempi delle colonie. Domani i sardi che usano i mezzi di trasporto per compiere il loro dignitoso lavoro si fermeranno perchè il caro carburanti non consente loro di lavorare, perchè ogni volta che lavorano perdono il proprio denaro e lavorare per non guadagnare oltre che non essere dignitoso è una vera presa in giro. Il governo dice che ha tagliato le accise di altri 30 centesimi e la domanda è questa senza il cosiddetto taglio quanto costerebbero i carburanti? E’ evidente che c’è una speculazione in atto in cui il governo è un assurto testimone impotente o meglio vuole rimanere tale e soprattutto è attendista come se la politica senza prendere una posizione seria e forte fosse la soluzione migliore. In Europa non ovunque i prezzi del carburante sono così alti, non credete a ciò che diciamo ma andate a cliccare in questo sito https://www.cargopedia.it/prezzi-dei-carburanti-in-europa e vi rendete conto di quanto costa il carburante in giro per l’unione europea e vedrete che a Malta il prezzo è ancora fermo al periodo della chiusura totale durante il primo periodo covid. Perchè a Malta si e in Italia no? La domanda sicuramente non troverà mai una risposta, ma è una domanda lecita. In questo momento autotrasportatori, camionisti, agricoltori si stanno preparando per creare il maggior disagio possibile ai propri conterranei per i prossimi giorni non sappiamo se ci riusciranno di certo lo stanno facendo per salvaguardare il proprio diritto al lavoro e anche per salvaguardare i sardi. I sardi capiranno questo momento di protesta e saranno disposti ad affiancare i lavoratori oppure sono concentrati ad attendere i grandi colpi del calciomercato o a sapere chi affiancherà Amadeus e Ferragni al prossimo festival di Sanremo? Domani lo sapremo .